“La radio ha voluto dire molto nel nostro Paese e non soltanto. Ha avuto una funzione di formazione anche di una coscienza critica, di una coscienza addirittura politica. Non è solo un mezzo di intrattenimento perché attraverso l'intrattenimento possono passare dei messaggi molto importanti”. Lo ha detto Giovanni Chiodi, professore di Storia del diritto medievale e moderno dell'Università Bicocca, intervenendo all’inaugurazione della mostra “Scrivere nel vento. Cento anni di radio tra società, industria, tecnologia. Che storie!”, promossa da Fnm, FerrovieNord e Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese (Mils) - in collaborazione con l’università degli studi di Milano-Bicocca. Un’esposizione, aperta al pubblico dal 27 maggio al 28 giugno, che gode del patrocinio del Senato della Repubblica e del patronato di Regione Lombardia.
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