Angel 🇮🇹🇬🇧

🇮🇹
Pezzo velato di malinconia che scrissi parecchi anni fa inserendolo nel mio primo libro.

Vivevo a casa di Ramon, reparto primero, Las Tunas.
Una mattina mi sveglio, una fanciulla, non ricordo assolutamente chi, se ne era andata da poco.
Credo avesse un lavoro.
La sera prima si era bevuto forte, almeno per le mie abitudini.

Esco dal cuarto per andare in cucina a prendere un po' di latte nel frigorifero, in mutande.
Alle mie spalle sento un "Ciao" ...mi giro con gli occhi ancora mezzi chiusi e..... vedo un angelo.
Gli angeli esistono, e quel giorno ne ebbi una prova.

Mi trovo davanti un cespuglio di capelli ricci e sotto una splendida mulatta con gli occhi azzurri.
Questa chi e'?
Da dove salta fuori?
Mi ricordai di essere in maglietta e slip e ridendo,(rideva anche lei) la saluto e vado a farmi una doccia.
Una volta rimesso a nuovo, torno in cucina.
Ramon mi presenta sua cugina che 3 giorni dopo partiva per Miami per un ricongiungimento famigliare.
L'angelo scappava via.

Iniziamo a parlare, mi racconta che ha una zia che le ha fatto i documenti per espatriare pagando tutto.
Erano gli ultimi 2 giorni che passava in citta',poi sarebbe partita con l’Astro per La Habana ad imbarcarsi.
Ramon va a fare la spesa, restiamo un ora a parlare.
La invito a cena per "festeggiare la partenza",faccio un po' di fatica a convincerla ma ne valeva davvero la pena.

Allegra, sorridente, sicuramente combattuta fra la gioia di andarsene e la malinconia di lasciare il suo paese.
La prospettiva di un futuro migliore aveva, giustamente, la precedenza su tutto.
Passai a prenderla in scooter, abitava in un quartiere periferico.
Case tutte uguali.
L'aspettai in strada.

Lei arrivo' bella come il sole.
Conservo nella mente gelosamente la sua immagine, mentre mi viene incontro sorridendo, coi riccioli al vento e mi stampa un bacio dolcissimo sulla guancia.
Andiamo in un paladar che oggi non c'e' piu'.
Passiamo la serata a parlare, parlare, parlare...
Di una cosi' potevo davvero innamorarmi.
Sentimento che in vita mia ho frequentato molto poco.
Aveva tutto, ma proprio tutto.
Perfetta.

Mi comportai da fidanzato quella sera, fui perfino romantico, altra situazione in cui non sono proprio un fenomeno.
La cosa ando' come doveva andare e finimmo in camera a casa di Ramon.

Mi addormentai, esausto, all'alba.
Al risveglio, come in un film di terza serie ,toccai l'altra parte del letto per cercarla.

Ramon mi racconto' che lei aveva telefonato dicendogli di salutarmi, che era stata bene.
Non ho mai piu' saputo nulla di lei
L'angelo era andato via.
Lontano.

A distanza di anni rimane uno dei ricordi piu' belli e malinconici che ho di Cuba.
Chissa' dov'e' ora?
Cosa fa?
Come vive?
Spero che tutto le sia andato bene, che abbia realizzato i suoi sogni, che sia felice.
Ovunque sia.
🇬🇧
Veiled piece of melancholy that I wrote several years ago including it in my first book.

I lived at Ramon's house, primero department, Las Tunas.
One morning I wake up, a girl, I don't remember at all
who, she had recently left.
I think she had a job.
The night before she had been drinking heavily, at least by my habits.

I leave the quarters to go to the kitchen to get some milk in the
refrigerator, in underwear.
Behind me I hear a "Hello" ... I turn around with my eyes still half closed and..... I see an angel.
Angels exist, and that day I had proof of it.

I find myself in front of a bush of curly hair and underneath a splendid one
mulatto with blue eyes.
Who is this?
Where does it come from?
I remembered that I was in a T-shirt and briefs and laughing, (she laughed too) I said goodbye and went to take a shower.
Once it's done up again, I go back to the kitchen.
Ramon introduces me to his cousin who was leaving for Miami 3 days later for a family reunion.
The angel ran away.

We start talking, she tells me that she has an aunt who gave her the documents to expatriate, paying for everything.
They were the last 2 days that she spent in the city, then she would leave with the Astro for Havana to embark.
Ramon goes shopping, we stay an hour to talk.
I invite her to dinner to "celebrate the departure", I'm having a bit of trouble convincing her but it was really worth it.

Cheerful, smiling, certainly torn between the joy of
to leave and the melancholy of leaving her country.
The prospect of a better future rightly had the
precedence over everything.
I picked her up on a scooter, she lived in a suburban neighborhood.
Houses all the same.
I waited for her on the street.

She arrived as beautiful as the sun.
I jealously keep her image of her in her mind, while she comes towards me smiling, with her curls in the wind and prints a very sweet kiss on her cheek.
We go to a paladar that is no longer there today.
We spend the evening talking, talking, talking...
I could really fall in love with one like this.
Feeling that in my life I have attended very little.
She had everything, absolutely everything.
Perfect.

I acted like a boyfriend that night, was even romantic, which is another situation where I'm not exactly a phenomenon.
Things went as they should and we ended up in Ramon's room.
I don't know very well the difference between the 2 things but we did
the love.
It wasn't sex.
I fell asleep, exhausted, at dawn.
Upon awakening, as in a third series film, I touched the other side of the
read to look for it.

Ramon told me that she had called and told him to
say goodbye, that it had been good.
I never heard anything from her again
The angel was gone.
Distant.

Years later it remains one of the most beautiful and melancholy memories
I have from Cuba.
Who knows where it is now?
What does he do?
How does she live?
I hope everything went well for you, that you have fulfilled your dreams, that you are happy.
Wherever she is.