Leggende e superstizioni alimentari

in food •  7 years ago 

Steemers, ciao a tutti!

C’è chi è superstizioso e chi invece dà meno importanza a queste “dicerie”, ma in fondo nessuno di noi vuole cadere nella trappola di una di queste e ritrovarsi ad affrontare una serie di sventure. Sono qui apposta oggi, vi spiegherò alcune superstizioni legate al mio ambito, agli alimenti quindi. Ma non solo, vi racconterò anche delle curiose leggende e storie a riguardo! Alcune penso le conosciate già, quindi ho deciso di svelarvi quelle che ritengo meno comuni per non essere noioso e monotono. Iniziamo subito!

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Il legame tra cappuccino e cornetto: la leggenda

La nostra tipica colazione, croissant e cappuccino, ha sulle sue spalle una bellissima leggenda. Torniamo un pò indietro nel tempo, siamo nel 1683 e gli ottomani sono oramai alle porte di Vienna che se cedesse aprirebbe le porte dell’Europa centrale all’Impero Ottomano. La battaglia si concluse il 12 settembre, dopo mesi di assedio e di morte; la vittoria va ai Cristiani grazie al Re Giovanni III di Polonia che con i suoi 30.000 uomini sconfisse gli ottomani. Nella fuga da Vienna, quest’ultimi lasciarono sul campo di battaglia dei sacchi di caffè, i quali vennero utilizzati per produrre la bevanda assemblata a zucchero e latte. I Viennesi crearono così il cappuccino. Intanto, per celebrare la vittoria, i pasticcieri della città inventarono il cornetto che rappresentava il simbolo ottomano, la mezzaluna. Sappiate dunque che, stando a ciò che dice questa leggenda, tutte le volte che facciamo colazione con cornetto e cappuccino al bar o a casa, involontariamente ricordiamo una battaglia di oltre trecento anni fa molto significativa nello sviluppo della successiva politica europea di espansione nei Balcani.

Il “Cibo del Demonio”: la superstizione

Le patate sono ortaggi che arrivarono in Spagna nel 1573 dal sud America. L’aspetto del tubero, deforme e irregolare, agli europei parve nettamente strano e alcuni vi associarono addirittura una delle cause della lebbra. Inoltre, nella Bibbia non v’era alcun riferimento a questo alimento appena scoperto. Per questo, alcuni credenti, pensarono non fosse intenzione di Dio far mangiare questo tubero agli uomini e nominarono le patate “Cibo del Demonio”. La patata si affermò solo a partire dal diciottesimo secolo perché più conveniente rispetto alla quantità di produzione e rispetto alle calorie che forniva in base al frumento.

Fu però un farmacista e agronomo, Antoine-Augustin Parmentier che per diffonderla ebbe l’idea di recintare e proteggere con alcuni soldati degli appezzamenti di patate, e successivamente lasciarle rubare dal popolo di notte semplicemente cessando la sorveglianza. Questa notturna disponibilità creò curiosità tra la gente e la patata, con un piano di marketing fantastico, entrò prima sulla tavola dei contadini e dopo anche su quella dei ricchi.
Proprio per questo, è stato dedicato a questo agronomo il piatto delle “patate alla Parmentier” che ancora oggi gustiamo con soddisfazione e riconoscenza nei suoi confronti.

La mela di Biancaneve e il suo significato

Questo famoso cartone tramite il gesto della mela “avvelenata” che Biancaneve mangiò vuole spiegare che probabilmente la matrigna pensò di liberarsi della sua figliastra offrendogli un frutto perché Biancaneve era fruttosemica oppure intollerante al fruttosio.

La fruttosemia o l’intolleranza ereditaria al fruttosio sono malattie rare che colpiscono circa una persona su 25.000 in Europa e sono dovute a un deficit enzimatico che impedisce di bruciare questo tipo di zucchero. I sintomi per chi ingerisce fruttosio e possiede questa malattia possono essere convulsioni, crisi ipoglicemiche o profondi torpori. Quest’ultimo sintomo è proprio quello utilizzato dalla “Disney” nel cartone. Colpì Biancaneve fino all’arrivo del Principe Azzurro.

Il significato pasquale del “Casatiello”

Il Casatiello è considerato una “torta salata pasquale” tipica di Napoli e nel contempo è un insieme di simbolismi che ricorda la Pasqua a chi lo consuma.

  • L’utilizzo del formaggio pecorino in abbondanza simboleggia l’Agnello di Dio che è sinonimo di Cristo.
  • L’utilizzo della farina simboleggia invece il pane e la sua ricchezza.
  • Gli insaccati ricordano il maiale sacrificato dal popolo nelle case.
  • L’uovo è invece il simbolo per eccellenza della rinascita.

Per tutti i credenti, la Pasqua in poche parole ha questo significato.
Infine anche la forma a corona di questa torta salata ha un significato e non è casuale, ha lo scopo di ricordare la corona di spine posta sul capo di Cristo e mangiarlo significa lenire in parte le sue pene.

Il peperoncino contro il malocchio

Anche chi non vuole ammetterlo qualche volta si è lasciato tentare dalla voglia di possedere un portafortuna, in fondo noi italiani siamo un popolo di superstiziosi! Ve ne presento uno in caso voleste appropriarvene.
Sin dalle sue origini, il peperoncino per forma e colore fu subito associato al famoso cornetto portafortuna. Oltre ad essere utilizzato in cucina, iniziò ad essere appeso nelle abitazioni e nelle attività commerciali, rappresentando un vero e proprio amuleto contro il malocchio.
Un alleato contro la sfortuna ma anche contro l’infedeltà! Se uno dei due coniugi sospettava il tradimento da parte dell’altro, si mettevano due peperoncini rossi sotto il cuscino per riconquistarne la fedeltà.
Mentre, nel mondo contadino, la tradizione voleva che i genitori degli sposi regalassero ai propri figli delle collane di peperoncino come promessa di aiuto in caso di bisogno.
La sua veste di portafortuna trova uno spazio particolare nella tradizione napoletana, dove lo si vede spesso appeso in giro su porte o balconi per allontanare con i suoi semi i guai. Inoltre secondo la tradizione napoletana per avere i suoi effetti benefici i portafortuna devono essere regalati!

I cioccolatini al liquore per la socializzazione

I cioccolatini ripieni di liquore, che fra parentesi sono buonissimi, nascono con uno scopo ben preciso. In termini biochimici le donne fanno più difficoltà a liberarsi dall’alcol in eccesso perché il loro fegato lo metabolizza più lentamente rispetto a quello dell’uomo, per cui offrire del buon vino può essere una strategia di socializzazione. Fatto sta che chi beve alcol tende a perdere parte del controllo di se stesso. Questa perdita di controllo non essendo gradita fece si che alle donne venne vietato di bere alcol in pubblico. Per aggirare questo divieto mascherarono l’alcol nel cioccolatino ripieno. Questa storia, non si sa quanto vera, però spiega il perché ancora oggi chi ama regala spesso alla sua donna una scatola di cioccolatini ripieni di liquore così da sperare in una maggiore empatia.

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Come potete notare ci sono moltissime storie, leggende e superstizioni legate al cibo e queste sono quelle che conosco io. Ne conosco ancora quindi fatemi sapere nei commenti se vi interessano così farò in seguito un altro post in cui vi racconterò le altre.

Spero vi siano piaciute, alla prossima!

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Simone. (cocktails-world)

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curioso!

Molto interessanti!

Fantastico articolo!
La storia della mela di Biancaneve è incredibile, poi, non pensavo fosse possibile una cosa del genere!

Visto l'entusiasmo e le conoscenze in merito, per caso sai dire qualcosa sull'abitudine di mangiare lenticchie a Capodanno (si dice che portino soldi!)?
Spero che ci sia un secondo capitolo con ulteriori chicche!

Grazie della condivisione, è stato bello scoprire qualcosa in più sui cibi che spesso consideriamo "poveri" di storia!

Ti ho accontentata nella seconda parte che ho pubblicato questa sera, se vuoi dagli un'occhiata.
Buona lettura:)

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Ho letto adesso! Complimenti!

Davvero interessante! Domani, quando andrò al bar per consumare cappuccino e cornetto, penserò a ciò che hai raccontato così bene! 🥐☕

Anzi, voglio condividere questo articolo su FB

Grazie, sono contento ti sia piaciuto:)

Lo hanno già condiviso anche alcuni miei amici di FB

Interessante e soprattutto storie mai sentite...tranne quella di Biancaneve! Complimenti!

Forte!

Complimenti, interessante e originale.