La mia America - L'autentica West Coast! Parte 2 - Sonora, Yosemite, Death Valley

Eravamo entusiasti. San Francisco era stata un sogno, ci aveva riempito il cuore, ma finalmente era arrivato il momento che aspettavo da sempre: iniziava l'on the road!!!

Ci rechiamo all'agenzia di autonoleggio per ritirare la nostra compagna di viaggio. Avevamo optato dall'Italia per una Ford Focus che offriva un buon compromesso qualità-prezzo, e come per magia, una volta arrivati lì, non era disponibile! Quindi ci danno una Volkswagen Jetta rossa a pari prezzo! Era una meraviglia! Non male come inizio.

Sbriagate tutte le pratiche ci mettiamo in strada, eravamo carichi a mille!
Siamo usciti alle 17 dal garage e dovevamo fare solo due ore di macchina per la prima sosta nel paesino di Sonora, dove avremmo passato la notte.
L'entusiasmo fu subito un pò smorzato nel momento in cui ci rendemmo conto che avevamo tralasciato un piccolo particolare: l'ora di punta di San Francisco!
Ebbene, dopo un ora e mezzo eravamo ancora a 500 metri dall'autonoleggio.

Armati di tanta pazienza e decisi di non permettere a niente e nessuno di rubarci nemmeno un grammo di entusiasmo, riusciamo a superare il Bay Bridge che porta a Oakland! Era ormai il tramonto ma l'emozione era forte, finalmente eravamo in strada!
Non vedevamo l'ora di arrivare a Sonora per riposarci al meglio. Il giorno seguente sarebbe stato il primo giorno effettivo dell'on the road!

L'arrivo in questo paesino super autentico nell'entroterra californiano non è tardato ad arrivare. Qui, quasi increduli, passiamo accanto ad un Saloon! Si un vero Saloon, con la musica e la gente che ballava stile Country!
Peccato che si era fatto ormai tardi e eravamo troppo stanchi per fermarci e vista anche la sveglia all'alba che ci aspettava il giorno seguente, abbiamo dovuto farne a meno. Ripensandoci ora, quello è stato il rimpianto più grande dell'intero viaggio.

Ore 8.00. Era già l'ora di ripartire. Ovviamente non prima della nostra prima colazione nella classica tavola calda americana accanto al motel!
Appena usciti per dirigerci nel locale ecco che davanti a noi appare una delle cose più belle e autentiche del viaggio.
Immaginatevi la scena: arriva una Chevrolet rossa cabriolet. Si ferma. Esce una ragazza bionda con le trecce, in salopette di jeans e canottiera bianca. Musica country a palla nello stereo! Siamo rimasti inebetiti a guardarla, sembrava mandata li dall'ufficio del turismo! Ricordo che lei si accorse del nostro interesse e non ne fu nemmeno troppo felice ma non si poteva far finta di niente.

Dopo questo incontro e una colazione bella sostanziosa, a base di caffeone, salsicce, uova e porridge, si parte. Direzione Yosemite National Park.

Avevamo quattro ore per attraversare il parco. Solo in quel momento capimmo che sarebbero state troppo poche!
Siamo riusciti a percorrere le strade del mitico Yosemite in lungo e largo, abbiamo visto sequoie giganti, laghi cristallini, e una natura veramente esplosiva. E' stato meraviglioso. La natura trova sempre il modo di meravigliarti.

Nota di viaggio: prendetevi l'intera giornata per visitare il parco

Usciti da Yosemite ci dirigiamo verso la mitica Death Valley.

Che dire.. L'avevamo messa nel programma di viaggio quasi per caso e invece si è rivelata una delle cose più belle mai viste.
Sembrava di essere sulla luna. Al centro del parco (con ingresso gratuito) c'è una grande depressione in cui l'altitudine è più bassa del livello del mare. Quando ci siamo passati attraverso c'era una temperatura esterna di 54 gradi centigradi! E' uno dei luoghi più caldi della terra e anche dove è stata registrata la temperatura più alta di sempre.

La macchina soffriva tantissimo e solo dopo averla attraversata abbiamo scoperto che l'assicurazione dell'autonoleggio non copriva i danni avvenuti dentro questo parco a causa delle condizioni estreme! Comunque meglio cosi, almeno l'abbiamo vista senza pensieri e non è successo niente.

Durante l'attraversamento della depressione abbiamo avuto anche un incontro inaspettato:

Il mitico Willy il Coyote!

L'aria condizionata della macchina pompava forte e stava calando il tramonto. Ragazzi, che ve lo dico a fare, nemmeno nei sogni. I colori e le ombre erano assurdi.

Con un pezzetto di cuore in meno, lasciato in quel luogo indimenticabile, ci rimettiamo in strada.
Ancora dovevamo fare 2 ore di macchina per la nostra prossima meta: Las Vegas!!

Nota di viaggio: Anche qui serve una giornata intera per godersi appieno il parco. Inoltre controllate bene lo stato della macchina prima di entrare, come la pressione delle gomme e non dimenticatevi di mettere il pieno! In moto avrei grossi pensieri ad attraversarla

Ci vediamo a Las Vegas guys ;)

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