Tutti a scuola! 🇮🇹🇬🇧

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Come citava il grande Polo Montanez in una sua canzone; "Per l'orgoglio di tutto un popolo tutti i bambini vanno a scuola".
Ricomincia il nuovo anno scolastico a Cuba, uno dei paesi con il maggior tasso di alfabetizzazione al mondo, e' bene sempre questo ricordarlo.
Poi possiamo parlare della qualita' di questa alfabetizzazione senza pero' dimenticarci che parliamo pur sempre di un paese povero, del terzo mondo che da 60 anni soffre l'embargo piu' criminale della storia.

Come diceva Polo tutti i bambini vanno a scuola e lo fanno con la divisa scolastica, il fazzolettino al collo, la loro bella cartella e le scarpe ai piedi, non succede la stessa cosa in molti paesi del terzo mondo.
Gia' solo per questo e' valsa la pena fare una Rivoluzione.
Ricordo che la prima riforma che fece Fidel fu proprio quella di mandare i maestri dalle citta' nelle zone piu' rurali del paese, per dare una istruzione a gente che un maestro non lo aveva mai visto.

Detto questo e' chiaro come anche la scuola soffra il momento complicato del paese, i salari sono quelli che sono, molti professori e maestri preferiscono lasciare perdere l'insegnamento per dedicarsi a qualche altro negocio piu' remunerativo.
Mancano di conseguenza maestri e professori, molti vengono reclutati per essere mandati nelle citta', soprattutto nella capitale al doppio del salario normale e con vitto/alloggio.

Vedo ogni tanto i bimbi fare ginnastica nella Plaza Cultural di Las Tunas, c'e' una primaria proprio all'angolo, sul boulevard, i maestri sono poco piu' che ragazzini ma del resto come dicevo quelli piu' grandi spesso scelgono altre strade dentro e/o fuori dal paese.
Anche i costi per mandare il figlio a scuola sono lievitati, parlo dei costi relativi a cio' che serve per studiare, alcune cose le passa ancora lo stato, al resto deve pensarci la famiglia.

Chi deve fermarsi a scuola per il pranzo, ad esempio, vista la bassa qualita' dello stesso spesso deve portarsi dietro del denaro per una pizza e un refresco, ogni giorno, anche questo incide.
Insomma pur con tutte le difficolta' del caso e con l'insegnamento ideologico che ha sempre meno presa anche questo settembre i bambini cubani torneranno a scuola. Come diceva Polo "Per l'orgoglio di tutto un popolo".
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EVERYONE TO SCHOOL!

As the great Polo Montanez said in one of his songs; "For the pride of an entire people, all children go to school".
The new school year begins in Cuba, one of the countries with the highest literacy rates in the world, it is always good to remember this.
Then we can talk about the quality of this literacy without forgetting that we are still talking about a poor country, a third world country that has suffered the most criminal embargo in history for 60 years.

As Polo said, all children go to school and they do it with their school uniform, a handkerchief around their neck, their nice school bag and shoes on their feet, the same thing does not happen in many third world countries.
For this alone, it was worth making a Revolution.
I remember that the first reform that Fidel made was precisely that of sending teachers from the cities to the most rural areas of the country, to give an education to people who had never seen a teacher.

Having said that, it is clear that the school is also suffering from the difficult moment of the country, salaries are what they are, many professors and teachers prefer to give up teaching to dedicate themselves to some other more profitable business.
As a result, there is a shortage of teachers and professors, many are recruited to be sent to the cities, especially to the capital at double the normal salary and with room and board.

Every now and then I see children doing gymnastics in the Plaza Cultural in Las Tunas, there is a primary school right on the corner, on the boulevard, the teachers are little more than kids but as I was saying, the older ones often choose other paths inside and/or outside the country.
Even the costs of sending your child to school have increased, I am talking about the costs related to what is needed to study, some things are still paid for by the state, the rest must be taken care of by the family.

For example, those who have to stay at school for lunch, given the low quality of the same, often have to carry money for a pizza and a refreshment, every day, this also has an impact. In short, despite all the difficulties of the case and with the ideological teaching that has less and less hold, even this September the Cuban children will return to school. As Polo said "For the pride of an entire people".