Giorno 2 - Cantare sotto il sole

Un'altra cosa che di certo salterà agli occhi di chi si reca fuori dall'UE, per una vacanza o per qualsivoglia altro motivo, è l'assenza di tutta una serie di regole e leggine di nuova fattura, come quella relativa ai tappi delle bottiglie. Naturalmente vale solo per il prodotto locale, ma qui in Albania i tappi delle bottiglie si possono ancora tranquillamente staccare.

Lo so, è una stupidaggine di poco conto in fondo, ma si tratta dell'ennesima assurda regola annunciata, in senso lato, per una fantomatica tutela del nostro benessere. E ben sapendo quanto alla politica poco importi della materia, mi sembra solo il primo passo per abituarci a tutte le altre norme che arriveranno in materia "green". E che non saranno, con tutta probabilità, di così trascurabile impatto sulle nostre vite.

Del resto, pur senza questa genialata, di tappi abbandonati nell'ambiente, soli, senza la compagnia di "mamma" bottiglia, da queste parti non ne ho visto nemmeno uno. E credetemi, ci sto facendo particolarmente attenzione: se c'è la bottiglia, c'è anche il tappo, e viceversa, ma evidentemente noi europei, che ci sentiamo più sofisticati, amiamo sperdere solo questi ultimi.

Sul fronte meteo, da casa continuano a non arrivare notizie rassicuranti. Sembra che la zona dove viviamo sia ancora flagellata da violenti nubifragi, ma qui a Tirana invece è piena Estate, con temperature che scendono sotto i trenta gradi solo nelle prime ore del mattino e la sera, dopo le 22.

Camminando verso le periferie dobbiamo ogni tanto rifugiarci per un break rinfrescante dentro qualche negozio. All'interno di un "1 euro shop" ci rifocilliamo con succhi di frutta San Benedetto, conservati nel frigo e venduti ad appena 29 leke, che col cambio in euro attuale sono più o meno la stessa cifra in centesimi.

Questi prodotti vengono importati dall'Italia, ma da noi soni venduti a prezzi che non scendono mai sotto l'euro, neppure in offerta. Come riescano qui ad offrirli ad un quinto non me lo so spiegare, se non con il fatto che in Italia ci sia un ricarico pazzesco da parte dei venditori finali sul prezzo d'acquisto all'ingrosso. O magari si tratta di qualche strano balzello dell'UE, che rende il prezzo finale quintuplicato. E' una battuta, ma neanche troppo.

_{Concerto, foto di proprietà dell'autore}

Continuando a camminare senza una meta fissa, finiamo più o meno per girare in tondo e per ritrovarci nella via che porta al centro. Si dice che tutte le strade portino a Roma, ma anche Tirana non scherza. Compriamo il pranzo in una panetteria, ma scegliamo di consumarlo a casa, al fresco del climatizzatore, per poi rimandare l'uscita pomeridiana ad un'ora meno calda.

Scelta saggia, un po' meno quella di prendersi una piccola pausa sonnellino sui letti, con le pance piene, perché dalla mezz'oretta preventivata finiamo per riprendere i sensi alle tre, dopo aver ronfato quasi due ore ai 26 gradi richiesti al telecomando dell'aria condizionata. Pazienza, nessuno ci corre dietro e ben venga un po' di riposo.

Al pomeriggio dedichiamo un paio d'ore al grande parco del centro, come richiesto dai ragazzi, poi ci imbattiamo in un concerto nel parco adiacente Piazza Scanderbegh. Si può assistere gratuitamente alla performance di un gruppo di giovanotti dalle belle voci ma, ahinoi, alle nostre orecchie incomprensibili. Peccato, perché un centinaio di persone circa radunate davanti al palco e nei prati adiacenti sembrano gradire parecchio lo show ed in effetti la musica è apprezzabile.

_{Grande parco cittadino, con laghetto artificiale. Foto di proprietà dell'autore}

Per cena non possiamo più esimerci dal far visita a Pizza Tala, posto ad un centinaio di metri da casa. Passare lì davanti e sentirne i profumi senza assaggiare non era diventato più tollerabile. Pizze un po' piccole, ma da quattro stelle su cinque. Si finisce la serata seduti in Piazza Scanderbegh, o meglio distesi sulle lunghe larghe panchine di plastica, a chiacchierare come da abitudine locale.

Ognuna di esse contiene una coppia, un gruppo di amici o una famiglia. Sarò un sentimentale, ma l'atmosfera che si respira la sera nelle città dell'Est è particolarmente romantica. Finire la giornata così invece che sul divano a guardare la TV è una gran fortuna, beati loro che possono goderne tutto l'anno.

_{Piazza Scanderbegh. Foto di proprietà dell'autore}

A domani