Uno dei miei interessi principali è la lettura e, come ognuno di noi, anche io ho degli scrittori preferiti.
Adoro Baricco che ha scritto quella meraviglia di Novecento e altri libri che tengo nella mia libreria come fossero ori preziosi e che odio prestare per paura che si rovinino.
Sì, sono gelosa dei miei libri. Molto probabilmente non è una cosa molto normale, me ne rendo conto, ma non posso farci niente.
Per prima cosa, devo dire che sono innamorata dei libri cartacei, non stile ebook.
Vuoi mettere sentire il profumo della carta mentre lo sfogli, il fatto di poter sottolineare le parti più belle (che poi trascrivo su un quadernino e su cui scrivo alcune riflessioni)?
Chiamatemi antica, ditemi che sono una donna vecchio stile, non mi interessa.
Nonostante questa mia idea, qualche anno fà, mio babbo mi regalò un ebook per Natale: vi giuro che l'ho provato, ce l'ho messa tutta per farmelo piacere quanto il cartaceo, ma nulla da fare, è comodo ma non è la stessa cosa.
I miei libri preferiti preferisco averli cartacei.
Credo che il mio amore per la lettura sia nato già alle elementari quando passavamo due ore, durante la settimana, a leggere in un' aula apposita, con dei tappetini azzurri. Quelle ore per me volevano dire fantasticare, immergermi nelle storie e poi andare a casa tutta contenta e raccontarle.
Alle medie ebbi la fortuna di avere una prof meravigliosa che riusciva a trasmettere la sua passione per la letteratura.
Non chiedetemi perchè alle superiori poi scelsi lo scientifico al posto del classico perchè ancora non lo so. Io che ho sempre odiato la matematica sono finita nell'oceano delle disequazioni e quant'altro, come un piccolo pesciolino sperduto e impaurito, ma questa è un'altra storia.
Con il passare degli anni, dopo aver letto I Promessi Sposi e la Divina Commedia che tutti hanno odiato mentre io no, ho iniziato a scegliere i miei libri da sola.
Il criterio è sempre stato lo stesso:
il titolo deve assolutamente dirmi qualcosa;
la trama non mi soffermo molto a leggerla perchè molte volte ha deluso le aspettative che avevo sul libro (del tipo, trama bellissima, lo vai a leggere un fiasco);
ultima cosa, ma non meno importante, ho la fissa di leggere l'ultima frase del libro in questione. Se mi suscita un'emozione allora lo prendo subito, nemmeno il titolo guardo.
Mi direte ma non ti rovini il finale? La mia risposta è assolutamente no.
Innanzitutto non è che per forza è scritto tutto nell'ultima frase, seconda cosa ho la memoria come quella di Dory di Alla ricerca di Nemo quindi non c'è pericolo, credetemi.
Quando, sette anni fa, incontrai per la prima volta la sorella del mio moroso rimasi sbalordita dalla quantità di libri che aveva sugli scaffali. Li aveva letti tutti.
Bene, ho pensato, cominciamo veramente bene.
Anche lei è molto gelosa dei libri, i primi anni si limitava a darmi qualche consiglio su quale comprare, passato un pò di tempo iniziò a prestarmeli a raffica; scambio equo visto che gliene prestavo pure io.
Se non fosse stato per lei, non avrei mai conosciuto Diego De Silva.
Ricordo che, quel pomeriggio, lessi il titolo Mia suocera beve e, siccome si era appena sposata, le feci una battuta. Lei si mise a ridere e mi disse che era un libro che valeva la pena di leggere perchè era molto divertente.
Ero abbastanza scettica, l'autore non l'avevo mai sentito nominare ed inoltre mi informò del fatto che era il secondo di una collana e che quindi avrei dovuto prendere anche il primo. Titubante li portai entrambi a casa.
La collana è composta dai libri Non avevo capito niente, Mia suocera beve, Sono contrario alle emozioni e Arrangiati Malinconico.
Non solo ho letto tutti i libri elencati sopra ma anche altri non presenti nella collana.
Devo dire che questi libri sono arrivati nel momento giusto, sono arrivati in un momento molto brutto della mia vita, ma leggerli era come evadere dalla realtà e mi davano respiro.
Attraverso queste pagine mi innamorai del protagonista Vincenzo Malinconico, un avvocato insolito, sfortunato a più non posso, divorziato, maldestro ed indeciso.
Oltre all'avvocato, presi in simpatia anche lo scrittore che era riuscito a farmi ridere come una scema, a piangere e a riflettere. Le sue parole scorrono velocemente, non sono mai banali, riesce a tenerti incollata ai suoi libri e a sperare che non finiscano anzi vorresti proprio leggerli più lentamente per tenerli ancora con te.
Ho letto anche Mancarsi, scrittura un pò diversa rispetto alla collana, leggermente più lento e molto riflessivo.
Ho comprato anche Terapia di coppia per amanti da cui è tratto il film omonimo uscito l'anno scorso credo, ma siccome non l'ho ancora letto non voglio vedere il film, rovinandomi così la lettura. Quando avrò più tempo lo leggerò sicuramente.
Se volete leggervi qualcosa di divertente ma non banale, vi consiglio questo scrittore che, secondo me, non delude mai.
Molto probabilmente farò una recensione più dettagliata di questi suoi libri più avanti.
E per voi, qual'è stato lo scrittore o il libro che vi ha fatto perdere la testa e non lo immaginavate?
Ok anch’io leggo un sacco e adoro Baricco.
Leggo in base al momento alle sensazioni e solo libri cartacei.
L’ebook non esiste.
Più che farmi ricredere certi libri mi hanno delusa: Coelho non fa per me e non me l’aspettavo.
Un caro saluto! ❤️
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Alle superiori ricordo di aver letto diversi libri di Coelho perché mi piacevano tanto. Ho provato a leggerne altri col tempo, ma si è sempre mostrata una lettura pesante. E pensare che l'adoravo!
Pure io leggo in base al momento. Hai mai letto Susanna Casciani? Sta per uscire il suo secondo libro. Il primo è stato una bomba. Te lo consiglio.
Un abbraccio ❤
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