Ci fottono sempre 🇮🇹🇬🇧

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🇮🇹
La nuova manovra di quest'ultimo, indimenticabile, governo esattamente come hanno fatto quelli precedenti peggiora il panorama di chi deve andare in pensione.
Gradatamente da quota 100 siamo passato in pochi anni a quota 104 che era la prima bozza della manovra, poi modificata a 103, a patto di lasciare qualcosa sul piatto se vuoi finire il tuo percorso lavorativo.
E' un classico, ogni governo negli ultimi decenni quando ha voluto fare cassa ha toccato le pensioni, messo accise sulla benzina o aumentato il prezzo delle sigarette.

Il bello e' che quando abbiamo iniziato il nostro percorso lavorativo abbiamo stipulato una sorta di patto con lo stato
italiano.
Noi lavoriamo fino ad una certa eta', versiamo i contributi ( o li versano i nostri datori di lavoro, lo stato ha incassato comunque) poi al resto della nostra vita ci deve pensare il paese dove viviamo.
Noi lo abbiamo mantenuto il patto, lo stato no.

Poi c'e' un'altra “perla” totalmente italiana.
Se un lavoratore versa meno dei 20 anni considerati necessari per la pensione minima tutti quei contributi se li pappa lo stato senza colpo ferire.
Ho un conoscente a Cuba che ha lavorato nelle reception degli alberghi di mezza Europa.
Tipo 5 anni in Svizzera, 6 in Inghilterra, 4 in Francia e via discorrendo.

Dall'Italia percepisce la pensione minima poi prende delle mini pensioni da ogni paese dove ha lavorato, esempio 200 euro dalla Svizzera, 150 dagli inglesi, 100 dai francesi.
Non un centesimo di quanto versato e' andato perduto ed in piu' non e' stato lui a contattare le previdenze sociali di quei paesi, ma e' stato contattato una volta raggiunta l'eta' pensionabile per quei
paesi.

Qua' se hai 15/18 anni di contributi lo stato ti fotte tutto, al limite devi ripiegare sulla pensione sociale che, detto per inciso e' di poco inferiore a quella minima.
Ci vorrebbe Robert Duvall in Apocalypse Now...
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The new maneuver of the latter, unforgettable, government, exactly as the previous ones did, worsens the situation of those who have to retire.
Gradually from 100 we went in just a few years to 104 and you also have to leave something on the plate if you want to finish your career path.
It's a classic, every government in recent decades when it wanted to raise cash has touched pensions, put excise duties on petrol or increased the price of cigarettes.

The great thing is that when we started our career path we stipulated a sort of pact with the state
Italian.
We work up to a certain age, we pay contributions (or our employers pay them, the state collected it anyway) then the country where we live must take care of the rest of our lives.
We kept the pact, the state did not.

Then there is another totally Italian "pearl".
If a worker pays less than the 20 years considered necessary for the minimum pension, all those contributions are paid by the state without a hitch being fired.
I have an acquaintance in Cuba who worked in the receptions of hotels across Europe.
Like 5 years in Switzerland, 6 in England, 4 in France and so on.

From Italy he receives the minimum pension then takes mini pensions from each country where he has worked, for example 200 euros from Switzerland, 150 from the English, 100 from the French.
Not a cent of what was paid was lost and furthermore it was not he who contacted the social security services of those countries, but he was contacted once he reached the retirement age for those
villages.

Here, if you have 15/18 years of contributions, the state screws you over, at most you have to fall back on the social pension which, incidentally, is slightly lower than the minimum one.
Even worse...