Buonasera a tutti!
Non tutti i lunedì partono bene, ma neppure eccessivamente male.
Stamani a lavoro una signora particolarmente scorbutica ha deciso di passare metà della sua mattinata ad inveire nel mio posto di lavoro per ragioni decisamente sciocche e superflue.

Una di quelle persone che crede di poter ottenere di tutto facendo le bizze come i bimbi piccoli, ma in versione adulta: anziché piangere e chiamare la mamma, ha minacciato di chiamare i carabinieri, il primario dell'ospedale, e si è messa a contattare chiunque avesse sul telefono per raccontargli – molto banalmente – che il servizio gratuito che avrebbe potuto fare non era di suo gradimento.

Semplicemente perché non accettava l'idea di dover fare la mammografia su uno studio mobile pensato apposta per portare avanti il servizio di screening senza creare problemi di assembramento in ospedale o di disservizi per coloro che magari erano in attesa di fare la mammografia da mesi.

Ma se su centinaia di persone che apprezzano il servizio, ce n'è una che non è convintissima in un primo momento (ma che tendenzialmente poi rimane molto positivamente impressionata), c'è purtroppo anche qualche persona ogni mille che ha proprio bisogno di fare la scenata.

Vi assicuro che mantenere la calma non è stato semplicissimo ma posso francamente essere molto soddisfatto di me stesso: sono stato esemplare. Ho cercato di farla ragionare (ma non ascoltava) ed infine le ho pure detto che se proprio era contraria poteva semplicemente prendere un nuovo appuntamento con il centro screening e andare in radiologia. Non ho alzato la voce, non ho insistito, non ho risposto male. Non certo perché le sue urla mi spaventassero, ma piuttosto perché non avevo voglia di continuarla a sentire sbraitare, dandole magari ulteriori motivi per farlo.

Foto da Pixabay

La cosa assurda è che non si è mai allontanata, non le è passato per l'anticamera del cervello che stava quantomeno perdendo semplicemente tempo. Diamine, uno prende un impegno, esce di casa, rimane insoddisfatto per X e Y ragione, e passa il tempo restante ad inveire platealmente davanti a tutti per questo, piuttosto che levare le tende?
Evidentemente la signora prova gusto a farsi salire la pressione. E' stata un'ora a sbraitare al telefono davanti a tutte le persone di passaggio, convinta di poter magicamente ottenere non si sa che cosa. Non contenta poi si è pure recata in radiologia, dove ha continuato e ribadito il tutto.

Dopo un primo momento di arrabbiatura e imbarazzo – perché comunque nel mentre arrivavano ovviamente altre pazienti – ammetto che la scenata di questa mattinata si è trasformata in una comica scenetta perfetta come argomento di conversazione.
Insomma, le reazioni eccessive possiedono sempre qualcosa di grottesco. Se uno non si lascia offendere, diventano estremamente ilari. Soprattutto se uno cade in un bicchier d'acqua e ne fa una questione di stato.

Immaginate questa signora sbraitare a cielo aperto al telefono, gesticolando tutta paonazza e alzando di tanto in tanto ancora di più la voce, mentre pretendeva di parlare con "quel" medico, "quel" responsabile, "quel" dirigente, come se nominando dei nomi o dei ruoli di responsabilità significasse possedere una qualche parola magica per aprire la porta del tesoro.
Ovviamente chi rispondeva al telefono inventava scuse su scuse perché non potevano passarle proprio nessuno per questioni di privacy, e così la signora di arrabbiava ulteriormente minacciando le peggiori ritorsioni se non otteneva quel contatto o la risposta di quel medico.
Forse credeva di spaventare qualcuno, come se la regione e l'ospedale si permettessero di presentare servizi inadatti o non a norma. Era insomma convinta che da qualche parte le sue urla dovessero far tremare qualcuno, e farle ottenere non si sa cosa!

Purtroppo per lei ha ottenuto solo di far fare una grossa risata praticamente a tutto il reparto.
Ragazzi, vi assicuro, se ne parlerà per giorni e giorni. Ci ha letteralmente colorato la giornata!

Ed a voi com'è andato questo lunedì?

Grazie per l'attenzione