Dopo la Calabria medici da Cuba anche in Sardegna 🇮🇹🇬🇧

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Dopo la Calabria dove operano gia' oltre 150 medici cubani, con evidente soddisfazione di tutti, ora e' il turno della Sardegna.
La cosa mi rende particolarmente felice, amo la Sardegna ed i sardi, se metto insieme tutte le stagioni nei villaggi che ci ho fatto mi accorgo che piu' di 3 anni della mia vita li ho trascorsi in Sardegna.
Spero davvero di tornarci presto, molto presto.

Pubblico uno stralcio da una missiva che un ospedale della Barbagia ha indirizzato al Presidente regionale Solinas giusto per capire come e' messa l'isola.
“Per Tali constatazioni, valutata l'inefficacia dei processi selettivi,
e delle altre misure messe in atto, si propone, con urgenza l'assunzione di medici cubani, che hanno bene operato in contesti in cui sono stati impiegati, quale estremo tentativo per evitare la chiusura dell'ospedale S.Camillo di Sorgono e le drammatiche conseguenze.”

Perche', amici miei, qua' non si tratta di preferire i cubani agli italiani o viceversa, se in Calabria non arrivavano los galenos da Cuba gli ospedali semplicemente chiudevano, perche' se non ci
sono medici gli ospedali chiudono.
I medici cubani permettono ai presidi sanitari, quelli dove andiamo tutti quando abbiamo un problema, di rimanere aperti, il resto sono solo cazzate di cazzari, questa e' la sola cosa importante.

La piccola, bloqueada Cuba, che sarebbe afflitta' da una “dittatura vergognosa"(la stessa che con vaccini autoctoni senza arricchire le multinazionali e' uscita dal covid) in mano a dittatori spietati ancora
una volta, dopo Crema, Torino e la Calabria viene in soccorso della sanita' italiana.
Il governatore Solinas (centro destra...come quello calabrese...ma
guarda i casi della vita...) si e' gia' attivato con le autorita' dell'isola competenti per organizzare l'arrivo sull'isola dei medici dall'isola che non c'e'.
“Suerte que tenemo una Revolucion” diceva la gente quando, all'alba, in incognito, Fidel attraversava le vie di qualche citta' cubana.

Quindi la Regione Sardegna sta stipulando l'accordo con Cuba, ma
anche con altri medici stranieri per rimpinguare il misero numero di dottori che operano nelle strutture sanitarie dell'isola.
Qualche giorno prima di ferragosto la giunta regionale ha approvato gli indirizzi operativi riguardanti la procedura sulla sottoscrizione di un accordo di collaborazione fra il Governo della Repubblica di Cuba e la Regione Autonoma della Sardegna, mirato a disciplinare l'attivita' di supporto al SSR dell'Isola.

Questi accordi riguardano le sedi di assegnazione, il vitto, l'alloggio per assicurare l'operativita' dei presidi ospedalieri nelle aree colpite da particolare disagio demografico.
Tutti i medici specialisti provenienti da Cuba, cosi' come gia' avviene in Calabria, verranno contrattualizzati secondo le norme del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, della dirigenza medica previa verifica della conoscenza della lingua italiana.

Calabria, Sardegna....oltre ai medici arrivati in Portogallo...ma none' finita qua', aspettatemi per nuovi aggiornamenti.
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CUBAN DOCTORS IN SARDINIA

After Calabria where over 150 Cuban doctors already operate, with
everyone's obvious satisfaction, now it's Sardinia's turn.
This makes me particularly happy, I love Sardinia and the Sardinians, if I put together all the seasons in the villages I have done there I realize that I spent more than 3 years of my life in Sardinia.
I really hope to return soon, very soon.

I am publishing an excerpt from a letter that a hospital in Barbagia addressed to the regional President Solinas just to understand how the island is doing.
“For these findings, having assessed the ineffectiveness of the selective processes,
and the other measures implemented, we urgently propose the hiring of Cuban doctors, who have worked well in the contexts in which they have been employed, as a last resort attempt to avoid the closure of the S. Camillo hospital in Sorgono and the dramatic consequences."

Because, my friends, here it is not a question of preferring Cubans to Italians or vice versa, if los galenos did not arrive in Calabria from
Cuba's hospitals simply closed, because if they weren't there
they are doctors, hospitals are closing.
Cuban doctors allow the health facilities, the ones where we all go when we have a problem, to remain open, the rest is just bullshit, this is the only important thing.

The small, blockaded Cuba, which would be afflicted by a "shameful dictatorship" (the same one that emerged from Covid with indigenous vaccines without enriching the multinationals) in the hands of still ruthless dictators
once, after Crema, Turin and Calabria it comes to the aid of Italian healthcare.
Governor Solinas (centre right... like the Calabrian one... but
look at the cases of life...) has already taken action with the island authorities
competent to organize the arrival of doctors from the island on the island
which isn't there.
“Suerte que tenemo una Revolucion” people said when, at dawn, incognito, Fidel crossed the streets of some Cuban city.

So the Sardinia Region is stipulating the agreement with Cuba, but
also with other foreign doctors to replenish the paltry number of doctors working in the island's health facilities.
A few days before mid-August, the regional council approved the operational guidelines regarding the procedure for the signing of a collaboration agreement between the Government of the Republic of Cuba and the Autonomous Region of Sardinia, aimed at regulating the support activity for the SSR of Island.

These agreements concern the locations of assignment, food and accommodation to ensure the operation of hospital facilities in areas affected by particular demographic hardship.
All medical specialists coming from Cuba, as already happens in Calabria, will be contracted according to the rules of the National Collective Labor Agreement, of the medical management after verifying their knowledge of the Italian language.

Calabria, Sardinia....in addition to the doctors who arrived in Portugal...but that's not the end of it, wait for me for new updates.