Ci svendiamo pure le mutande 🇮🇹🇬🇧

🇮🇹
Era da prevedere.
Lo stato, anzi questo governo (ma pure quelli precedenti) si sta lanciando nelle privatizzazioni vendendo i gioielli di famiglia.
Si parla di cedere 20 miliardi di asset in 3 anni per fare cassa entro il 2026.
Nel mirino Eni, Poste e Ferrovie.

Parliamo di 3 aziende che sono in attivo e portano utili, non parliamo di quel baraccone che e' stato l'Alitalia, che infatti
nessuno ha voluto.
In realta' molte azeinde gia' ce la siamo vendute, tutte od in parte, in Enel oramai lo stato detiene soltanto il 23,5%, siamo gia' sotto il livello di guardia.

Per quanto riguarda le ferrovie intanto il governo dovrebbe decidere cosa vendere, se Trenitalia o altro.
Quello che in realta' puo' fare gola ai privati e' la rete ferroviaria che ora ha incorporato anche l'Anas.
Se passasse al privato poi toccherebbe al privato fare gli interventi di manutenzione straordinaria, che, detto per inciso peggio di come li sta facendo lo stato e' difficile immaginarlo.

Ora si parla della cessione del 10/20% di Poste italiane e del 4% di Eni anche perche' le azioni di queste due societa' al momento non sono al massimo.
Al momento la quota pubblica delle Poste Italiane e' del 64,3%.

Personalmente ritengo che ci siano dei servizi che lo stato non dovrebbe mai vendere o appaltare a privati, ad esempio l'energia.
Ora che siamo nel libero mercato ci stiamo accorgendo in quale giungla siamo finiti, lo stato avrebbe dovuto fare da garante invece ha lasciato che la tariffa selvaggia imperasse.

Le stesse poste italiane andrebbero salvaguardate anche sei il servizio, ad oggi, non e' certo d'eccellenza.
Questi si stanno vendendo pure le mutande...le nostre.
🇬🇧
It was to be expected.
The state, or rather this government (but also previous ones) is launching itself into privatizations by selling the family jewels.
There is talk of selling 20 billion in assets in 3 years to raise cash by 2026.
Eni, Post Office and Railways in the sights.

We're talking about 3 companies that are profitable and making profits, let's not talk about that sideshow that was Alitalia, which in fact
no one wanted it.
In reality we have already sold many companies, all or in part, in Enel the state now only holds 23.5%, we are already below the warning level.

As for the railways, the government should decide what to sell, whether Trenitalia or something else.
What may actually appeal to private individuals is the railway network which has now also incorporated Anas.
If it were passed to the private sector then it would be up to the private sector to carry out the extraordinary maintenance interventions, which, incidentally, is difficult to imagine, worse than what the state is doing them.

Now there is talk of the sale of 10/20% of Poste Italiane and 4% of Eni also because the shares of these two companies are not at their maximum at the moment.
At the moment the public share of the Italian Post Office is 64.3%.

Personally I believe that there are services that the state should never sell or contract out to private individuals, for example energy.
Now that we are in the free market we are realizing what a jungle we have ended up in, the state should have acted as guarantor but instead it let the wild tariff prevail.

The Italian post office itself should be safeguarded even if the service, to date, is certainly not excellent.
They're even selling their underwear... ours.