Hypogeum Cap. 8

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La piattaforma.

Il suono della sveglia tuonò nella stanza, Alessandro disse “sono sveglio” e la melodia cessò. Si alzò e dopo aver spalancato le tende della finestra, mezzo accecato dalla luce del mattino si diresse al bagno. Si lavò e si vestì in pochi minuti, scese le scale e dopo pochi passi fu in cucina.
L’invitante odore dei pancake cucinati da poco lo attirò al tavolo, sedutosi sullo sgabello tolse il coperchio che copriva la portata, rivelando quella che poteva definirsi una classica colazione americana. Prima di prendere la forchetta notò un biglietto piegato sotto al piatto, lo aprì per leggerlo.

“Ecco la colazione tesoro, ti auguro una splendida giornata. Baci, Vanessa”

Stava per agguantare la forchetta quando un buio improvviso lo circondò. Spalancò gli occhi e si alzo di soprassalto dal letto.

< Un altro sogno, ma questo sembrava decisamente reale >
La luce fu accesa pochi secondi dopo, la voce che uscì dalle pareti lo fece sobbalzare dalla sorpresa.

Buford: “Ben svegliato Mr. Becker, sono Buford il responsabile dei nuovi associati”

Alessandro: “Associati, certo...”

Buford: “Così è definito il suo ruolo nel contratto che ha firmato”

Alessandro: “Un foglio bianco, sotto minaccia…chiamatemi come vi pare”
Incrociò le braccia e fece una smorfia.
Buford: “Le chiedo di alzarsi e controllare il terminale, la prima guida è disponibile appena è pronto”

Alessandro si alzò barcollando, ripreso l’equilibrio si sedette davanti al monitor.

< La gamba mi dà ancora fastidio, o meglio quel che ne resta >

Lo schermo si illuminò rivelando la scritta Presentazione, premere pronto per cominciare.

Appena cliccato il tasto lo schermo rivelò una pagina che ricordava molto i famosi negozi online che Alessandro era tanto abituato a vedere.

Buford: “Iniziamo dalle basi, questo è il mercato dove lei potrà acquistare diversi tipi di beni, compresi oggetti e servizi”.
Sulla destra erano presenti una serie di categorie tra le quali: vestiti, cibo, accessori, droghe, videogiochi, quantità di luce, libri e molto altro. Per ogni categoria si apriva una lista con immagini, nomi e prezzi segnati in HYP. A fondo pagina era riportato “le immagini sono puramente a scopo illustrativo”.

Alessandro: “che vuol dire quantità di luce?”

Buford: “La luce fin’ora è stata erogata a titolo gratuito e ogni giorno gliene spetta una quantità standard, ogni unità di luce in più da spendere a piacimento si paga.”
La schermata cambiò e Alessandro rimase in silenzio a osservare. Vedeva un titolo in alto “Jobs”(lavori) e una lista di titoli che riassumevano la tipologia del lavoro, il pagamento in HYP al completamento, e il numero di partecipanti richiesti.

Buford: “I compiti disponibili sono chiamati ‘task’, la maggior parte vengono retribuiti in HYP, altri che sono più rari e richiedono un lavoro tempestivo con altre criptovalute. Queste due pagine sono accessibili durante le ore di luce. Selezioni il task “Welcome” e lo porti a termine per guadagnare i suoi primi HYP, le auguro un buon lavoro Mr. Becker.”

Alessandro cliccò su Welcome e si aprì la finestra con svariate domande, cominciando a leggerle pensò:

< Provo piacere, anche solo a rispondere a queste domande, è molto meglio del buio, del silenzio e di tutto quello che ho vissuto fino a ora. Un semplice questionario al computer mi sembra una cosa talmente bella...il loro metodo è impeccabile >