Ucraina, una guerra dimenticata e la dimostrazione del potere dei media.

Ricordate tutti il 2014 e la scoppo della guerra in Ucraina?

Il tutto cominciò nel 2013 quando il presidente Viktor Janukovyč (resterà in carica fino al 22 febbraio 2014) procedette alla sospensione dei DCFTA, ovvero una serie di patti tra l'Ucraina e l'Unione Europea che avrebbe posizionato il paese sulla strada per entrare a far parte dei paesi membri. La mossa avvenne in seguito ad accordi con la Russia che probabilmente non vedeva di buon occhio avere al confine l'Europa che pian piano continua ad espandersi (tra le varie vicende anche un progetto americano di costruire un sistema missilistico che fungerebbe da "scudo" contro un possibile attacco russo, questo ha creato grandi tensioni tra le super potenze).

Questo provocò l'Euromaidan, una serie di proteste pubbliche da parte dei cittadini che volevano vedere l'Ucraina far parte dell'Europa (anche se indiscrezioni indicano al fatto che le manifestazioni fossero in realtà state montate da paesi occidentali per sovvertire il governo e riportare in discussione i DCFTA). La scintilla scoppia nel corso del 2014 quando avviene la dichiarazione di indipendenza della Repubblica Popolare di Doneck e della Repubblica Popolare di Lugansk.

Molti filorussi che occuparono edifici governativi vengono arrestati, la Russia risponde inviando truppe di terra e di fatto attaccando l'Ucraina con forze militari, a quel punto la guerra vera e propria ha inizio. Gli scontri sanguinosi costano negli anni la vita di più di 10000 persone tra civili e militari, il teatro di guerra ricorda molto quello di certi paesi arabi dove l'occidente appoggia una parte e la Russia l'altra.

La Russia mostra i muscoli e con un referendum di dubbia legittimità annette la Crimea, area dell'Ucraina con popolazione a maggioranza russa o di origine russa. Il referendum è ritenuto non legale dalla gran parte dell'ONU, ma nonostante questo tutto procede e grazie all'invasione militare nessuno può fermare questa annessione.

Fonte Wikimedia Creative Commons: reparti ucraini impegnati in un'operazione anti terrorismo durante la guerra, 2016.


I giornali e i telegiornali ci hanno informato sugli sviluppi della guerra fino al 2015/2016 per poi diventare silenti negli scorsi anni quando le notizie sono completamente scoparse dai main stream media, quasi come se la guerra fosse finita. Paradossalmente se non ne parlano i media non ne parlano nemmeno le persone e sembra che questi fatti si siano risolti per il meglio.

Niente di più lontano dalla realtà, la guerra in Ucraina è ancora in atto, proprio lo scorso febbraio ci sono state delle proteste al parlamento contro il presidente Petro Oleksijovyč Porošenko per una spinta all'impeachment. Il rivale Mikheil Saakashvili è stato arrestato e deportato in Polonia sempre a febbraio, scatenando lo scoppio delle proteste e l'intensificarsi delle tensioni.

Anche se la situazione è critica e in est Ucraina ci sono migliaia di persone tenute in ostaggio, chi guarda la televisione segue i soliti servizi del papa e delle vicende politiche che a lungo andare diventano fuffa finchè non c'è un governo che lavora seriamente. La mancanza di attenzione e informazione sulle vicende internazionali che non sono nemmeno troppo lontane da noi è disarmante, se volete un'informazione che valga qualcosa oggi vi tocca cercare fonti indipendenti e leggere siti web che riportano notizie e non frottole, questo ovviamente la maggior parte di noi non ha tempo di farlo.

In attesa di sapere come e quando questa guerra avrà fine speriamo in una risoluzione che dia pace agli ucraini e un governo che faccia i loro interessi piuttosto che trasformare il paese in uno scacchiere internazionale.