Deminutio Capitis (Schiavi Del Mondo dalla Nascita)

in ita •  7 years ago 

Deminutio Capitis:

A sostegno di quanto ho detto nel precedente post: Schiavi del Mondo dalla Nascita, oggi vorrei proporvi un approfondimento riguardo i costumi romani sulla "Deminutio Capitis".


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Per chi non lo sapesse, la "Deminutio Capitis Maxima" è la ragione per cui i nosti nomi vengono scritti in lettere maiuscole sui documenti ufficiali. Ovvero, è quel costume che indicava su atti ufficiali gli schiavi come oggetti giuridici.

Prima di definire le varie classificazioni di "Deminutio Capitis", devo però stabilire anche il concetto di "Soggetto Giuridico" del tempo.

Per essere un soggetto giuridico a tutti gli effetti in epoca romana, si doveva appartenere a tre "Status": "Status Libertatis" (degli uomini liberi), "Status Civitatis" (della comunità cittadina), e "Status Familiae" (della comunità familiare ).
Quindi una persona, per essere un soggetto giuridico doveva essere "libera", avere la "cittadinanza romana", ed essere "capo famiglia".

(La definizione di soggetto giuridico, viene accompagnata o contrapposta al concetto di "Capitis Deminutio" da parte delle fonti.)


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Lo schema della "Capitis Deminutio", è definito da Gaio come "Prioris Status Permutatio": perdita di un'unità da parte del gruppo per effetto di mutamento nell'appartenenza ai gruppi stessi.

Dunque:

La perdita di cittadinanza e della libertà portava alla "Capitis Deminutio Maxima";

La perdita della cittadinanza romana alla "Capitis Deminutio Media";

Ed un mutamento dello "Status Familiae" portava alla "Capitis Deminutio Minima".

Ognuno di questi status venivano scritti in un modo specifico.
Nel primo caso, ovvero nella "Capitis Deminutio Maxima", i nomi degli schiavi erano scritti tutti in maiuscolo, come ad esempio "PAOLO ROSSI"; nel caso della "Capitis Deminutio Media", erano indicati come "Paolo ROSSI"; ed infine nel caso della "Capitis Deminutio Minima" come "Paolo Rossi", ovvero nella stessa maniera in cui usiamo firmarci.


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Da ciò si può dedurre che il modo di indicare il nome, nella Capitis Deminutio Maxima, viene tutt'ora utilizzato in documenti ufficiali del governo, per scrivere i nostri nomi (ad esempio in carte d'identità, documenti anagrafici, passaporti, patente, etc.).
Questo sta ad indicare come se noi avessimo effettivamente ceduto la nostra libertà e cittadinanza alla "Corporazione Italia" dalla nascita.

Mentre ci è stato insegnato firmarci nella maniera della "Capitis Deminutio Minima", che sta ad indicare di essere si cittadini, ma comunque non del tutto liberi da forme di schiavitù.

Tutt'oggi possiamo trovare fondamento di queste definizione applicate alla nostra legge nelle leggi amministrative, e marittime internazionali, che sono le stesse in tutto il mondo.

A sostegno di queste mie tesi potete dare uno sguardo anche alle seguenti fonti online:

-Da Wikipedia

-Altre fonti a sostegno della tesi riportata nel post precedente, con fonti ed articoli della nostra costituzione che ufficializzano il tutto

-Dizionario Treccani- definizione di "Capitis Deminutio"

Oppure consultare i seguenti libri:

-"Il diritto dei privati nell'esperienza romana" di Vincenzo Giuffrè, Jovane editore Napoli 2006;

-"Roma e il diritto" di P. Cerami, A. Corbino, A. Metro, G. Purpura, Jovane editore 2010.

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Bravissima, post chiaro e conciso!

Really great information nice post thanks for sharing sir...resteemed

thank you :D

Complimenti. Questo post è un plauso alla tua cultura!

Grazie c:

I really like this post ceciliagiordano! keep it up!

Thanks 😊

continuo a non condividere una parola di ciò che dici