E' un disastro, non si possono più usare altre parole. E fa rabbia pensare che ancora oggi ci sono soggetti, definirle persone mi costa troppo sforzo, che cercano di minimizzare. Capisco fino a qualche giorno fa che si potesse propendere per la speranza ed affidarsi con ingenuità ai messaggi ufficiali che cercavano di evitare la diffusione del panico, ma non è più tollerabile ora. Alcuni lo fanno per paura, si sono quelli che poi si faranno prendere dal panico quando quella finta sicurezza crollerà, altri per pura irresponsabilità, altri ancora per semplice idiozia, ed infine, forse i peggiori, per tornaconto.

Anche qui a Tirana si sono verificati i primi due casi. Un ragazzo è rientrato in Albania da Firenze in auto, il 26 febbraio scorso. Ad essere risultati positivi sono lui ed il padre che ha contagiato qui. Considerando che ha avuto modo di circolare liberamente per dieci giorni ed il livello dei presidi sanitari qui, immagino che ci sarà un'esplosione rapida dei casi, forse limitata solo dal fatto che non sarà monitorata con la dovuta attenzione. Quindi si stanno per avviare tempi duri, molto duri, sotto molti punti di vista, anche economicamente, visto che sarà difficile contare sull'acqusizione di nuovi clienti, ma anche sul mantenimento dei vecchi, se non addirittura sul saldo dei lavori già realizzati.

Per quanto riguarda la protezione economica, da quel che so in Italia con il primo decreto per l'emergenza per i lavoratori autonomi erano previsti stanziamenti fino a 1500 euro: 500 euro al mese per 3 mesi. Non sono molti, ma meglio del niente di qui. Il problema è però: ce ne saranno abbastanza per tutti? Era un piano previsto per quando ad essere in quarantena erano solo pochi paesi.

Comunque oramai la situazione è questa, occorre esser freddi e razionali per affrontare le difficoltà che, è inutile nasconderselo, ci aspettano.