La guerra civile all’interno di Bitcoin non è ancora finita.
All’inizio Bitcoin Cash (Bitcoin.Cash) venne minacciato, poi venne deriso, in seguito fu creato e infine fece il boom, arrivando a superare brevemente quota 1.000 dollari, il 19 agosto, come riporta Coinmarketcap.
Da allora mentre il bitcoin (Bitcoin) continua a puntare alla luna, ora con l’attivazione del protocollo SegWit in più.
Bitcoin Cash era l’alternativa a SegWit e con blocchi da 8 megabyte. Adesso si profila un nuovo hard fork dal quale potrebbe nascere una nuova criptovaluta: Bitcoin Gold.
Lo scopo dei suoi promotori è presto detto:
sottrarre il mining alle grinfie delle grandi società che hanno monopolizzato il processo necessario alla creazione della moneta digitale.
Un fork per la gente Il nuovo fork è atteso per il 25 ottobre e punta a democratizzare il mining. Le società di mining e le mining pool non solo controllano il potere di voto all’interno della rete Bitcoin, ma sono in grado di manipolare anche altri elementi come il prezzo e le commissioni.
Bitcoin Gold vuole che i piccoli miner casalinghi tornino ad avere il controllo del network. Il progetto è stato fondato da Jack Liao, amministratore delegato di LightningASIC, società con sede a Hong Kong che guarda caso vende l’hardware necessario al mining di questo nuovo mercato.
Questo fork sembra derivare anche dall’odio nei confronti di Bitmain, colosso cinese del mining che, tramite il suo leader Jihan Wu, ha avuto una parte importante nella creazione di Bitcoin Cash. Bisogna ricordare inoltre che Bitcoin Gold è un fork completamente diverso da quello previsto per il 18 novembre: SegWit2x. Il fork di novembre mira ad aumentare la capacità del network, mentre Bitcoin Gold vuole allargare la quota delle persone che prendono parte al mining.
Un cambiamento di hash Una volta il mining era accessibile a chiunque avesse voglia di installare il software apposito sul proprio computer. Ma nel corso del tempo il mining di bitcoin è diventato prerogativa esclusiva dei miner in grandi farm che operano in economie di scala.
Inoltre Bitcoin Gold passerà all’argoritmo Equihash, lo stesso usato da Zcash.
Si tratta di un algoritmo “memory-hard”: con esso anche i computer dotati di GPU saranno in grado di minare Bitcoin Gold con profitto.
Segnali di pericolo:
Tutto sommato BitcoinGold è ancora un’enigma, specialmente perché al momento non ci sono informazioni tecniche dispobili a riguardo. E questo è piuttosto strano, tenuto conto che il fork dovrebbe andare live questo mese.
Il formato degli indirizzi Bitcoin Gold sarà lo stesso dBitcoin e Bitcoin Cash, una situazione che ha già causato dei problemi in passato, per esempio casi di bitcoin inviati per sbaglio a wallet Bitcoin Cash. Infine bisogna contestualizzare questo fork.
Bitcoin Gold non ha nessuna possibilità di rimpiazzare Bitcoin sul mercato e più che uno split della blockchain assomiglia a un lancio col paracadute. Tutti coloro che hanno dei bitcoin entreranno in possesso anche di Bitcoin Gold una volta che il network andrà live, ma le transazioni sulla nuova rete non avranno alcun effetto sul network di Bitcoin e viceversa.
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