SERIE A CHRONICLES - Giornata 4 - Day 4 [Multilanguage]

in hive-184714 •  2 months ago 

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Copertina realizzata sul sito www.canva.com. Fonte immagini YouTube: Napoli, Simone Inzaghi, Gatti, Theo Hernandez, De Winter

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GIORNATA 4

Fermate le rotative! Quando anche la nostra rubrica era pronta a celebrare il primato del Napoli di Antonio Conte, vittorioso 4-0 sul sempre ostico campo del Cagliari, è arrivata la "folle" rimonta dell'Udinese contro la neo-promossa Parma, con conseguente scatto in testa alla classifica proprio dei bianconeri friulani.

Parafrasando Eros Ramazzotti in uno dei suoi brani più famosi di inizio carriera, "Cose della vita", si potrebbe quasi affermare che "Sono cose di settembre, vanno prese un po' così..."

All'inizio di ogni campionato esiste di solito una squadra "sorpresa" (a volte pure più di una), capace di over-performare e di occupare posizioni di classifica più alte rispetto all'effettivo valore: toccò al Frosinone ad inizio della passata stagione, all'Empoli in quella prima e al Sassuolo in quella prima ancora.

CAPOLISTA INSOLITA

Quest'anno sembra giunto il turno dell'Udinese, in testa alla classifica in solitaria al termine della quarta giornata dopo aver ribaltato lo 0-2 del Tardini, maturato al termine del primo tempo, per tornare a casa con una sensazionale vittoria per 3-2.

Dominio assoluto del Parma nella prima frazione, ma inspiegabile il rilassamento con il quale gli uomini di Pecchia, probabilmente già certi di aver sbrigato la pratica dopo il goal del 2-0 siglato da Bonny al 43', si sono presentati in campo nella ripresa.

I friulani hanno trovato subito la rete della speranza con Lucca, dopo nemmeno tre minuti dalla ripartenza, concretizzando gli sforzi intorno alla mezz'ora grazie a Thauvin. A quel punto i padroni di casa, invece di reagire, sono andati ancora di più nel pallone: il secondo fallo da ammonizione di Keita e il conseguente cartellino rosso hanno spianato la strada all'Udinese, capace di trovare poco dopo il goal vittoria ancora con Thauvin.

Difesa gialloblù imbarazzante, soprattutto sugli inserimenti delle torri bianconere e notte da ricordare per gli uomini dell'allenatore del momento, il tedesco di origini croate, Kosta Runjaić.

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Fonte: Wikipedia

TRA TURN-OVER E ABBAGLI ARBITRALI

Arriva la Champions League e l'allenatore dell'Inter campione d'Italia, Simone Inzaghi, si affida ad un massiccio turn-over per provare a sfangarla in quel di Monza. Rimangono così fuori dall'undici titolare Bastoni, fresco di impegno con la nazionale, ma soprattutto i due punti cardine della mediana nerazzurra, Barella e Calhanoglu.

Ne esce fuori ugualmente un'Inter abbastanza brillante, capace di creare numerose azioni pericolose, ma che dura solo un tempo e si spegne progressivamente con il passare dei minuti. Il Monza, messo benissimo in campo da Nesta, con il passare dei minuti prende le misure agli avversari, concedendo loro solo uno sterile possesso palla.

Il piano orchestrato dal tecnico dei brianzoli era chiaro, provare a tenere la gara in equilibrio per poi sfruttare la maggior freschezza della rosa e colpire nel finale. E così, come spesso capita, negli ultimi venti minuti la partita ha iniziato a cambiare registro.

Il Monza ha cominciato a presentarsi dalle parti di Sommer con sempre maggior convinzione, fino a trovare il goal con l'ex juventino, Dany Mota (un'altra delle plusvalenza fittizie, secondo Chinè e la procura federale), grazie ad un preciso colpo di testa ad una decina di minuti dal novantesimo.

La festa esplosa sulle tribune del Brianteo è durata però solo otto minuti, il tempo per Dumfries di raccogliere un cross dalla sinistra di Carlos Augusto e spedire il pallone alle spalle di Turati. Il goal tuttavia è viziato da un netto fuorigioco di Arnautovic, non rilevato dalla squadra arbitrale, con l'austriaco che sebbene non tocchi il pallone è in probabile posizione "attiva" che condiziona i movimenti e le scelte dell'estremo difensore avversario.

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Al centro, indicato dalla freccia, Arnautovic, in netta posizione di fuorigioco, che sebbene non tocchi mai il pallone, raccolto a destra da Dumfries, condiziona i movimenti del portiere Turati. Fonte immagini: Youtube

Al termine della partita ancora più nette saranno le proteste del Monza per un'altra assurda decisione dell'arbitro Pairetto, che in pieno tempo di recupero fischia un fallo al limite dell'area in favore dei padroni di casa, non concedendo però il vantaggio, nonostante un calciatore (Pessina) si trovasse in posizione favorevole per puntare la porta.

L'errore è ancora una volta evidente, ma parlare di un quasi goal annullato appare esagerato: al fischio del direttore di gara tutti i difensori nerazzurri si sono fermati, regalando l'illusione visiva di una facile occasione per l'attaccante brianzolo. Cosa affatto scontata, se il gioco fosse proseguito.

Curioso come l'episodio non sia stato inserito in nessun video di highlights, nemmeno nella versione "Extended" confezionata direttamente dalla Lega Serie A. Noi di Serie A Chronicles però siamo i vostri occhi e ovviamente ce lo abbiamo: potete guardarlo QUI.

THIAGO O MAX?

La Juve che per la seconda volta consecutiva non riesce a sfondare la retroguardia avversaria, e che dimostra molte difficoltà a trovare la chiave giusta per rendersi pericolosa in avanti, ha fatto rievocare a molti il fantasma di Max Allegri.

Anzi, in molti si sono spinti a sostenere che con Acciughina ancora al timone della nave forse non si sarebbe visto il 66% di possesso palla finale, ma alla fine si sarebbe riusciti a sfangarla, in un modo o nell'altro.

Supposizioni che ovviamente lasciano il tempo che trovano e che personalmente non mi trovano d'accordo. Certo i bianconeri, contro Roma e soprattutto Empoli, hanno mostrato dei passi indietro rispetto alla brillantezza delle prime due uscite ed in Toscana, in particolar modo, a deludere sono state le stelle (o presunte tali) del mercato, schierate tutte insieme da Thiago Motta fin dal primo minuto.

Tuttavia, ogni rivoluzione ha bisogno di tempo e pazienza, per assimilarne i concetti e digerire un nuovo modo di intendere il calcio. Ora la squadra scende in campo per fare la partita e non per subirla: naturalmente non sempre ci riuscirà, come accaduto felicemente con Como e Verona, ma questa rivoluzione culturale è l'unica via per poter sperare di competere con i più forti, in Italia e soprattutto in Europa. E se alla fine non si vincerà, almeno si potrà essere certi di averci provato.

Sulla partita non molto da dire: una sola occasione nitida per i bianconeri, fallita dai soliti piedi "quadrati" di Vlahovic, almeno tre ghiotte in ripartenza per l'Empoli nel secondo tempo. La porta bianconera continua a rimanere inviolata, ma questa volta la buona sorte ci ha messo lo zampino.

Da riportare anche in questo caso una singolare decisione arbitrale del "signor" Di Bello, che intorno alla mezz'ora della ripresa ha scelto di punire con un semplice cartellino giallo la testata volontaria in pieno volto di Pellegri al difensore juventino Federico Gatti.

Probabilmente è la prima volta nella storia del calcio che una simile condotta non viene punita con la sanzione disciplinare più grave. Poco c'entra il fatto che probabilmente il colpo non sia stato eccessivo e che Gatti abbia esagerato nella sceneggiata: si tratta di gioco violento deliberato e come tale può essere punito solo con un cartellino rosso.

Anche in questo caso inutile cercare l'episodio nei vari video di highlights presenti in rete, ve lo mostriamo noi CLICCA QUI

E' NAPOLI DA SCUDETTO?

Il Napoli torna da Cagliari con una pesante vittoria per 4-0 che sembra voler mandare un deciso segnale al campionato. In vantaggio grazie al goal del ritrovato capitan Di Lorenzo, gli uomini di Conte hanno dapprima sofferto il ritorno degli isolani e sono stati salvati da alcuni interventi decisivi di un super Meret.

Passata la bufera, gli azzurri sono riusciti a venir fuori alla distanza, affidandosi all'enorme tasso tecnico del parco attaccanti. Micidiale l'uno-due firmato Kvaratskhelia e Lukaku, che intorno alla mezz'ora ha definitivamente chiuso i conti, ma grosse responsabilità anche della difesa cagliaritana, specialmente sul goal dello 0-3 firmato dal belga.

Sabato prossimo il Napoli volerà a Torino per confrontarsi con la Juventus, reduce dall'impegno infrasettimanale in Champions League. Una piccola fortuna per i partenopei, che gli scherzi del calendario, casualmente, l'anno scorso non hanno concesso alla Juventus, mai designata in un'intera annata ad incontrare una squadra reduce dagli impegni nelle coppe europee.

Cose della vita, appunto. Sarà il primo confronto con una squadra di prima fascia per il Napoli, e probabilmente capiremo un po' di più sulle sue reali ambizioni scudetto.

LE ALTRE

Il Milan ha centrato, grazie a quarantacinque minuti perfetti, la prima vittoria in campionato. A farne le spese è stato il "povero" Venezia, probabilmente la squadra più debole del campionato, travolta dalla voglia di riscatto di Theo Hernandez e compagni.

Problemi superati e gruppo ricompattato? Confrontando le esperienze precedenti, difficile che quanto successo nelle scorse giornate tra il tecnico e alcuni senatori possa essere stato del tutto dimenticato, e di certo gli impegni con Liverpool in Champions League e Inter alla prossima giornata di campionato, diranno molto sul proseguimento della stagione del Milan.

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Fonte: Wikipedia

Tre punti utilissimi per la Lazio, 2-1 sul Verona, ma da registrare il preoccupante perdurare dello zero nella casella delle vittorie per la Fiorentina, sconfitta a Bergamo 3-2 dall'Atalanta, e soprattutto della Roma, raggiunta nei minuti di recupero a Genova quando ormai pensava di aver centrato il primo successo stagionale.

IL PROSSIMO TURNO


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Fonte: Wikipedia

Come già accennato, saranno soprattutto due le partite sulle quali si concentrerà l'attenzione degli appassionati: Juventus-Napoli e il derby di Milano, Inter-Milan.

Nel frattempo si giocherà il primo turno delle coppe europee e di conseguenza gli argomenti non mancheranno. Ci vediamo tra una settimana!

Statemi bene, alla prossima!

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Thank you @irarandedy, much appreciated!

Ciao, rispondo al commento sul mio lavoro qui. Amo il mio lavoro, dovrei guadagnare di più hahaha, penso che gli animali NON richiedano tanto, solo buon cibo, proteine ​​e così via, ma oggigiorno c'è così tanta aggiunta nel concentrato che immagino che questi animali non sappiano come fare dire al padrone, preferisco questo non mi piace il precedente, ecc poveri animali

E' bello che tu ami il tuo lavoro, è un qualcosa di raro da sentire, da questo punto di vista sei fortunato. Sono contento per te!