La felicità di ritrovarsi fu indescrivibile, anche se l'entusiasmo di Nico era smorzato perché la vera colpevole della morte del tenente Ríos era libera da ogni coinvolgimento e si avviava verso una nuova vita, felice, senza pensieri e senza la benchè minima traccia di rimorso. E per giunta con l'uomo che sua sorella, ne era certo, ancora amava.
-Non voglio sembrare pretestuoso, in fin dei conti in quella locanda Trent ha corso rischi per difendere mia sorella. Se non fosse arrivato lei per tempo, signor Lafayette...
-Al bando i convenevoli- l'interruppe l'anziano con il suo solito fare brusco e secco, al quale però, oramai conoscendolo, i ragazzi e la loro mamma sotto le mentite spoglie della tata non badarono.
-Di cosa stai parlando, Nico?- s'interessò subito Alberta.
-Glielo racconteranno con calma i ragazzi- preferì tagliar corto il bibliotecario. -Per ora posso soltanto accennarle che Trent McCallster, alla fine, non è l'uomo infido che appare...non del tutto, comunque.
-A quanto pare no.- Alberta si fece pensierosa.
-L'aver poi fatto uscire dosi consistenti di farmaci dal Centro Arcoiris non gli sarà stato certo facile, nè gli sarà costato poco in termini di sicurezza personale. Ha dato a noi tutta la sua scorta. Ma mi sembra incredibile che si sia volutamente autoaccusato della morte di un paziente senza necessità. Cosa pretendeva, di salvare l'onore della sua bella, dato che non possono arrestare Malinka oltremare? Anche se nessuno di noi le porta rancore, non mi sembra giusto proprio per nulla- si rammaricò Nico.
-E tutto per una donna che non si merita neppure di essere guardata in faccia, avendolo perfino ingannato sulla laurea in infermieristica, cosa che ora tutti noi sappiamo!- lamentò Adriana. -Ha ucciso un paziente per una sciocchezza che neppure una OSS di primo livello avrebbe commesso e non è affatto pentita, come invece lui...- Non riuscì a terminare la frase, in quanto lacrime di disappunto le affiorarono in volto. Alla fine, non era colpa di Trent se il tenente Francisco Ríos era morto. Anche se si era imposta di dimenticarlo, tale proposito non risultava facile.
In altre occasioni Alberta avrebbe rimproverato i suoi ragazzi per montare un melodramma davanti a un conoscente, a un amico, specie un uomo autorevole e distinto come il signor Lafayette. Avrebbero dovuto risparmiargli quei piagnistei e mantenere un atteggiamento pacato, per il rispetto e la gratitudine che gli dovevano. Ma stavolta Alberta tacque. I suoi figlioli erano davvero troppo provati e non riteneva di potersi aspettare la perenne compostezza che aveva sempre insegnato loro.
-L'amore non è meritocratico, dovremmo tutti saperlo, a quest'altezza- rispose Lafayette con fare insolitamente comprensivo. -Ma ragazzi, ascoltate bene le parole di un vecchio volpone. Il sentimento infermiccio che lega un uomo come Trent McCallister a una ragazza come la signorina Devereaux non può essere amore autentico. Quando uno dei partner permette all'altro di schiavizzarlo, non ne risulta mai una relazione sana e matura. E credetemi, nessuno che si pieghi a una vita all'insegna della schiavitù potrà mai essere davvero felice o quantomeno sereno. Vivrà sempre nella paura di perdere la persona che sta idolatrando. Il vero amore, cari ragazzi, non è un sentimento. O meglio, non del tutto. E' un'attitudine che va coltivata giorno dopo giorno, non egoistica nè altruistica all'insegna dell'annichilimento. E non si regge per le apparenze, neppure per le apparenze di una mal supposta bontà.
Ma Trent sembrava l'uomo perfetto. Comunque, né Adriana né Nico e neppure Alberta capirono che il bibliotecario, in ultimo, si stava riferendo anche e soprattutto a qualcun altro.
-Ha ragione, signor Lafayette. Mia sorella adesso deve soltanto porre mente alla nuova vita che avrà davanti. E Così pure noi- affermò Nico, facendo riferimento a se stesso e alla sua tata.
-Ben detto, figliolo. Anche se purtroppo è necessario che la signorina legga questa.
L'anziano infilò una mano nello zaino di tela di juta che aveva portato con sé durante il viaggio in auto e dal quale raramente si separava, se non quando le circostanze gli richiedevano di camminare più leggero e ne tirò fuori una busta con la lettera di Trent per Adriana. -Il dottor McCallister me l'ha data per lei subito dopo il torneo internazionale di scacchi. Gliela consegno unicamente a causa del mio senso di correttezza. Ma la prego, una volta letta, dimentichi una volta per tutte il suo autore. La ritenga unicamente un amichevole addio e nulla di più. Ricordi quanto ho appena affermato. Me lo promette?
La ragazza prese meccanicamente la lettera. -Si, signor Lafayette.
-Se vuole leggerla nella tranquillità della sua stanza, faccia pure. Si senta libera.
-Nico...- Suo fratello capì. -Con pemesso- e si accomiatò educatamente, seguendo Adriana nella stanzetta che da allora sarebbe divenuta il loro rifugio e dormitorio, mentre un velo di preoccupazione copriva il volto di Alberta. Il bibliotecario se ne avvide.
-Stia tranquilla. I suoi ragazzi sono pronti per una nuova vita. Questa esperienza li ha maturati parecchio. Vedrà che la signorina non si lascerà abbattere dal contenuto di una lettera. Oramai è forte abbastanza da non idealizzare più né il dottor McCallister né nessun altro uomo. Forse verserà qualche lacrimuccia, ma passerà. E con il tempo lo dimenticherà del tutto.
-Signor Lafayette, lei ha ragione, ma...non so...anche se i ragazzi sono i miei figli- aggiunse sommessamente, per timore di esser da loro udita -non avrei il diritto di leggere la loro corrispondenza, ma...lei perdonerà la mia indiscrezione...devo confessare che sin da quando erano piccoli, molte delle lettere che a loro giungevano, fossero cartacee o elettroniche, passavano previamente per le mie mani e i miei occhi. Ovviamente con il benestare dei signori Mascarenhas.
-Signora Moreira, non si senta indiscreta per desiderare di proteggere i suoi ragazzi. Durante gran parte della mia vita, a beneficio del mio prossimo più indifeso e bisognoso dovetti e a tutt'ora devo andare ben al di là dell'aprire la corrispondenza altrui.
-Signor Lafayette, la prego, se...date le circostanze, ovviamente...
-Intendo. Senza cerimonie. Trent McCallister chiede perdono. E spiega le motivazioni che l'hanno spinto ad agire come ha fatto. Si mostra sinceramente pentito e addolorato, assicurando che vorrebbe rimediare, se solo potesse. Quel che poteva risparmiarsi è stato però l'entrare troppo nei dettagli. Alla signorina non farà certo piacere leggere quanto lui sia innamorato di Malinka Devereaux, al punto da essersi abbassato a commettere crimini per lei. Ciononostante, certe affermazioni e l'intero tono della lettera mi fanno pensare...
-A cosa?- Chiese la donna con vivo interesse.
-Oh, nulla, non mi dia retta. Un vecchio topo da biblioteca come me trova sempre qualcosa a cui pensare, anche se trascurabile.
-Signor Lafayette, lei è molto, molto più di un semplice bibliotecario-. Subito dopo, temendo di avere oltrepassato il limite, si affrettò ad aggiungere: -Mi perdoni, la prego, non era mia intenzione...
Augustus Lafayette fece un cenno con la mano che stava a significare di non essere affatto offeso. Era davvero raro, principalmente per via degli incarichi svolti, che concedesse la benchè minima fiducia al prossimo e stavolta si trattava proprio di una di tali sporadiche occasioni. Inoltre, qualcosa gli diceva che i rapporti con la bella famigliola che aveva appena aiutato non si sarebbero affatto interrotti a vicenda conclusa, essendo peraltro i tre suoi fratelli di fede.
Posti online in cui "Il bibliotecario francese" si trova:
1)camTV, in cui avevo pubblicato anni fa un'edizione precedente con il mio pseudonimo Giusy Gil Mammana Parisi (dove però manca una piccolissima modifica operata in favore di steemit, per avere diviso un capitolo lungo in due puntate)
2)publish0x, nickname PousinhaDosPous, stesso avatar che ho qui su steemit (idem come sopra)
3)blurt (al momento fino al cap. XIV), stesso nickname e stesso avatar di qui su steemit
DISCLAIMER IN ENGLISH: I'm the author of this e-book (and other e-books too), previously published in the above mentioned platforms, using my pseudonym in one of them (camTV) and a similar but longer username and same avatar in publish0x
Ps: immagine Pixabay royalty free, autore Hans (https://pixabay.com/es/photos/carta-sobre-oficina-postal-814/)