Tanta roba 🇮🇹🇬🇧

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Negli ultimi 3 anni sono stato impegnato a mandare avanti una palestra, la scorsa estate ho fatto la stagione in Toscana in una struttura media, questa estate l'ho fatto in una grande struttura in Abruzzo con una equipe abbastanza numerosa.
Cioe' sono 3 anni che ho gente addosso dalla mattina alla sera.
Mi sono soltanto ritagliato qualche vacanza a Cuba di 3 settimane, un paio ogni anno, per riprendere fiato ma soprattutto per togliermi per un periodo la gente da addosso.
Stare finalmente per conto mio, meglio se solo.

In questo mese e mezzo, dalla fine della stagione abruzzese ho cercato di stare piu' possibile con me stesso, certo ho visto gli amici, sono uscito un paio di sere ogni settimana, allenamenti, ma per il resto mi sono goduto il bel posto dove vivo ed il mio cane.
Sentivo dopo 3 mesi di fuoco la necessita' di solitudine, con tutto o quasi il mondo fuori dai coglioni.
E' un po' lo stesso sentimento che provo quando parto per Cuba, lasciarmi tutto alle spalle, un tutto anche gradevole se devo dire la verita', ma anche un tutto da cui, per un certo lasso di tempo, restare lontano.

Sinceramente l'Italia non mi manca, mi mancava quando ero piu' giovane e lavoravo nei villaggi di mezzo mondo ma era un periodo della mia vita in cui credevo ancora in questo paese, cosa che oggi non accade piu'.
Quindi al limite puo' mancarmi un pezzo della mia vita quando sono a Cuba, certamente non mi manca l'Italia.
Diciamo anche che i social hanno reso il mondo molto piu' piccolo, quando sono a Cuba, volendo, posso essere informato su
cio' che accade nel mio paese quasi in tempo reale, fatte salve le 6 ore di differenza.

Pero' quando sono da quel lato del bloqueo mi immergo nella cubania piu' che posso, certo conosco molti italiani, se capita una chiacchiera o un saluto non mi creano problemi ma la mia vacanza parla pochissimo italiano.
E' anche un bel momento da vivere da solo, senza impegni, obblighi, appuntamenti, persone da vedere o da sentire ecc...
Oggi non prenderei MAI in considerazione l'andare in vacanza con un amico, ed io ho la fortuna di avere davvero dei buoni amici.

Mi godo il silenzio e la solitudine gia' in aeroporto quando parto, visto che per Cuba volo da Parigi, la mia speranza e' di non beccare mai italiani seduti vicini in aereo, non voglio comunicare, ne averci a che fare....sto andando via dall'Italia.
Il mio viaggio dura praticamente un giorno fino a Las Tunas, giorno meraviglioso in cui parlo pochissimo e solo se qualcuno mi chiede qualcosa, cosa che trovo fantastica.
Chi fa lavori dove e' sommerso di gente sa di cosa sto parlando.

A Cuba frequento, tolti pochi casi, soltanto cubani, non faccio comunella con i tanti connazionali che frequentano per ore ed ore il parque tunero.
Niente di personale.
Quando non vedo qualcuno che mi interessa sono in giro in scooter, oppure in palestra o alla pista a correre, casa di amici o aspetto gente....insomma non c'e una briciola di Italia nelle mie giornate
tunere.
Poi certo, un boccone da Mario, o al Bella Vita lo faccio volentieri ma questo non sposta di una virgola quanto vi ho raccontato.

Al di la della famiglia di riferimento non posso dire di avere Amici a Cuba (la maiuscola e' voluta) nessuno straniero ha amici a Cuba, se c'e' chi lo afferma vi racconta cazzate.
Conosciamo gente che frequentiamo per reciproca convenienza, mi va benissimo cosi'.
Gli Orishas benedicano le frequentazioni leggere ed occasionali, sono le migliori e arrivo a dire persino le piu' sincere perche' ognuno sa qual'e' il suo posto.

La stessa cosa con le donne, anche
perche' non sono alla ricerca di nessuna, poi le cose se devono capitare capitano, se una emozione deve arrivare arriva che tu la voglia o no, a prescindere che tu l'abbia o meno programmata.
A Cuba, in Italia, ovunque.
A Cuba so quello che trovo, senza crearmi (dopo 23 anni) false aspettative o farmi film gia' visti ed archiviati.
Nessuno o nessuna mi puo' deludere, perche so esattamente cosa aspettarmi da ogni situazione. Fidatevi, tutto questo e' tanta roba.
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LOTS OF STUFF

For the last 3 years I have been busy running a
gym, last summer I did the season in Tuscany in a medium-sized facility, this summer I did it in a large facility in Abruzzo with a fairly large team.
I mean, I've had people on me from morning to night for 3 years.
I just carved out a few 3-week holidays in Cuba,
a couple every year, to catch my breath but above all to get away from it
for a while people attack.
Finally being on my own, better if alone.

In this month and a half, since the end of the Abruzzo season I have tried to stay with myself as much as possible, of course I saw friends, I went out a couple of evenings every week, training, but for the rest I enjoyed the beautiful place where I live and my dog.
After 3 months of fire I felt the need for solitude, with everything or anything
almost the world out of the balls.
It's kind of the same feeling I get when I leave for Cuba,
leave everything behind, something even pleasant if I must say
truth, but also something from which, for a certain period of time, to stay away.

Honestly, I don't miss Italy, I missed it when I was younger and worked in villages all over the world but it was a period of my life in which I still believed in this country, something that no longer happens today.
So at most I may miss a piece of my life when I'm in Cuba, I certainly don't miss Italy.
Let's also say that social media has made the world much more
baby, when I'm in Cuba, if I want, I can be informed about
what happens in my country almost in real time, except for 6am
hours difference.

But when I'm on that side of the blockade I immerse myself in Cuba as much as I can, of course I know many Italians, if a chat or a greeting happens it doesn't cause me any problems but my holiday speaks very little Italian.
It's also a nice time to live alone, without commitments, obligations, appointments, people to see or hear from, etc...
Today I would NEVER consider going on vacation
with a friend, and I'm lucky enough to have some really good friends.

I enjoy the silence and solitude already at the airport when I leave, since I fly to Cuba from Paris, my hope is to never catch Italians sitting together on the plane, I don't want to communicate or have anything to do with them.... I'm leaving Italy.
My trip lasts practically a day until Las Tunas, a wonderful day in which I speak very little and only if someone asks me something, which I find fantastic.
Anyone who works where they are overwhelmed with people knows what I'm talking about.

In Cuba I frequent, except for a few cases, only Cubans, I don't mix with the many compatriots who hang out for hours and hours
the parque tunero.
Nothing personal.
When I don't see someone I'm interested in I'm out and about on a scooter, or in the gym or at the track for a run, at a friend's house or I'm waiting for people... in short there isn't a crumb of Italy in my days
tuner.
Then of course, I'll happily have a bite to eat at Mario's, or at Bella Vita, but this doesn't change what I've told you one iota.

Beyond the family of reference I cannot say that I have friends in Cuba (the capitalization is desired) no foreigner has friends in Cuba, if there are those who say so they will tell you bullshit.
We know people who we hang out with for mutual convenience, I'm fine with that.
The Orishas bless light and occasional acquaintances, they are the best and I even say the most sincere because
everyone knows what his place is.

Same thing with women, too
because I'm not looking for anyone, then things must happen
happen, they happen, if an emotion has to come, it arrives whether you want it or not, regardless of whether you have planned it or not.
In Cuba, in Italy, everywhere.
In Cuba I know what I find, without creating (after 23 years) false statements
expectations or make films I have already seen and archived.
No one or no one can disappoint me, because I know exactly what to expect from every situation. Trust me, all this is a lot of stuff.