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Nei giorni scorsi e' mancato Angel Salazar, attore statunitense di origine cubana che interpreto' il ruolo di Chi Chi, lo sgherro preferito di Tony Montana nel leggendario Scarface.
Al di la' del fatto di cronaca, la morte e' giunta improvvisa, e' indubbio come quel film abbia disegnato una precisa immagine di cos'era la diaspora cubana all'epoca.
Ovviamente senza generalizzare perche' non tutti i cubani che si sono rifugiati negli Usa in quegli anni erano come Tony Montana, interpretato con la bravura di sempre da uno stellare Al Pacino.
In realta' quel film era un remake di un altro del 1932; Scarface lo sfregiato, era ambientato a Chicago negli anni del proibizionismo.
Qua' siamo a Miami nei primi anni 80', I cubani protagonisti sono profughi dall'esodo del Mariel. Significativa la frase di uno dei due poliziotti del campo profughi che li ospita; "Castro ci sta' mandando tutta la sua merda".
La frase ha un fondo di verita', per l'occasione il governo cubano libero' molti detenuti a patto che approfittassero del fatto che veniva permessa la fuga dal porto di Mariel.
I due protagonisti se ne vanno dal centro profughi dove il governo americano li aveva piazzati ed entrano nella criminalita' organizzata di Miami riuscendo ad ottenere la green card.
Iniziano a lavorare come camerieri e lavapiatti in un chiosco, diventando poi, grazie ad un boss locale, dei gangster.
La storia narra poi come Tony Montana diventi un boss della malavita conquistando la donna di quello che era stato il suo capo.
Il tutto fra omicidi, rapine, droga, mafia e via discorrendo.
Alla fine viene ucciso in uno scontro a fuoco cadendo sotto un monumento in cui e' scritto "Il mondo e' tuo".
Come dicevo e' uno spaccato di vita della Miami di quei tempi, di come in fondo chi era un delinquente a Cuba continua ad esserlo nel paese di adozione, questo puo' valere anche nei giorni nostri perche' alla fine, puoi anche aver girato mezzo mondo, ma resti sempre quello che sei.
๐ฌ๐ง
SCARFACE
A few days ago, Angel Salazar, an American actor of Cuban origin who played the role of Chi Chi, Tony Montana's favorite henchman in the legendary Scarface, passed away.
Beyond the news story, his death came suddenly, and there is no doubt that the film painted a precise image of what the Cuban diaspora was like at the time.
Obviously, without generalizing, because not all Cubans who took refuge in the US in those years were like Tony Montana, played with his usual talent by a stellar Al Pacino.
In reality, that film was a remake of another from 1932; Scarface, was set in Chicago during the years of prohibition.
Here we are in Miami in the early 80s. The Cuban protagonists are refugees from the Mariel exodus. The phrase of one of the two policemen in the refugee camp hosting them is significant; "Castro is sending us all his shit".
The phrase has a grain of truth, for the occasion the Cuban government freed many prisoners on the condition that they took advantage of the fact that they were allowed to escape from the port of Mariel.
The two protagonists leave the refugee center where the American government had placed them and enter the organized crime of Miami, managing to obtain a green card.
They start working as waiters and dishwashers in a kiosk, then becoming, thanks to a local boss, gangsters.
The story then tells how Tony Montana becomes a crime boss by conquering the woman of the one who had been his boss.
All between murders, robberies, drugs, mafia and so on.
In the end he is killed in a firefight by falling under a monument on which is written "The world is yours".
As I was saying, it's a snapshot of life in Miami at that time, of how, after all, whoever was a delinquent in Cuba continues to be one in their adopted country, and this can also be true today because, in the end, you can have traveled half the world, but you always remain who you are.
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