Professionalità per lavorare meno e meglio

Ho letto solo ora un post di @etn0 pubblicato più di 10 giorni fa (Power down), mi ero perso questo tuo post (lo dico che steemit non è fatto per i lettori!), l'ho recuperato casualmente oggi.

_{Immagine libera: diritti}

@etno0 parla dell'intenzione di staccare un po' la spina, di aver sentito in questi mesi il peso di un impegno da un lato eccitante dall'altro anche un po' pesante.

Quello che tu dici è talmente giusto che non riguarda solo te. Io sono molto critico (ferocemente) su un aspetto culturale che nasce con la tecnologia digitale, insieme alla semplificazione nella produzione e distribuzione di contenuti (software+web) e alla contemporanea crisi editoriale.

Qual è questo aspetto che critico?

Critico il fatto che si è lasciato pensare che una sola persona possa fare il lavoro di 3-4 professionalità insieme, tanto che ci vuole impaginare? Ci sono i software a farlo, che ci vuole correggere un testo? C'è il correttore automatico a farlo; Fare un foto? Ma abbiamo il cellulare. Disegnare? Fai uno schizzo sul pc e ci pensa lui a correggere, fare gli sfondi, ecc.; un video? Non devi neanche uscire di casa; Organizzare il tempo? un sistema di allarmi sul cellulare; Sei stanco e ti vuoi riposare? Passi sulla chat a cazzeggiare...

Potrei continuare all'infinito. E' bene che ci svegliamo da questo incubo, è la vera rivoluzione culturale che dobbiamo fare, solo dopo questo verrà il resto.

Perché?

Perché questa idea di fare tutto da soli (compresa una gestione delle relazioni completamente - o quasi - illusoria) ha determinato una forte chiusura psicologica verso se stessi e verso le proprie idee. Ci si aggrappa alle proprie idee perché sono le uniche che danno senso e mantengono in vita quest'incubo.

Secondo me, bisogna cercare di svegliarsi, è l'unico modo di farlo finire (l'incubo).

Ecco perché bisogna cercare di lavorare in gruppo, è l'unico modo per fare le cose bene e senza consumare tutte le nostre energie. Se alzi la mano nessuno ti risponde? Capita a moltissimi, e forse non è la cosa peggiore. La cosa peggiore è che qualcuno risponde al tuo appello col tentativo di trascinarti di nuovo dentro quell'incubo. E quando ammetti la tua stanchezza ti diranno: bisogna aver passione nelle cose, forse non ne hai abbastanza!

Io so che quando parlo di professionalità, la maggioranza delle persone non capiscono quello che intendo.
Io intendo che con la professionalità tutti possono lavorare di meno e meglio, non di più e peggio.

E mi accorgo, forse, di far del terrorismo quando, come nella lettera aperta a @marcodobrovich, dico: non è forse giunta l'ora di metterci a lavorare?