Lo ammetto, ci sono stati giorni in cui le dita sulla tastiera scorrevano con più disinvoltura.
Sarà il freddo, la stanchezza o la Luna in Saturno, ma formulare una frase di senso compiuto e rileggerla con soddisfazione mi risulta più difficile del previsto. Eppure mi andava di scrivere qualcosa, sin da stamattina. Quando un tram poco educato sferragliava sotto la mia finestra infischiandosene del fatto che fossero le settemenounquarto di un giorno qualunque.
Volevo parlare del mio lavoro, quello di redattore, inviato, reporter, fotografo o qualsiasi altra etichetta mi si voglia appiccicare. Quel che faccio in realtà è raccontare delle storie, far parlare dei personaggi attraverso le mie parole. E' una responsabilità, almeno per come la vedo io.
Di cosa mi occupo? Texas Hold'em, la variante del poker più diffusa al mondo da quando è possibile giocare a carte su internet con soldi veri. Quella dei pokeristi è una vita fuori dalle righe, a cominciare dal modo che hanno di relazionarsi col denaro fino all'organizzazione della loro giornata tipo.
C'è chi sostiene che il Texas Hold'em più che un gioco sia una filosofia di vita. Vero. Se approcciato nella maniera corretta, cosa che non tutti fanno, il poker è un'ottima palestra per allenarsi a valutare le situazioni nel lungo periodo, osservare le persone, capirne l'essenza e carpirne pregi e difetti.
Ma, vi chiederete voi, cosa c'è di così entusiasmante nel parlare di gente che gioca a carte? Premessa: io racconto le storie di quelli che "ce l'hanno fatta". Noti professionisti che girano il mondo con spensieratezza, talvolta anche troppa, a cui non mancano di certo le opportunità per fare esperienze di vita che in tanti si sognano o nemmeno pensano di poterci riuscire. Un giorno vi parlerò anche del restante 90%, di quei giocatori che ci provano ogni santo giorno ma che purtroppo non si rendono conto di quanto tempo stiano perdendo. Senza parlare dei soldi ovviamente.
Faccio questo lavoro da quattro anni, mese più mese meno. Prima facevo il musicista, ci provavo perlomeno. Perché con una laurea in lettere, se non hai intenzione di leccare qualche culo per far carriera accademica o sgomitare in qualche redazione per trasformare quello stage sottopagato in un lavoro, ci fai davvero poco. Lungi dall'essermi posto il problema al momento dell'iscrizione: la statale di Milano è bellissima, guarda che figata i chiostri...Alla fine lettere e filosofia sono affascinanti e poi hai visto quante ragazze? A 19 anni è così che si sceglie quando non si ha la minima idea di cosa fare nella vita.
Insomma, da quel giorno son passati una quindicina d'anni, forse qualcosina in meno ma non stiamo qua a contare i mesi. E se c'è una cosa che ho imparato a fare, questa è raccontar delle storie. Musica o parole poco importa, pare quasi una missione ormai e mi piace terribilmente.
Ho ripiegato sui fogli, stampati o elettronici, piuttosto che sulle corde di uno strumento. Semplicemente mi riusciva in modo più naturale e poi anche le parole hanno un suono, no? Cocci aguzzi di bottiglia chiosava Montale nel suo Meriggiare pallido e assorto. E tra tutte quelle doppie ci ti e zeta e quella gl a diluire il tutto, pare davvero di sentirli tintinnare quei frammenti di vetro.
Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di dar voce a tanti personaggi in vista nel mio settore. Probabilmente nomi come Dario Sammartino , Gabriele Lepore 1 e 2, Alec Torelli, Jason Wheeler, Phil Hellmuth 1 e 2, o Daniel Negreanu non vi dicono nulla, così di primo acchitto. Ma potete sempre cliccarci su e dare uno sguardo a quel che ho scritto sul loro conto, in quanto ho avuto la premura di linkare almeno un'intervista per ciascuno dei suddetti. 😉
Perché vi ho spiattellato tutto ciò? Un po' per presentarmi, un po' per preparare il terreno per il futuro, dal momento che la mia intenzione è quella di spostare parte del mio lavoro su Steemit e su un nuovo sito https://tuttoacaso.com/, ancora in fase di costruzione. E poi, a prescindere dalla quantità o meno di pezzi inerenti al poker, mi sembra doveroso informarvi su chi stesse davvero dietro quel nome bizzarro, "bronsedi", che apparentemente non significa un bel niente.
Tra qualche giorno tornerò in Repubblica Ceca, a Rozvadov, per raccontare una altro bel torneo, il "Millions" organizzato da PartyPoker. Passerò qualche giorno a Praga prima di unirmi al buon Gabriele Lepore, su cui confido per una bella macchinata partendo dalla capitale ceca fino a raggiungere quell'angolo sperduto di mondo al confine con la Germania. Sì, sempre Rozvadov.
Ovviamente il tenore dei post sarà decisamente meno tecnico rispetto a quanto sono abituato a fare da freelance e proprio per questo la sfida diventa ancora più interessante. Riuscirò a catturare l'attenzione di chi il poker lo conosce soltanto in formato natalizio, dopo la classica abbuffata coi parenti? Per scoprirlo non vi resta che visitare queste pagine! @bronsedi
Ah, per la cronaca, lo scorso anno è andata a finire così in quel di Nottingham:
Stay tuned!
P.S. Un ringraziamento doveroso alle redazioni per cui ho lavorato/lavoro e sulle quali ho avuto la possibilità di raccontare questo gioco nelle sue tante sfaccettature: Italiapokerclub, 888magazine, Assopoker.
@bronsedi ciao caro! Hai tutto il mio appoggio come studente della Statale, la più bella università al mondo che è però anche la più inutile nel prepararti al mondo del lavoro di oggi, ti seguo e aspetto consigli per vincere contro i miei amici laureati in economia..
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Grande, anche te statale? Se in questo mondo i soldi non contassero così tanto sarebbe l'università perfetta, ottimi prof, un ambiente stupendo a livello sociale e poi non c'e' nulla da fa, le facoltà umanistiche ti formano in un modo che non ha eguali. Poi ovvio devi inventarti un lavoro, ma questo mica te lo dice nessuno =) Cmq tranquilla, qualcosa di buono qua sul poker la trovi sicuramente, sono costantemente in contatto con i migliori professionisti in Italia e non solo, i tuoi amici della Bocconi rimarranno in mutande =)
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Welcome to Steemit bronsedi and I'm sure you'll have a great time here!! :)
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Thanks a lot! Wish u the same ;)
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Sai una cosa... adoro il tuo modo di scrivere! Ti ho aggiunto alla mia lista dei "preferiti" ;-)
Guarda che mano mi è capitata qualche mese fa!!!! Mica male per un manichino ;-)
Un salutono dal Ticino in Svizzera!
Steemitri The Mannequin
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Aahahahahhaha! <3 Beh con sto poker d'Assi servito direi che ci giochiamo la vita =) Grazie cmq, mi fa molto piacere, ho bisogno di lettori veri e quello che hai scritto su vale più di un qualsiasi upvote ;)
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@bronsedi fai un lavoro davvero interessante, ti godi quei momenti di pura adrenalina senza rischiare un euro, anzi vieni pure pagato ( non so se tanto o poco...), viaggi e vedi tantissimi posti! hai tutta la mia stima.
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Eheh, so che dall'esterno può sembrare una pacchia ma credimi non lo è per nulla. Adoro il mio lavoro, ma questo progetto è completamente autofinanziato, quindi sul "venir pagati" ci andrei un po' cauto. In linea di massima investo in me stesso pagandomi tutto e poi vendo servizi e pezzi alle testate, almeno al momento, con l'intento di rendermi completamente autonomo col mio sito e avere degli sponsor, cosa che al momento è ancora work in progress. Non ho la minima idea di come andrà, ma di certo non arriverò a 40 anni a piangermi addosso perché non ci ho nemmeno provato ;) Indi per cui abbondate pure con upvote e resteem =) Se riuscissi a finanziare buona parte del progetto con Steemit avrei molta più indipendenza, sia nelle scelte che nello scrivere, motivo per cui ho scelto di investire in questa piattaforma. Gli sponsor sono un'ottima cosa a livello economico ma pongono inevitabilmente dei vincoli, perciò sarebbe fantastico poter contare su una base vera di lettori come scrivevo sopra a @Steemitri. Detto ciò grazie per il supporto!
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Mi piacciono le persone intraprendenti e che si mettono in gioco! Il resteem è il minimo! In bocca al lupo
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Grazie! Ma il tuo nick è solo un nick o cela una professione? ;)
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Cela un sogno
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Ricordo ancora la mia prima vincita al poker, ... avevo forse 10 anni. Capisco la passione per il poker. Aspetto di leggerti.
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A differenza del vecchio poker all'italiana, il Texas Hold'em è un gioco di abilità in cui l'alea influisce nel breve periodo, motivo per cui risulta molto più interessante rispetto a una semplice "gamblata" come si dice in gergo. Un pokerista vincente è uno che si danna l'anima giorno per giorno, studia, si applica, sa controllare le emozioni (e non solo al tavolo ma nella vita) e riesce a fare delle scelte che porteranno un profitto nel long term. Il bello di questo gioco è che un amatore sì, può vincere pure un torneo ma non per questo sarà un vincente. I professionisti perdono qualcosa come l'80% dei tornei che giocano...Eppure a fine anno vincono dei bei soldoni. Per il momento le trasferte saranno limitate all'Europa, salvo qualche deal clamoroso per andare in US o Australia, cosa che ovviamente ho in progetto nei prossimi anni ( o quando capita insomma). Per quanto concerne il sito invece l'idea è quella di fare dei podcast nei quali intervistare i personaggi più in vista. Secondo i miei piani nel giro di qualche mese dovrei esser pronto a partire...Chissà...Un abbraccio!
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sono una patita di texas hold'em! Ti ricordi quando Caressa commentava i tornei - non ricordo più su quale rete - bellissimo ?
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Ovviamente =) Poker Italia 24 su Italia1. Ora non c'è più nulla in tv, i tempi d'oro son finiti, il futuro sarà gente come me che si sbatte investe e fa qualcosa. Oddio, non che sia io il futuro, però l'idea è quella =) Speriamo di esserlo diciamo =)
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Bravissimo, quello!!! "Una Barrrrrbarata...." XD Ma si dai! L'ottimismo non ti manca..ma il tuo sito è ancora work in progress...?
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Ehhh, io sono in una zona molto anomala, ho più vinto che perso nella mia piccola carriera di dilettante, che ha avuto anche qualche acuto (ti ricordi Full Tilt??), ma adesso ho deciso di dare una drastica ridimensionata al tempo da dedicare al poker, oltre a qualche torneo su Intellipoker, tipo CB o Major League, tornei con costi contenutissimi, difficilmente tornerò a giocare tornei dal buy-in più elevato, come avrai capito, mi limito a frequentare Intellipoker che è collegata a Pokerstars, la più grande poker-room d'Italia.
Non rispondo se l'ho già scritto qui su Steemit, ma considera che ho fatto un rapido calcolo, in 11 anni circa, ho passato qualcosa come 2 anni, da mezzanotte a mezzanotte, ai tavoli da gioco, quasi esclusivamente in modalità torneo, raccogliendo alcune buone soddisfazioni ma anche tante bad-beat.
Certo che conosco i giocatori che hai citato, non i primi che hai nominato che magari sono venuti fuori ultimamente, ti cito i primi che mi vengono in mente, io adoravo Gus Hansen, Phil Ivey, mi faceva morire dal ridere Tony G (tra l'altro ho letto che è fra i consulenti di Bankera, una nuova interessante ICO), Phil Hellmuth facevo un po' fatica a digerirlo, ho anche giocato un torneo live con buon buy-in fianco a fianco con Dario Minieri (per me è andato rotto, non lo sento più nominare in giro), e come persona molto equilibrata e corretta ho conosciuto abbastanza bene Carlo Braccini, ottimo giocatore umbro.
Comunque, anche se ho nettamente rallentato, per ridare spazio soprattutto alla corsa (per tantissimi motivi), non smetterò mai definitivamente di giocare il Texas Hold'Em, ma gioco anche abbastanza bene l'Omaha (compreso l'Hi/Lo), lo Stud, il Razz, l'Horse, l'8 Game, Badugi, insomma quasi tutte le varianti.
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