Mi considero fortunato per aver avuto l'opportunità di assistere a un concerto di Guccini. Questo evento non ha rappresentato per me solo una semplice esibizione, ma è un riconoscimento del valore della sua arte in un panorama musicale sempre più dominato dalla tecnologia e dalle mode effimere. Certo, apprezzo artisti contemporanei come Annalisa ed Elodie, ma la verità è che conosco a malapena due delle loro canzoni oltre a quelle che passano in radio.
La mia vera passione risiede nella musica suonata dal vivo, quella che riesce a comunicare emozioni autentiche. Su YouTube, ci sono molti gruppi, anche italiani, che offrono performance genuine e hanno storie significative da raccontare. Ovvio che sentire il nome Gilmour porta a una palpabile nostalgia per un'epoca in cui la musica era più "umana", e ogni volta che sento l'autotune, mi assale una certa tristezza, per non dire altro. La musica dovrebbe essere un'espressione sincera dell'anima, e se il prodotto è manipolato da tecnologie almeno che sia valido nei contenuti, cosa sempre più rara leggendo i testi di alcuni cantanti "giooovani" di oggi.