Come si esce da un conflitto?
Si può uscire da un conflitto senza innescare un processo che porterà di nuovo al conflitto in futuro?
A quanto ne so esiste solo un caso, fino ad ora, riuscito di superamento di un conflitto.
Ogni conflitto ha radici storiche con vicende che si trascinano anche per secoli, dove torti e ragioni diventano, alla lunga, irrilevanti e le due fazioni si odiano ormai a prescindere.
Il problema è che la vera difficoltà è saper vincere.
Ogni vittoria, se non si sa vincere, è il preludio di una prossima guerra e di una possibile sconfitta.
Fino a quando non si riesce a disinnescare il conflitto, non si uscirà mai dalla logica della vendetta, dell'odio, della rivalsa.
In un solo caso mi pare che il problema sia stato per prima cosa analizzato e sia stata tentata una soluzione che sembra aver disinnescato il conflitto ed evitato ulteriori spargimenti di sangue inutili.
Parlo di come Il Sudafrica di Nelson Mandela, vinte le prime elezioni libere, ha deciso di affrontare e superare l'apartheid, la segregazione razziale in vigore nel paese dal 1948 al 1994.
Dopo decenni di lotte anche sanguinose, ANC, African National Congress con a capo Nelson Mandela vince le elezioni nel 1994, le prime in cui potevano votare anche i neri, e mette fine all'apartheid.
Invece di istituire un tribunale sui crimini commessi dai bianchi e cercare di vendicarsi, Mandela fa qualcosa di decisamente differente, istituisce, nel 1995, la Truth and Reconciliation Commission.
Già dal nome si capisce che l'approccio è decisamente differente dal tribunale internazionale e dal processo di Norimberga.
Questo tribunale si pone come scopo principale la riconciliazione delle due parti e non la vendetta dei "vincitori" sui "vinti".
Vengono quindi raccolte le testimonianze di entrambe le parti e si indaga sui crimini commessi tanto dai boeri quanto dai neri e anche dall'ANC di Mandela.
Dichiarandosi rei confessi e chiarendo esattamente i fatti si otteneva il perdono.
In questo modo il tribunale è riuscito per prima cosa a fare luce e chiarezza su molti fatti, ma, soprattutto ha innescato un processo di riconoscimento delle ragioni e delle azioni della parte avversa.
Questo mirava a superare l'apartheid non solo per legge ma a riconciliare realmente vittime e carnefici.
Mandela sosteneva infatti che il perdono era l'unica risposta dei neri a ciò che avevano subito per non diventare a loro volta da vittime a carnefici.
Questo metodo, definito Restorative Justice si pone in antitesi con la coddetta "giustizia dei vincitori", della corte penale internazionale il cui unico scopo è punire i colpevoli senza minimamente prendere in considerazione il superamento del conflitto.
Questo il commento di Desmond Tutu, presidente della Truth and Reconciliation Commission:
Il perdono è così: una stanza può essere umida perché hai chiuso le finestre, hai chiuso le tende. Ma fuori splende il sole e l'aria è fresca. Per avere quell'aria fresca devi alzarti, aprire la finestra ed aprire le tende.
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Signore, sono così impotente, per favore, fammi lavorare nella tua comunità, signore, per favore.
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