Imponibili IRPEF del 1974 standardizzati per l'inflazione

in fisco •  7 years ago  (edited)

Più volte mi sono domandato come risulterebbero le imposte sul reddito oggi se venissero applicate le stesse aliquote, ossia la % di imposte da pagare sul reddito, del 1974. Non ho mai trovato i redditi del passato standardizzati per l'inflazione. I risultati si possono considerare una lotta di classe al contrario.

Ho ottenuto i risultati utilizzando un trasformatore per l'inflazione del Sole 24 ore e dei dati degli ultimi decenni di aliquote IRPEF.


IRPEFImponibili.png
Foto dell'autore. Versione completa

Osservazioni

  • Si osserva un aumento dell'imponibile per oltre il 70% della popolazione. Il reddito medio e mediano italiano netto risulta all'incirca 29 e 24mila€. Quindi si può affermare, se si escludono errori metodologici nei calcoli, che negli ultimi 3 decenni gli italiani medi e mediani stanno pagando più di altri.
  • Si osserva un generoso sconto alle classi più ricche, politici esclusi, che si trovano nella fascia intorno agli 80mila €.
  • Si osserva che sia oggi che allora si sosteneva una riforma delle imposte per abbassare l'evasione fiscale.
  • Si osserva che la piattizzazione delle imposte sul reddito rappresenta uno dei 3 capisaldi della scuola economica neo-liberale.
  • Perché non riesco a trovare questi risultati se cerco su google il titolo di questo articolo? Non ci credo che nessun accademico ci ha mai pensato

Conclusioni

I numeri restituiscono uno scenario che potrebbe far arrabbiare la maggior parte degli italiani. Come detto già sopra, non escludo errori metodologici. Anzi invito i lettori a commentare la versione completa dei dati. Se verranno fuori errori, avrò imparato qualcosa. Però so anche che notizie del genere generano più viralità delle smentite.
In assenza di errori, invito i lettori a ricordarsi di questi dati quando sentiranno qualcuno affermare che i disagi dell’Italia nascono dall’immigrazione. O che alcune riforme ce le chiedono l’Europa. O che l’evasione fiscale, che ammonta a oltre 110 miliardi di €/anno, la si contrasta con una imposta sul reddito semi-piatta.

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Ho controllato i calcoli della tabella e non ci sono errori.
Mi piacciono gli articoli con tanti numeri e tabelle.
Non capisco però perchè ce l'hai tanto con la (tendenza alla) flat tax.

Le flat tax tendono a lasciare inalterato il raccolto, al prezzo non considerato di più disuguaglianze.

Secondo me, invece, le imposte progressive portano soltanto al capolinea di ogni intervento dirigista/pianificatore: un mondo in cui tutti sono ugualmente poveri.

non ho capito cosa intendi con dirigista. Nella frase successiva mi sembra di leggere un commento che ho sentito più volte dagli USA per quanto riguarda lo stalinismo sovietico.

Per dirigismo intendo l'insieme di attività statali finalizzate a dirigere l'economia verso un obiettivo: nel caso dell'imposizione fiscale con aliquota progressiva, l'obiettivo è quello dell'uguaglianza dei redditi nella popolazione. Seconde me, non dovrebbe essere compito dello Stato quello di dirigere l'economia e la società verso un punto di arrivo; lo Stato dovrebbe essere uno strumento che permette agli individui di raggiungere gli obiettivi che decidono per se stessi e per le comunità a cui appartengono.
Sì, anche io ho sentito quella frase detta dagli USA in riferimento all'Unione Sovietica: sarà anche un cliché, eppure é un cliché vero...la società sovietica aveva bassa diseguaglianza nei redditi, ma presentava anche una diffusa povertà.

l'obiettivo è quello dell'uguaglianza dei redditi nella popolazione.

Uguaglianza o più uguaglianza?

la società sovietica aveva bassa diseguaglianza nei redditi, ma presentava anche una diffusa povertà.

Concordo, ma manca un dettaglio. Con la rivoluzione d'ottobre hanno deciso di fare il doppio passo. Un gruppo di comunisti, detti menscevichi, voleva prima adottare una società capitalistica con democrazia, e poi passare al comunismo (non so precisare se lo intendevano in senso micro o in senso macro). Invece alla fine ha prevalso la ricetta bolscevica, ossia fare il doppio passo da feudalesimo a comunismo.
Quindi alla fine tu vedi per lo più la povertà di una società che deriva da un sistema feudale, di conseguenza non vedo proprio il senso di fare il paragone con società industriali tipo Italia, o europa occidentale.

Per intederci, basta fare un cross fra questi due grafici:
https://www.google.it/publicdata/explore?ds=d5bncppjof8f9_&met_y=ny_gdp_pcap_cd&idim=country:AUT:DEU:CHE&hl=en&dl=en#!ctype=l&strail=false&bcs=d&nselm=h&met_y=ny_gdp_pcap_cd&scale_y=lin&ind_y=false&rdim=country&idim=country:AUT:DEU:CHE:RUS:CUB:CHN&ifdim=country&hl=en_US&dl=en&ind=false

Dove si nota che l'URSS aveva un GDP per capita 3 volte superiore a quello dell'Austria nel 1960, paese scelto non a causa dato che tramite il libro Why nations fail ho scoperto che lì esisteva un certo accentramento del potere simile alla Russia con gli zar. L'URSS degli anni 70 aveva un GDP per capita superiore a quello italiano, penso a causa del sud Italia, che come sappiamo proviene da quasi 3 monarchie.

Guardando anche questa immagini ci si accorge delle differenze di PIL pro capite in Italia:

Si nota come, ad esempio, in Calabria il GDP pro capita supera leggermente quello della Russia del 2013.

Sottolineo ancora una volta che URSS != comunismo come l'ho descritto in un articolo. Per me URSS = capitalismo pubblico.

Ottimi punti, e grazie per averli argomentati così bene.
Io resto con i miei valori e le mie idee...e aspetto di parlarne di nuovo in futuro con te.

Il reddito medio e mediano italiano netto risulta all'incirca 29 e 24mila€.

La fonte non mi sembra coincidere con il dato. Sospetto un errore

Confermo l'errore: http://www.ilpost.it/2017/07/17/quanto-guadagnano-gli-italiani-2/
Vale comunque la considerazione.

Sei si applicassero le aliquote di allora ad oggi avremmo un IRPEF piu bassa del Lussemburgo e di Malta per i redditi da 0 a 40.000