C'è una cosa di cui vado fiero, sembra che io sia in grado di cambiare me stesso.
Ho scoperto di avere questa abilità (che non è poi così scontata) dopo aver smesso di fumare. Sto parlando di un evento importante della mia vita, accaduto ben 21 anni fa. Si, ho iniziato a fumare molto presto e ho fumato per circa 4 anni.
In quel periodo i miei "amici" erano più grandi di me di circa 5 - 7 anni ed ognuno di loro fumava con piacere.
Non era la sigaretta in sè ma riguardava più che altro far parte del loro gruppo.
Da sempre sono stato parecchio suscettibile, tendenzialmente ipocondriaco, quindi la sigaretta non si abinava molto con questa indole, ereditata dal mio caro nonno paterno.
Però questo non bastò a farmi prendere le distanze dal fumo, quello che mi indusse a lasciare questo vizio fu l'amore, un amore bellissimo che durò ben 4 anni, anni molto importanti della mia vita.
La donna che è stata al mio fianco dal 1997 al 2001 mi ha mostrato un altro modo di vivere, molto spirituale, molto vero, molto intenso. Grazie a lei, alla sua tenacia ed ad un percorso di coppia riuscii a liberarmi di questo terribile vizio.
Dopo che la nostra relazione terminò, la mia vita piombò in un periodo di grande confusione e vuoto, proprio uno di quei periodi in cui un ex fumatore ritorna a fumare... ma la mia scelta era stata così solida che mai al mondo sarei tornato a fumare, per nessuna ragione.
Questi cambiamenti della mia vita, sono tracciabili a cambiamenti di comitive e ad una variabile personale che mi piace chiamare "sicurezza di sè".
Perchè per mantenere salda la tua volontà, la tua determinazione nel seguire le tue idee, devi credere in te.
Ritornato nel mondo sociale, dopo quegli anni di vita a due di intenso amore, scoprii che molte persone provavano stima nei mie confronti anche per essere riuscito a smettere di fumare. Avevo preso due piccioni con una fava, avevo vinto la mia dipendenza dalla nicotina e avevo ottenuto più stima dai miei amici.
Oggi sono passati molti anni da quegli eventi, ma durante tutti questi anni ho sempre allenato questa volontà, "il muscolo della volontà" come lo chiama l'autore Charles Duhigg nel suo libro "The Power of Habit", un libro molto interessante che mi ha fatto riflettere su questa virtù del cambiamento e su come si manifesta.
L'autore sostiene che come i muscoli migliorano con l'allenamento, anche la volontà si irrobustisce man mano che la utilizziamo e come quest'ultima abbia una maggiore influenza positiva su molteplici aspetti della nostra vita.
Effettivamente pensandoci, ricordo ancora con molta chiarezza, quella sera in cui per caso lessi delle informazioni sul movimento vegetariano, in una pagina dell'assocazione Peta. Era un periodo in cui non avevo molto controllo della mia vita, nonostante già vivessi in Corea, vivevo in una stanza molto piccola, lavoravo tanto per riuscire a pagare tutte le spese e cercare di risparmiare quel poco che rimaneva; era una sfida continua.
Quella sera sentii due cose: 1) C'era un bisogno di cambiamento che riguardava la causa degli animali e la loro sofferenza e c'era un'umanità che non ascoltava che ignorava la questione. 2) Si trattava di un'opportunità personale per allenare la mia volontà, per metterla in moto.
Se Charles Duhigg ha ragione, allora è possibile che la mia scelta così immediata di abbracciare la dieta vegetariana, sia stata possibile anche grazie alla precedente vittoria contro il fumo durante l'adolescenza.
Per certo posso affermare che entrambe le due scelte sono motivo di orgoglio e di positività, perchè in qualche modo mi fanno sentire di avere controllo e soprattutto di essere in grado di ascoltare le chiamate al cambiamento.
Essere in grado di ascoltare, voglio ripeterlo per una seconda volta. Le chiamate al cambiamento sono ovunque, le religioni, i movimenti di ogni tipo... le crisi ambientali ecologiche. Il problema è che cambiare è così difficile perchè le abitudini possono conformarci con la realtà fino al punto da accettarla come l'unica modalità, diventando così i suoi artefici.
Per esempio la tradizione Buddista Zen è molto chiara nell'indicare la fonte del benessere, della ricerca di sè, nelle pratiche di mindfulness, skillful actions, che in congiunto alle parole del Buddha “If with a pure mind a person speaks or acts, happiness follows them like a never-departing shadow” sono una guida pratica a riorganizzare le nostre abitudini, rimuovendo ciò che crea negatività, dipendenza.
Non solo Zen, anche lo Yoga è una pratica per alleggerire la mente, per ritornare al presente all'unico atto che conta: il respiro. Quel respiro che accade nell'attimo che Eckart Tolle suggerisce come il più potente, nel suo bestseller The Power of Now, un altro testo che può aiutare a scardinare abitudini, a favorire il cambiamento.
Nel mio percorso di volontà, hanno avuto un grande ruolo la meditazione Zen praticata per vari anni al tempio Hwaghyesa e più recentemente lo Yoga.
La meditazione Zen non è proprio una ricerca di volontà, è un po' l'opposto ma praticarla può dare un effetto benefico che si può tradurre in "avere le idee più chiare". Mi viene in mente un aneddoto simpatico... quando un caro amico monaco buddhista di nome Kwan Haen, dopo aver ascoltato le afflizioni della mia vita, mi disse di provare la pratica delle 108 prostrazioni... alcuni giorni dopo, ascoltai il suo consiglio e ritrovatomi da solo a casa, posizionai il cuscino per meditare ed iniziai a fare le prostrazioni come fanno nel tempio i monaci sin dall'alba.
Sembrano delle pratiche insensate dall'esterno, ma farle è l'unico modo per capirle.
Mi ricordo benissimo che mano mano che arrivavo verso gli ultimi inchini, sentivo la mente calma ed una volta finita la pratica, mi guardai intorno e mi accorsi che la disposizione della casa era completamente sbagliata. Chiamai mia moglie e le dissi: cara, mi sono accorto che la nostra stanza da letto sarebbe più comoda nella stanza che ora utilizziamo come soggiorno, che ne pensi? posso procedere e cambiarle? Rispose di si e al suo ritorno a casa, rimase molto sorpresa come effettivamente la casa fosse molto più comoda con questa piccola modifica.
Il mio amico Kwan Haen quando ascoltò questa simpatica ricostruzione mi disse sorridendo: "Hai cambiato la disposizione della tua casa dopo aver fatto una volta 108 prostrazioni, cosa farai se continuerai a farle più a lungo"?
Ed è questo il significato di esercitare la volontà. Creare delle abitudini positive che ci possono guidare ad acquisire altre virtù. Individuare anche le abitudini negative, nel nostro piccolo lo sappiamo bene quali lo sono, e piano piano, o seguendo Tolle instantaneamente rimuoverle.
Non solo religione, spiritualità ma anche la scienza propone ormai temi come mindfulness e tra le tante innovazioni uno degli argomenti più affascinanti della neuroscienza, che sembra quasi approvare antichi testi sutra scritti migliaia di anni fà, è la scoperta delle mappe mentali e della possibilità di rimodellarle. Questo argomento è veramente molto interessante e ti consiglio il testo The Brain that changes itself di Norman Doidge per leggerne di più.
Ritornando alla mia esperienza, circa 2 anni fa ho iniziato a fare Yoga quasi ogni giorno, questo è stato possibile grazie ad un canale Youtube "Boho Beautiful" che vi consiglio di visitare.
Il benessere che Boho Beautiful mi ha dato e mi da, è condiviso da migliaia di utenti che basta leggere nei commenti delle pagine online, non mancano mai di espriremere una profonda gratitudine alla coppia Juliana e Mark per la loro inspirazione.
Praticare Yoga ogni giorno, comodatamente a casa mi ha fatto riflettere anche sull'idea generale che per fare sport bisogna andare presso una palestra, pagare una rata, come se farlo a casa fosse impossibile.
Invece quello che serve per fare sport è soltanto il proprio corpo, e per fortuna quello è sempre con noi!
Le nostre case sono organizzate con divani enormi, televisori giganteschi, frigoriferi versione armadi... ma è molto raro trovare una casa che ha una stanza dedicata allo sport.
Questo è l'esempio di un'abitudine sociale scorretta che nasconde un'opportunità... una volta trovata, si può agire e riprogrammare uno spazio domestico per fare sport.
Il grande maestro Osho suggeriva anche avere una stanza dedicata solo per fare l'amore... una stanza in cui si entra solo dopo essersi lavati, una stanza dove non si litiga, non si parla di lavoro... anche questa è un'idea non malvagia!
Come vi stavo raccontando, lo Yoga mi ha portato ancora di più chiarezza mentale ed un modo molto pratico per scaricare tensioni anche nell'ambiente domestico; e nel Settembre 2016, così all'improvviso ho deciso di non bere più nessuna bevanda alcolica. Sono trascorsi quasi 2 anni da allora, sono sopravvissuto a due Capodanni, vari compleanni e cene con amici.
Sono super felice di aver preso questa decisione, perchè anche se non la condividi, anche se come molti conoscenti mi dirai: "ma un bicchierino non fa male, anzi il vino rosso fa bene" - questa è l'espressione della mia volontà e di come vorrei che il mondo andasse.
Credo infatti che il problema alcolico abbia un carattere epidemico. La maggior parte di persone consuma una quantità enorme di bevande alcoliche, senza averne consapevolezza, perchè è un fenomeno sociale.
Un altro serio problema sociale di cui si parla poco ma che riguarda la vita di molte persone, è la pornografia. Anche questa come nel caso del bicchierino, è molto accettata. Infatti è molto facile essere presi per bigotti se si esprime un'opinione molto rigida su questo argomento.
In realtà la pornografia è deleteria, infatti utilizza la nostra carica sessuale che non ha nulla di negativo ma sfruttandola crea un ciclo di pensieri/desideri che mano a mano si vanno ad avvicinare a ciò che si guarda. Crea perversioni insomma e dipendenza.
Un autore musulmano che ho scoperto alcuni mesi fà è Wael Ibrahim
Wael è una figura moderna e molto apprezzata dai giovani musulmani, ed ha pubblicato un libro proprio per aiutare la gente a "vincere la pornografia".
Il libro di Wael si chiama Beat it.
Concludo questo lungo appuntamento settimanale dove ho trattato un tema a me molto caro, sperando che sia uno spunto positivo anche se magari non c'è una condivisione piena sulle scelte da me intraprese. Gli argomenti sono molto vari e spero di trattari uno per uno in modo più esaurientemente.
Tutti ricordano la frase di Ghandi: "sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" ed è su questa idea che si basa questo mio pensiero, sogno vedere un mondo di gente più libera che ama il proprio corpo, che è in grado di capire come organizzare la propria vita, le proprie abitudini, fino a modificare la mappatura cerebrale della propria "interfaccia umana" per godere più liberamente della vita.
Questo è quello che auguro a tutti voi e quello che cerco di realizzare nella mia vita.