La piccola Silvia, affetta da una rara malattia, è arrivata a Cuba. La mamma: «I medici sono ottimisti»

in hive-117492 •  3 years ago 

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Il sole di Cuba ha accolto Serena e Silvia che dalla Calabria sono approdate a un altro Sud del mondo. Novemila chilometri, un’avventura per la piccola di Montalto che già a due anni sfida con un sorriso un destino ingarbugliato. Aveva solo pochi mesi quando toccò a mamma Serena ascoltare per la prima volta una parola senza vocali che sarebbe entrata di forza dalla porta principale della sua vita: Pnpt1, una malattia genetica molto rara che conta solo 24 casi al mondo.

Storia di Silvia, dal buio alla luce
La sua bimba, Silvia, era tra quei 24. Il 13 ottobre 2020 è una data che Serena tiene sempre a mente, ma ce n’è un’altra che ha scalzato il buio di un inizio tutto in salita, il 27 sempre di ottobre, ma di un anno dopo. In quel giorno non ci sono lacrime e paura, c’è il biancore della speranza che si accende al gate di un aeroporto quando viene chiamato il volo per Cuba. Lì, in quel Paese lontano, che nell’immaginario è tutto musica, balli, mare ed estate perenne, si nasconde una possibilità che altrove non c’è. Lì una clinica specializzata ha tutto quello che serve per permettere a Silvia di avere una vita migliore.

La mano che le ha portate così lontane è quella di tanti mani che in poco tempo hanno permesso, con una raccolta fondi lanciata dalla pagina facebook “Le Ali di Silvia”, di mettere Serena, nonna Ernestina e la bimba su un aereo e portarle lì, alla clinica Ciren di Cuba, dove possono prendersi cura della piccola.

Inizia la grande battaglia di Silvia
Oggi Silvia, ha completato il primo giro di analisi. Nella foto postata da Serena sorridono tutti, medici e soprattutto lei, Silvia. «È stata una settimana molto intensa: abbiamo avuto l’onore di conoscere medici preparatissimi e molto gentili, che si son presi cura di Silvia – scrive mamma Serena – approfondendo al massimo la sua problematica. Silvia ha effettuato diverse tipologie di analisi, tutte le migliori per poter avere un quadro clinico approfondito. Lunedì Silvia inizierà il suo ciclo di riabilitazione, che consiste in 8 ore di terapie giornaliere, tantissime per la nostra piccola guerriera, eppure sono certa che ce la farà.

Come già sospettavamo non torneremo prima dei 3 mesi, ma per la piccola farei qualunque cosa. Sono molto fiduciosa. La giornata di Silvia si dividerà tra ore di riabilitazione motoria, logopedia e molto altro. In più le verrà fatta la ozono terapia, che serve a riattivare il microcircolo e le terminazioni nervose apportando più ossigeno nel corpo ed anche delle stimolazioni muscolari tramite un Laser, tutto senza controindicazioni e soprattutto indolore.

Mamma Serena: «Mia figlia potrà avere una vita migliore»
I medici credono in Silvia e in un suo grande margine di miglioramento; mi rassicurano e io sento di essere approdata nelle giuste mani. La speranza più grande di poter cambiare la vita di mia figlia inizia a prendere forma. Inizio a sognare ad occhi aperti un nuovo inizio per la mia bambina e ho il cuore che esplode di emozioni. Il mio abbraccio è sempre per voi, genitori coraggiosi e supereroi, genitori che hanno un ostacolo in più, ma che sopportano con la forza di un drago e l’abbraccio e la delicatezza di una fata».

fonte: https://www.cosenzachannel.it

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