SEPA RULEBOOK 2020

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SEPA RULEBOOK 2020

In questo articolo parleremo degli aggiornamenti previsti dalle piattaforme EBA STEP2 ed EBA RT1 per il 2020.

Quest’anno non sono previste variazioni ai Rulebook EPC per i servizi SCT e SDD, ma solo alcune migliorie non obbligatorie a livello di piattaforma EBA.

Relativamente alla piattaforma EBA RT1 per gli Instant Payments, l’unico adeguamento obbligatorio è quello introdotto dal Rulebook EPC che prevede l’aumento dell’importo massimo per singola transazione, dagli attuali 15.000 € ai 100.000 € previsti a partire dal 1/7/2020.

Nel dettaglio, e citando la circolare ABI 19 del 29/10/2019:

Schema SEPA Instant Credit Transfer
L’EPC ha approvato l’innalzamento dell’importo massimo delle operazioni SCT Inst da 15.000 a 100.000 euro con decorrenza dal 1° luglio 2020.
Si ricorda che i partecipanti allo Schema SCT Inst:
– nel ruolo di PSP del beneficiario, sono obbligati ad accettare operazioni di bonifico istantaneo SEPA fino all’importo massimo fissato dallo Schema stesso; eventuali operazioni di importo
superiore sono rifiutate dai predetti PSP salvo diverso accordo tra partecipanti o comunità di partecipanti;
– nel ruolo di PSP dell’ordinante, possono stabilire nei confronti dell’ordinante un limite massimo d’importo delle operazioni SCT Inst inferiore a quello previsto dallo Schema.

Segnalazione degli incidenti gravi (Major Incident Reporting – MIR )
I Rulebook SEPA attualmente in vigore (pubblicati il 22 novembre 2018 con validità 1° gennaio 2019) sono stati allineati alle previsioni (framework) dell’Eurosistema in materia di segnalazione degli incidenti gravi (“major incidents”) per gli schemi di pagamento e per i sistemi di pagamento al dettaglio in validità dal 1° gennaio 20193.
In particolare, nella predetta versione dei Rulebook è stata aggiornata la definizione di “major incident” in coerenza con quanto previsto dal framework dell’Eurosistema ed è presente il riferimento al
documento EPC 190-18 – “Reporting on Major Incidents for SEPA Scheme Participants” contenente i criteri che i PSP partecipanti agli schemi devono seguire per valutare se un incidente è rilevante secondo i criteri MIR e dunque da segnalare ad EPC, nonché le modalità attraverso le quali effettuare tale segnalazione.
L’EPC ha di recente aggiornato il documento EPC 190-18 introducendo dei chiarimenti che riguardano i criteri “transactions affected” e “PSP affected” nonché la possibilità di effettuare la segnalazione a livello di gruppo/raggruppamento di PSP. Questa nuova versione dovrebbe essere
trasmessa dall’EPC ai partecipanti agli schemi entro il corrente mese di ottobre.

Inquiry
L’EPC ha ricevuto molte richieste di chiarimento in merito al nuovo processo di “Inquiry SCT” che entrerà in vigore dal 17 novembre p.v.
In relazione ai quesiti pervenuti l’EPC ha pubblicato i seguenti documenti:

versione aggiornata (1.4) del “Clarification Paper on SCT and SCT Inst Scheme rulebooks” (doc. EPC
131-17)5, all’interno del quale ha inserito due paragrafi (3.2 e 3.3) dedicati a questo argomento;
versione aggiornata (2.0) della guida sui codici di storno delle operazioni SCT (EPC135-18)6, che
ora include anche codici da utilizzare per il processo di “Inquiry”;
documento EPC115-197 (“Addenda and errata” alla versione 1.0 delle Implementation Guidelines
(IGs) 2019) contenente delle precisazioni che riguardano i messaggi di Inquiry SCT.
Schema SEPA Direct Debit
È stato chiesto all’EPC di fornire alcune precisazioni in merito al corretto utilizzo degli Schemi SEPA Direct Debit nell’ipotesi in cui un Creditore decida di demandare ad altro soggetto l’attività di incasso degli addebiti SEPA. In questi casi si pone la necessità di definire con chiarezza quale soggetto debba essere considerato come Creditore ovvero come Creditore effettivo nel mandato e nelle disposizioni di incasso SDD.
Nel “Clarification paper” per gli schemi SEPA Direct Debit Core e B2B pubblicato il 27 maggio 2019 (documento EPC 132-17, versione 1.2)8 l’EPC ha inserito un paragrafo (2.3) nel quale sono chiarite le modalità con cui debbano essere gestiti i casi di specie. Nel citato documento è indicato che:
– il debitore fornisce l’autorizzazione a disporre richieste di incasso SDD (al fine di addebitare il proprio conto) al creditore identificato dalle seguenti informazioni obbligatoriamente riportate sul mandato (dataset DS-01 “The Mandate” dei Rulebook SDD Core e B2B)
· Nome del Creditore;
· Codice identificativo del Creditore (cd. “Creditor Identifier”)
· Indirizzo del Creditore
· Codice di avviamento postale e città del Creditore
· Paese del Creditore.
Il mandato consente di indicare anche le informazioni relative al “creditore effettivo” (“Creditor Reference Party”) ma è precisato che tale soggetto non costituisce controparte legale per il debitore in relazione agli obblighi in capo alle parti derivanti dalla sottoscrizione del mandato. Pertanto, il set
completo di informazioni previste per il creditore non è replicato anche per il creditore effettivo;
– nella disposizione di incasso SDD presentata al PSP del creditore e da questi trasmessa al PSP del debitore, l’attributo AT-04 “Account of the Creditor” può identificare unicamente il conto detenuto dal creditore presso il suo PSP. Tale informazione è obbligatoria nella disposizione di incasso nella tratta Customer-to-Bank e in quella interbancaria, unitamente all’identificativo del Creditore (attributo AT-02 “Creditor Identifier”) e al nome del Creditore (attributo AT-03 “The name of the Creditor”).

Ciò premesso, il documento chiarisce che:
– l’identificativo del creditore, il nome e, più in generale, tutti gli attributi relativi al creditore presenti nella disposizione SDD devono coincidere con quelli presenti nel mandato sottoscritto dal debitore. Le informazioni del creditore effettivo non possono in alcun modo sostituire quelle del
creditore nel mandato e nella disposizione SDD. Al pari, non è possibile valorizzare nella disposizione SDD informazioni relative in parte al creditore e in parte al creditore effettivo (es. indicazione dell’IBAN del creditore e identificativo del creditore effettivo).
L’utilizzo di informazioni diverse da quelle presenti nel mandato (riferite al creditore) o l’uso combinato di informazioni relative al creditore e al creditore effettivo all’interno della disposizione SDD può determinare uno storno o una richiesta di rimborso da parte del debitore in virtù del
fatto che non riconosce il soggetto che ha disposto l’incasso.

Pubblicazione documenti EPC
L’EPC negli ultimi mesi ha pubblicato i seguenti documenti:
– versione aggiornata dei documenti EPC 059-18 “Guidance on reason codes for SEPA Instant Credit Transfer R-transactions” e EPC 173-14 “Guidance on reason codes for SEPA Direct Debit R-transactions”;
– versioni aggiornate dei documenti EPC 116-19 “Errata to the 2019 version 1.0 of the SEPA Instant Credit Transfer Customer to Bank (C2B) and Interbank Implementation Guidelines” e EPC 115-19 “Addenda
& Errata to the 2019 version 1.0 of the SEPA Credit Transfer Customer to Bank (C2B) and Interbank Implementation Guidelines”, pubblicate il 27 maggio 2019;
– documento EPC 092-19 “Guidance on the usage of Extended Remittance Information”; il documento fornisce chiarimenti circa le modalità di utilizzo dell’opzione ERI ai sensi dell’Appendice V del Rulebook SCT e riporta alcuni esempi pratici. Per ulteriori informazioni su ERI – che si ricorda entrerà in vigore il prossimo 17 novembre – e sulle modalità di adesione a questa opzione da parte dei PSP si fa rinvio all’apposita sezione sul sito dell’EPC:
https://www.europeanpaymentscouncil.eu/what-we-do/sepa-payment-schemes/sepa-credittransfer/
extended-remittance-information-option;
– versione aggiornata del documento EPC 188-09 “Recommendations on Customer Reporting of SCTs (including SCT Inst) and SDDs”, nel quale è riportata la mappatura delle informazioni previste nei
Rulebook SCT, SCT Inst e SDD rispetto a quelle presenti nei messaggi di reportistica ISO200229.
Il documento è allineato alle ultime versioni dei Rulebook SEPA e include alcune raccomandazioni specifiche in relazione allo schema SCT Inst e all’utilizzo dell’opzione ERI;
– versione aggiornata del documento EPC262-08 “Creditor Identifier Overview”;
– versione aggiornata del documento EPC392-08 “Guidelines for the Appearance of Mandates for the SDDCore and SDD B2B Schemes”.

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