I media sono il nemico del popolo?

in ita •  7 years ago 

Non lo dico io, lo dice Donald Trump. E, che lo amiate o lo odiate, bisogna ammettere che il presidente più mediatico della storia, in questo caso, ci pone davanti a una riflessione più che legittima.

Lasciatemi farvi qualche domanda a ruota libera. Le domande sono più potenti delle affermazioni perché obbligano il cervello a cercare una risposta e quindi a riflettere.


Immagine CC0 Creative Commons

Chi sono i media?

Qual è il lavoro di un giornalista? Quello di informare? O quello di comunicare qualcosa deciso da qualcun’altro?

Cosa fa un giornalista quando scrive un articolo? Fa un’inchiesta? Va in giro e fa domande finché non trova le informazioni che sta cercando? O trova le sue informazioni già fatte e pronte da qualche altra parte?

Da dove provengono la maggiorparte delle informazioni che il giornalista ci comunica? Sono il risultato delle sue ricerche? O sono il frutto di “comunicati stampa” fatti dalle istituzioni (politiche, industriali, militari, religiose etc…)?

E se queste informazioni sono il frutto di comunicati stampa, chi le fornisce? Chi prepara i comunicati stampa? Chi sono gli esperti di comunicazione?

Chi sono gli spin doctors?

Cosa fanno gli spin doctors? Perchè lavorano coi politici, le istituzioni, le multinazionali? Il loro obiettivo é quello di informarci sull’attualità dei vari settori o di raccogliere consensi per i loro datori di lavoro?

E come si fa ad ottenere consensi? Si usano tecniche di giornalismo e comunicazione? O bisogna applicare anche tecniche psicologiche?

Come si fa ad orientare l’opinione delle masse? Esistono tecniche per manipolare l’opinione pubblica?

Non si rischia forse di dare una percezione falsata della realtà? O l’obiettivo é quello di creare una percezione falsata della realtà?

A cosa serve l’informazione? Ad avere tutti i fatti per crearsi un’opinione autonoma su un determinato soggetto?

Che cosa succede se il popolo non ha le informazioni necessarie per crearsi un’opinione autonoma? Che cosa succede se il popolo ha una percezione falsata della realtà?

Che cosa sono le fake news? Che cosa sono veramente le fake news?

Che cos’è la manipolazione? Il pubblico sa di essere manipolato? Il giornalista sa di essere manipolato?

Che cosa succederebbe se il pubblico e il giornalista sapessero di essere manipolati?

Qual é la differenza tra informazione e comunicazione?

Qual è la differenza tra informazione e propaganda?

Cosa fa un giornalista?

Il giornalista rappresenta i media?

I media sono il nemico del popolo?

Cosa ne pensate?

“Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità” Joseph Goebbels (ministro nazista)

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Hai toccato così tanti argomenti che c'ho messo più di 15 secondi a decidere da dove iniziare.

Parto da questa formalizzazione.
Dato->Informazione->Conoscenza
Esempi di dati: nati, morti, quantità, etc.
Si passa dal dato all'informazione tramite una elaborazione. Ad esempio i nati in un anno danno un tasso. Più dati possono fornire degli indicatori, e così via.
Un insieme di informazioni creano conoscenza. Questa raccolta può avvenire tramite varie modalità: verbali, cartacee, digitali, etc.
Per verità si intende, negli ambienti accademici, conoscenze su cui esiste un consenso. Se si vuole smontare la frase precedente si passa per la filosofia della scienza, che significa concezioni di scienza. Di per sè filosofia significa, come uso, concezioni di. Etimologicamente parlando significa tutt'altro.
Per capire come si crea il consenso si può seguire l'esempio di Daniel Kahneman, premio nobel per l'economia: esistono pensieri a velocità differenti. Alcuni portano alle scorciatoie mentali, che creano anche i pregiudizi. Si può costruire il consenso sul pregiudizio. Il marketing crea domanda sfruttando delle scorciatoie mentali, ad esempio. Vale lo stesso per alcune strategie politiche che sfruttano la vicinanza spaziale di alcuni fenomeni come distorsore della rilevanza statistica.

l'intelligenza personale è fondamentale in questo caso. il tema delle fake news è attualissimo. Non possiamo giudicare un libro dalla copertina, e mai come oggi sarebbe importante affrontare piu in profondità le notizie che ci interessano e non prendere per "verbo" quello che leggiamo in giro per il web che oramai è una discarica comune dove le informazioni sono spesso manipolate per scopi ben precisi. apriamo gli occhi!!

Grazie, ora ho mal di testa. (XD)

Ci vuole più indipendenza giornalistica per ottenere la libertà. Fake news sono un danno. É un problema noto. Bisogna sempre leggere media alternativi cosi si é liberi di scegliere la versione piu veritiera.

Per ogni tuo interrogativo... rispondo con un'altra domanda (per continuare sulla tua stessa linea):
È il caso di darsi risposte su ciò che è o su ciò che dovrebbe essere?

Mmmh...si può cercare di capire ciò che dovrebbe essere per pienamente accettare e affrontare ciò che é.

Screen-Shot-2017-01-18-at-11.48.55-AM.png

Chi decide il dovrebbe?
In una epoca storica, Dio. In un'altra, l'osservazione della natura. In un'altra ancora, contemporanea a quella precedente, il popolo?

Avevo gia intenzione di scrivere un articolo sul tema...il tuo stupendo post mi ha dato ulteriore ispirazione.