Cecilia Sala 🇮🇹🇬🇧

🇮🇹
Avrete sicuramente seguito la notizia dell'arresto della giornalista Cecilia Sala da parte delle autorita' iraniane.
Scrive per il Foglio, posizioni filo ucraine e filo israeliane, quindi sicuramente non sono un suo fan ma questo non toglie che metterla in mezzo per usarla come merce di scambio sia una autentica porcheria.

I fatti.
Il 16 dicembre la polizia italiana su "indicazione" degli Stati Uniti arresta a Malpensa Mohammed Abedini un tecnico accusato di produrre con la sua azienda parti di droni utilizzati per un attacco ai militari Usa in Giordania.
Il ministero degli esteri non avvisa quello della giustizia (Nordio), Abedini sciita viene messo in uno dei nostri peggiori carceri a Rossano Calabro con dei sunniti che odiano gli sciiti.
In piu' non puo contattare ne' il suo avvocato, ne' la sua ambasciata, ne' la famiglia che vive in Svizzera.

Il 19 dicembre Cecilia Sala viene imprigionata in Iran per non ben precisate violazioni della legge islamica.
Era nel paese per il suo podcast.
E' chiaro che le due situazioni sono collegate.
Viene mandata in un famigerato carcere con condizioni di detenzione critiche, probabilmente per una sorta di reciprocita' con cio che stava subendo Abedini in Italia.
A quel punto consapevole di aver fatto una cazzata, il governo italiano trasferisce Abedini nel carcere Opera di Milano con condizioni carcerarie migliori, ha parlato con il suo avvocato e con alcuni diplomatici iraniani.
A quel punto pare che anche la Sala abbia avuto miglioramenti della sua situazione carceraria, ha potuto incontrare la nostra ambasciatrice e fare alcune telefonate

E' chiaro che se rivogliamo la giornalista occorre liberare il tecnico iraniano che non ha commesso alcun reato nel nostro paese e di cui gli Usa devono ancora inviare la documentazione dei reati che avrebbe commesso.
Se fossimo una stato serio e autorevole chiameremo Teheran e in 24 ore lo scambio sarebbe fatto, ma non si puo' perche' dobbiamo obbedire agli americani che vogliono il tipo che, se estradato, si becchera' nella migliore delle ipotesi 2 ergastoli piu' altri 20 anni di galera.

Per dovere di cronaca occorre ricordare che la Sala, al tempo dei 2 Marò italiani, si espresse contro ogni ipotesi di scambio o trattativa.
Occorrerebbe un governo con le palle sotto per risolvere la situazione, cosa di cui questo esecutivo ama vantarsi a parole ma che, nei fatti, non ha la capacita' di dimostrare.
🇬🇧
CECILIA SALA

You will surely have followed the news of the arrest of the journalist Cecilia Sala by the Iranian authorities.
She writes for Il Foglio, pro-Ukrainian and pro-Israeli positions, so I am certainly not a fan of hers but this does not change the fact that putting her in the middle to use her as a bargaining chip is a real dirty trick.

The facts.
On December 16, the Italian police, on "instructions" from the United States, arrested Mohammed Abedini in Malpensa, a technician accused of producing with his company parts of drones used for an attack on the US military in Jordan.
The Ministry of Foreign Affairs did not notify the Ministry of Justice (Nordio), Abedini, a Shiite, was put in one of our worst prisons in Rossano Calabro with Sunnis who hate Shiites.
Furthermore, he could not contact his lawyer, his embassy, ​​or his family who lives in Switzerland.

On December 19, Cecilia Sala was imprisoned in Iran for unspecified violations of Islamic law.
She was in the country for her podcast.
It is clear that the two situations are connected.
She is sent to a notorious prison with critical detention conditions, probably for a sort of reciprocity with what Abedini was suffering in Italy.
At that point, aware of having screwed up, the Italian government transferred Abedini to the Opera prison in Milan with better prison conditions, spoke with her lawyer and with some Iranian diplomats.
At that point it seems that Sala also had improvements in her prison situation, she was able to meet our ambassador and make some phone calls

It is clear that if we want the journalist back, we need to free the Iranian technician who has not committed any crime in our country and for whom the US has yet to send the documentation of the crimes he allegedly committed.
If we were a serious and authoritative state we would call Tehran and in 24 hours the exchange would be done, but it is not possible because we must obey the Americans who want the guy who, if extradited, will get at best 2 life sentences plus another 20 years in prison.

For the record, it should be remembered that Sala, at the time of the 2 Italian Marines, expressed himself against any hypothesis of exchange or negotiation.
It would take a government with balls to resolve the situation, something this executive loves to boast about in words but, in reality, does not have the ability to demonstrate.