Con questo post partecipo, fuori concorso e con intento unicamente promozionale, alla nuova edizione del contest "Crea un'immagine", promosso all'interno della rivista DIGITALY.

Per partecipare basta creare un'immagine, attraverso una qualsiasi applicazione di Intelligenza Artificiale, seguendo le linee guida del testo di volta in volta proposto.

Questa settimana il testo da seguire è:

Ridere fino alle lacrime

C'è tempo per partecipare fino a domenica 26 gennaio, ore 23.59 italiane. Il premio per il vincitore, scelto dal Team di @italygame, è del 30% delle rewards del prossimo numero di Digitaly, mentre il secondo classificato riceverà una menzione d'onore e una ricompensa pari al 10% delle rewards.

Spesso noi umani tendiamo ad essere piuttosto abitudinari: mangiamo le stesse cose, frequentiamo le solite persone, andiamo in vacanza nei luoghi che conoscevamo fin da bambini e ci serviamo sempre dei medesimi strumenti. Nulla di male, sia chiaro, si tratta di comportamenti naturali comuni un po' a tutte le persone, almeno in alcune fasi della vita.

Qualcuno potrebbe definire questo meccanismo come "zona di comfort", uno spazio reale o virtuale nel quale un po' tutti noi tendiamo a rifugiarci per permettere al nostro cervello e alle sensazioni da esso scaturite di impostare una sorta di "pilota automatico" e, banalmente, risparmiare energie fisiche e nervose.

Tuttavia, specialmente nel campo delle innovazione, come le IA, abbandonarsi alla propria zona di comfort può far correre il rischio di rimanere indietro rispetto alle ultime novità e di perdersi così i miglioramenti portati avanti dai competitor principali degli strumenti da noi utilizzati.

_{Immagine realizzata con Leonardo AI image generator}

Nella generazione delle immagini mi sono sempre affidato, un po' per pigrizia, un po' per i complessi giochi mentali appena citati (e un po' anche per la sua facilità di utilizzo), al tool messo a disposizione da Freepik.

Tuttavia, cogliendo la palla al balzo per la solita partecipazione simbolica al contest di Digitaly, oggi ho deciso di rompere questo schema e di andare alla caccia di soluzioni alternative, partendo da Leonardo.ai. E credo che, dopo aver compiuto questo passo, tornare indietro sarà molto difficile.

Il funzionamento generale di questo strumento di generazione immagini virtuali non è affatto dissimile da quello previsto in Freepik e in tutti gli altri, dato che si tratta sempre di comporre un prompt e, con il piano free, di far tesoro dei tentativi gratuiti messi a disposizione.

_{Immagine realizzata con Leonardo AI image generator}

Tuttavia, la qualità delle proposte finali mi è sembrata decisamente superiore e le immagini molto più realistiche. Davvero interessante la funzione "Flow state", che permette di generare numerose versioni differenti dell'immagine richiesta nel prompt, attraverso l'uso di stili alternativi, semplicemente scorrendo con il mouse la pagina.

Il prompt di questa settimana, "Ridere fino alle lacrime", mi riporta inevitabilmente ai tempi della scuola. Da adulti purtroppo, complici anche i mille pensieri della vita quotidiana, forse tendiamo un po' a perdere quella capacità sperimentata da giovanissimi di abbandonarci alle risate grasse, quelle che scaturiscono dal cuore e sembrano inarrestabili.