Eccoci con altri tre dei 21 precetti di Miyamoto Musashi, con questo post arriviamo a 12 in totale. Scriverò altri 3 post per completare questa serie e in ultima analisi sceglierò i precetti che penso siano migliori.

Origine immagine: Pxhere CC0 public domain.

Precetto dieci.

Non lasciatevi guidare da sentimenti di lussuria o amore.

Una delle mie citazioni preferite viene da Charles Darwin il quale afferma che "l'abilità di poter amare tutti gli esseri viventi è l'attributo più nobile dell'uomo". Mi trovo ad avere un pensiero duale sulla questione dell'amore, mentre concordo sulla sua nobiltà allo stesso tempo devo concordare anche con Musashi, specialmente quando l'amore è accompagnato o sostituito dalla lussuria.

La lussuria è uno dei sette vizi capitali, le conseguenze di essere guidati solo dal proprio istinto sessuale sono devastanti. Credo anche che spesso si possa scambiare il desiderio sessuale con il sentimento di amore e viceversa, questo rende pericoloso il sentimento di amore stesso.

Nella via intrapresa da Musashi non c'è spazio per distrazioni e sprechi di tempo ed energie, sia la lussuria che l'amore diventano sentimenti e espressioni umane da evitare perché potrebbero distogliere il guerriero dalla sua strada.

Precetto undici.

In ogni cosa, non abbiate preferenze.

Questo è uno dei precetti più controversi, non avere preferenze IN OGNI COSA è praticamente impossibile. Quasi tutti avranno delle preferenze ed è normale che sia così, questo precetto è difficilmente applicabile nella vita moderna, ma proviamo a vederlo dal punto d vista dello stratega.

Avere una preferenza per un guerriero può voler dire la morte, esempio: se è risaputo che preferite un'arma ad un'altra, il vostro avversario sarà già avanti rispetto a voi, sapendo quale arma o tattica usare per affrontarvi (era tipico di Musashi usare armi più lunghe di quelle degli avversari, così da poter colpire senza essere a "tiro"). Alcune scuole giapponesi si incentravano sull'uso e sulla maestria in una certa arma, dando un grande vantaggio agli avversari che sapevano a cosa andavano incontro.

Ammettiamo invece che preferiate una pietanza o un alcolico rispetto ad altri, se la vostra preferenza è costante questo espone le vostre abitudini al prossimo. In un Giappone medievale dove gli assassini e i tradimenti erano all'ordine del giorno non era una grande idea far sapere al nemico cosa avreste consumato alla prossima taverna sul vostro percorso.

Precetto dodici.

Siate indifferenti rispetto al posto dove vivete.

Questo precetto è controverso quasi come il precedente, il posto dove si vive è di fondamentale importanza, tutto può essere preso in considerazione, dai sistemi sanitari ai trasporti, dai servizi offerti al livello del quartiere.

Ancora una volta per comprendere questo precetto dobbiamo capire che Musashi non aveva collegamenti familiari, non aveva desideri di possedere oggetti che non gli servissero o abitazioni sfarzose. La sua era la vita del ronin solitario e completamente libero di andare dove voleva e fare quel che più gli aggradava. Difficile combaciare la nostra visione sul dove vivere con la sua, ricordo che passò gli ultimi anni della sua vita in una grotta a scrivere e meditare oltre che ad insegnare ai suoi allievi.

Che il posto dove si vuole vivere sia una preferenza? forse per questo Musashi ci invita a essere indifferenti anche in questo.