Un articolo che riassume la vicenda: FB e Cambridge Analytica: che cosa sta accadendo?
Quale sarebbe lo scandalo? Che i nostri dati personali vengano utilizzati per ricerche di mercato e per messaggi pubblicitari mirati? E rivenduti a terzi? E' così da anni, se non decenni.
Il lato positivo è che questo finto scandalo potrebbe portare qualche più consapevolezza negli utenti finali, che solitamente si limitano a cliccare "ok" in qualsiasi license agreement senza leggerlo.
La cosa meno interessante di tutta la vicenda è se Facebook abbia violato o meno le norme vigenti degli Stati Uniti o in Europa - a meno che non abbiate investito in azioni Facebook :)
La miglior discussione che ho sentito finora, sui vari piani che toccano gli ultimi avvenimenti, l'hanno impostata Oscar Giannino e i suoi ospiti in questi 40 minuti di radio:
Le anime belle di Facebook
Ecco un riassunto per titoli della puntata:
- Quando è gratis, il prodotto in vendita sei tu
- Da sempre la politica fa campagna elettorale con le emozioni
- Due pesi e due misure: Trump malvagio, Obama genio
- La tecnologia è progredita ma il metodo è sempre quello fin dall'antica Grecia
- Non c'è alcuna prova, per ora, di violazione leggi statunitensi
- Il conflitto di interessi dei media tradizionali che denunciano le possibilità delle nuove tecnologie
- Breve storia della crescita dei giganti del web
Non trovo nulla di male nella pubblicità "targhettizata" o come si dice, che sia per un prodotto retail o per formare un'opinione politica non vedo differenze. Tutto sommato i movimenti politici vendono idee e speranze invece che prodotti materiali.
Ci può essere un dato di contraddizione se il "vota per me" è motivato, per utenti diversi, non da tesi differenti ma da tesi opposte. Questa però la ritengo una cattiva prassi da sconfiggere a sua volta con armi politiche, non certo con l'imposizione della legge o della censura, tra l'altro difficilmente applicabile.