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🐫 La vicepresidente USA riceve una valutazione "B" dal gruppo Stand With Crypto, ma l'intero settore delle criptovalute esprime scetticismo e indignazione.
🐪 Un passato di ostilità verso le criptovalute
🐫 In questi quattro anni di amministrazione Biden, Kamala Harris ha sostenuto politiche anti-cripto portate avanti dall'amministrazione, sotto la guida del presidente della SEC Gary Gensler. Questo nuovo atteggiamento pro-cripto della vicepresidente sembra essere poco più di una mossa elettorale, mirata a guadagnare voti, mentre Coinbase e Stand With Crypto tentano di ripulire l'immagine dei Democratici.
🐪 Coinbase e il WEF: il vero obiettivo dietro la valutazione
🐫 Coinbase, partner del World Economic Forum, è parte di un sistema che da oltre 14 anni cerca di contrastare Bitcoin. Il vero nemico di queste istituzioni è proprio Bitcoin, che rappresenta una minaccia concreta ai progetti di controllo sociale basati su CBDC e identità digitale. Con la valutazione favorevole data a Harris, l'obiettivo è distrarre l'opinione pubblica, favorendo candidati che non rappresentano una reale minaccia al sistema.
🐪 Tentativo di sottrarre voti a Trump?
🐫 La valutazione “B” di Harris sembra un disperato tentativo di sottrarre voti a Donald Trump, il quale ha ricevuto una valutazione “A” dallo stesso gruppo. Tuttavia, l'industria cripto rimane scettica: le azioni parlano più delle parole, e finora l’amministrazione Harris-Biden ha solo ostacolato il settore. La vera battaglia si giocherà nelle urne, dove chi saprà dimostrare un reale impegno verso la decentralizzazione potrebbe fare la differenza.
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