Le commissioni di transazione relativamente elevate sulla rete Bitcoin hanno creato non pochi malumori l’anno scorso. Tuttavia, in questo inizio di 2018, sembra che ci sia stata un’inversione di tendenza. Il calo del costo delle commissioni si sta portando i miner di Bitcoin a raccogliere meno di un terzo del valore che stavano raccogliendo in fee nel dicembre 2017, secondo i dati di CoinMetrics.
Cosa sta causando questo calo dei costi di transazione on-chain? Diamo uno sguardo più da vicino.
Ecco perché le commissioni sono più basse
Nel 2017, la congestione della Blockchain di Bitcoin ha portato a un’aumento della speculazione su questa criptovaluta.
Secondo CoinMetrics, le commissioni sulle transazioni di Bitcoin all’inizio del 2017 erano in media di 0,30 dollari. Nel corso dello scorso anno, però, sono aumentate vertiginosamente, toccando il picco di 40 dollari lo scorso dicembre. La corsa rialzista che da novembre a dicembre 2017 ha fatto triplicare il prezzo di Bitcoin ha fatto sì che i compratori non badassero troppo all’effettivo costo delle commissioni quando acquistavano quella criptovaluta.
Il seguente grafico tratto da CoinMetrics mostra il prezzo del Bitcoin e la commissione media delle transazioni.
Poiché la frenesia speculativa intorno Bitcoin è calata all’inizio del 2018, anche il numero di transazioni trasmesse alla rete Bitcoin è diminuito, con un calo che ha toccato anche le fee di transazione. Secondo i dati di Blockchain.info, il numero di transazioni aggiunte ogni secondo alla mempool è diminuito di quasi il 50% rispetto ai massimi di dicembre, portandosi agli stessi livelli di maggio 2016.
Altri fattori in gioco?
Oltre a quanto già esaminato, potrebbero essere in gioco anche altri fattori alla base del calo delle commissioni di transazione.
Una spiegazione che circola sui social media verte sul fatto che una grande quantità di potere di hashing è emersa, aumentando la frequenza con la quale si trovano i blocchi. Questo fatto aumenta la capacità complessiva del network di processare le transazioni.
Il numero medio di blocchi estratti al giorno dovrebbe essere di circa 144, sulla base dell’obiettivo fissato a 1 blocco ogni 10 minuti, ma la media dei blocchi estratti ogni giorno a gennaio è stata di 164 blocchi. Tuttavia, questo fenomeno non è nuovo.
Come l’ingegnere di BitGo Mark Erhardt ha recentemente sottolineato su Twitter, Bitcoin ha operato a una velocità superiore ai 10 blocchi al minuto, grazie al fatto che gli aggiustamenti sulla difficoltà di estrazione vengono effettuati soltanto ogni due settimane. Poiché alla rete Bitcoin viene aggiunto più hashpower durante quasi tutti i periodi di regolazione delle difficoltà, il ritmo di estrazione dei blocchi aumenta fino a quando la difficoltà non viene nuovamente regolata.
Detto questo, i 164 blocchi estratti al giorno a gennaio 2018 rappresentano un performance sopra la media. Nel corso del 2017, il numero medio di blocchi estratti al giorno è stato di circa 153 unità.
Quindi, se da dicembre 2017 a gennaio 2018 i blocchi estratti ogni giorno sono aumentati di 10 unità, si è registrato un aumento del volume dei blocchi di oltre 600 MB in quel periodo, dato che ciascun blocco è costituito da circa 1 MB.
Un altro fattore di cui tener conto è stato il miglioramento dell’efficienza di utilizzo della Blockchain da parte di coloro che desiderano creare transazioni. Alcuni metodi di riduzione delle commissioni di transazione includono il batch delle transazioni e la Segregated Witness (SegWit).
Il batch di transazioni avviene quando un pagamento viene inviato a più destinatari tramite una transazione sulla Blockchain. I dati raccolti finora, sembrano indicare un aumento dell’uso del batch nel corso del 2017, con un’impennata nel mese di novembre.
Un altro modo per ridurre le commissioni di transazione per tutti è quello di utilizzare SegWit, che rappresenta un soft-fork che consentirebbe un aumento del limite delle dimensione del blocco. Mentre scriviamo, circa il 14 per cento delle transazioni utilizza SegWit.
Oltre a batch e a SegWit, un altro metodo per utilizzare in modo più efficiente la Blockchain ha a che fare con il consolidamento UTXO.
Nella rete Bitcoin, UTXO consiste nella quantità che viene trasferita a un indirizzo Bitcoin (insieme alle informazioni richieste per sbloccare la quantità in uscita) durante una transazione. Gli importi ricevuti (UTXO) vengono utilizzati individualmente durante una transazione e vengono create nuove uscite – una per il destinatario e, nel caso, una per l’importo rimanente (change output). L’importo inviato al destinatario diventa un nuovo UTXO nell’indirizzo del destinatario mentre il change output diventa un nuovo UTXO nell’indirizzo del mittente che può essere utilizzato in una transazione futura. Se applicato correttamente, il metodo UTXO può far abbassare notevolmente le commissioni.
Alcuni e-wallet di Bitcoin non hanno ancora adeguato le commissioni
Mentre le fee pagate sulla rete sono chiaramente diminuite, alcuni e-wallet di Bitcoin devono ancora adeguare le commissioni di transazione.
Il sito web transactionfee.info consente agli utenti Bitcoin di controllare l’efficienza dei prezzi di qualsiasi transazione recente. Gli utenti del sito possono anche far sapere ad altri quali portafogli, exchange o altri servizi che trattano Bitcoin sono stati utilizzati per generare la transazione. Questo permette ai visitatori di avere un’idea più precisa di quali servizi sono i migliori per valutare il prezzo di una transazione recente.
Sulla homepage del sito, Coinbase è elencato come un exchange che potrebbe benissimo abbassare i costi di transazione dell’80-90% rispetto a quelli applicati. Altri servizi che fanno pagare tariffe molto più elevate di quanto necessario includono ShapeShift, Xapo, Electrum e Gemini.
Decisamente più “diligenti” sono e-wallet come Bitcoin Core, BitGo e Samurai Wallet, che registrano costi relativamente bassi, non dissimili da quelli applicati per Ethereum.
Coinbase è stato fortemente criticato per non aver ancora implementato il batch o la SegWit. Il CEO Brian Armstrong ha recentemente dichiarato che l’azienda sta lavorando su entrambi i metodi per abbassare le commissioni per i propri clienti.
La volatilità del prezzo di Bitcoin, unita ad altre modifiche che potranno incidere su questa criptovaluta nel prossimo futuro, fanno pensare che il costo delle transazioni potrebbe tornare a crescere più avanti.
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Speriamo ci si muova in tal senso, le commissioni Bitcoin erano davvero esagerate, tanto da dissuadere dal suo utilizzo propendendo per altre crypto (vedi etherum)
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Sì, anche perchè è l'unico modo che ha BTC per definirsi veramente una moneta da poter essere utilizzata quotidianamente nei pagamenti, al contrario continuerà ad essere solamente un bene rifugio.
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Coins mentioned in post:
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