Ospedali

Tempo fa scrissi alcuni pezzi sull'arrivo dei medici cubani in Calabria.
Qualcuno potrebbe obiettare: “quei medici servivano a Cuba”
Al di la dell'ovvieta' di questa affermazione, i medici e' sempre meglio averceli piuttosto che cercarli altrove come stiamo facendo in Italia, e' palese per chi conosce un po' come le cose funzionino negli ospedali cubani, come il vero problema non siano i medici ma il fatto
che...manca tutto il resto o quasi.

In questo pezzo mi riferisco ad esperienze toccate con mano, intese come problemi avuti da amici, riguardanti l'ospedale Guevara di Las Tunas, non so come sia la situazione nelle altre provincie ma non credo troppo differente.
Forse le cose vanno meglio nella capitale, forse.
Porto esempi concreti.

Una delle maestre del bambino che c'e' nella casa della mia famiglia di riferimento ha il padre che ha un brutto male.
Lo devono operare, praticamente la figlia ha dovuto fornire tutto.
Dal vetrino su cui fare le biopsie, al filo chirurgico, dall'anestetico ai medicinali pre e post operazione.
Aveva solo piu' da mettersi la bata blanca ed operare il padre lei.

Una persona a me cara ha una cugina con un serio problema di salute, quando e' nata le avevano dato al massimo 9 anni di vita, e' arrivata a 20 facendo una trasfusione ogni mese.
In Italia non so se una cosa simile sarebbe stata possibile.
Comunque l'ultima trasfusione non e' andata bene, fegato compromesso e padre cubano che rientra precipitosamente dalla Francia dove vive e lavora.
In ospedale non c'e' assolutamente nessun tipo di farmaco che possa servire alla ragazza, il padre mette un annuncio e trova cio' che serve.
Purtroppo la ragazza non ce la fa e muore proprio il giorno del mio rientro in Italia.

Al tipo che vive sopra la mia famiglia di riferimento hanno tolto parte dello stomaco, serve il “sacchettino”, in ospedale non ce ne sono, la famiglia li trova su Revolico pagandoli a peso d'oro.

Un anno fa circa il boss di casa ebbe problemi di prostata, non c'erano mangueras (cateteri) usavano dei tubicini di dubbia provenienza, visto che scendevo gliene ho portati una quindicina che ora gestisce come se fossero oro anche se il problema e' risolto, ma se in futuro si ripresentasse perlomeno e' pronto.

Una delle abuelas di casa ha problemi alla vista, gia' operata, ha bisogno di una serie di farmaci, grazie alla nipote, ora in Bulgaria, e' riuscita ad avere cio' di cui ha bisogno.

Un altro mio conoscente e' finito in una camera nell'ospedale dove non c'erano le lampadine ( o i neon non so bene) per la luce (non scherzo) erano in 3 in quella stanza, i parenti dei 3 degenti si sono occupati di trovare, por la calle, le lampadine per risolvere il problema senza fare stare i loro congiunti al buio dopo il tramonto.

Ci sarebbero altre storie da raccontare ma alcune e' meglio che le tenga per me, Cuba mi piace ancora...
Se fate un giro su Revolico o sui siti di compra/vendita troverete gente che cerca e gente che offre farmaci, le farmacie si vendono sotto banco le medicine e la popolazione spesso resta senza il basico.

Credo che il bloqueo incida parecchio, sia chiaro non e' un alibi, ma sicuramente il settore medico e' uno dei piu' colpiti perche' ci sono attrezzature e farmaci che Cuba non produce e che deve importare dall'exterior.