Cos’è la Blockchain lo sappiamo più o meno tutti.
È una sorta di libro mastro distribuito, condiviso, autorizzato per la registrazione delle transazioni con consenso, provenienza, immutabilità e finalità.
È la tecnologia alla base delle monete virtuali ma il suo potenziale si estende a molte altre possibilità a livello aziendale.
Come funziona Blockchain?
Pensiamo a una rete distribuita in cui i partecipanti concordano contrattualmente di scambiare dei servizi.
Questa rete crea un mercato, che può essere pubblico o privato e richiede almeno due partecipanti, ma può essere ovviamente molto più estesa.
Blockchain è il meccanismo abilitante per il libro mastro, un sistema di registrazione per le transazioni stesse.
Ogni azienda ha in genere più registri per le varie realtà presenti ma, contemporaneamente, ogni azienda mantiene i propri registri in modo che la comprensione del flusso di un bene da partecipante a partecipante, richieda la correlazione di più libri contabili di più aziende.
Questo aumenta la difficoltà e il costo perché i registri sono proprietari e non progettati per essere condivisi.
L’utilizzo di Blockchain risolve questo problema abilitando un registro distribuito, condiviso, autorizzato da utilizzare da tutti i partecipanti alla rete. Fornisce, quindi, un meccanismo per aggiungere fiducia a un ambiente di per sé non affidabile.
In definitiva, Blockchain è una registrazione irrevocabile di transazioni che devono essere utilizzate da tutti i partecipanti in una rete aziendale.
I dati vengono aggiunti alla blockchain in modo append-only e una volta registrati non possono essere né modificati nè cancellati. Le parti accettano una transazione e tali informazioni sono raggruppate in blocchi.
Ogni blocco ha un timestamp e un link alla catena (da cui il nome) al blocco precedente. Il blocco è registrato attraverso la rete peer-to-peer.
Esistono dei meccanismi integrati per la sicurezza e la crittografia. Una volta registrata la transazione, non può più cambiare ed è immutabilmente mantenuta nella blockchain
La blockchain è essenzialmente un database, distribuito, che permette a diverse parti, che non si fidano intrinsecamente, di condividere le informazioni senza una amministrazione centrale in cui le transazioni vengono elaborate da una rete di utenti che creano un sistema condiviso di registrazione.
Confrontiamolo con un tipico database locale aziendale.
Il DB gira su un server e solo gli autorizzati possono accedere e modificare i dati.
Pensiamo, poi, che l’azienda voglia rendere disponibili i propri dati per delle opportunità di business.
È possibile che il database non sia esattamente allo stesso modo del sistema del business partner per cui i costi di sviluppo per una soluzione che li faccia comunicare possono essere molto alti.
Peraltro la maggior parte dei moderni sistemi di gestione dei database fornisce funzionalità temporali che possono essere utilizzate per archiviare e gestire i dati storici che sono, però, piuttosto complessi e pochi sistemi applicativi li utilizzano effettivamente laddove, invece, la blockchain registra tutte le transazioni rilevanti ed implementa un archivio in continua crescita della storia aziendale.
Per semplificare possiamo pensare alla blockchain come a un meccanismo che offre quattro funzionalità fondamentali:
- Fornisce un registro condiviso per un sistema distribuito di record condiviso su una rete aziendale.
- I termini del contratto sono incorporati nella blockchain.
- Garantisce la privacy in modo che solo le parti coinvolte abbiano visibilità sulle transazioni sicure, autenticate e verificabili.
- Fornisce un account fidato che è approvato da tutti i partecipanti rilevanti della rete.
È chiaro, quindi, che limitare la blockchain alle sole cryptovalute è un errore di valutazione di un sistema che, per quanto non ancora maturo, ha tutte le carte in regola per interpretare una nuova rivoluzione tecnologica.
Comincio piano piano ad avere le idee un po' più chiare. Anche se, non avendo studiato la materia, avrei mille domande...probabilmente molte "terra terra"! Comunque un bell'articolo.
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