VIC, come tutto ebbe inizio - VIC, how it all began

[ITA]

Penso di avere più o meno vaneggiato su tutte le mie passioni.
Ce n'è una, che ancora non ho citato, che poi è quella che mi da il pane.
Nasco nell'inverno del '973, bambino curioso, smonto (e non sempre riesco a rimontare) tutto quello che mi capita a tiro.
Verso la metà del 1981, complice la 4° di copertina di Topolino, vengo letteralmente fulminato dal Commodore Vic20.

Di Evan-Amos (Opera propria) [Public domain], attraverso Wikimedia Commons

Che macchina, prestazioni incredibili, per l'epoca, stiamo parlando di qualcosa come 20KB (avete letto bene KiloByte) di Rom di cui ben 9KB utilizzabili.
Il tutto, alla modica cifra di 199 mila lire (per confronto la benzina costava 750 lire (0.38€) al litro)
Allora comincia il martellamento nei confronti dei genitori, i soldini risparmiati, faccio il bravo, giuro! e per il mio compleanno, ai primi di dicembre, andiamo in negozio, non un computer store come oggi ma un negozio di cartotecnica che forniva ingegneri ed architetti e solo da pochissimo entrato nel mercato informatico.
Dopo un paio d'ore e una 30ina di sigarette (all'epoca si fumava OVUNQUE, incredibile, vero?) di mio padre, arriva il MIO turno!
Prendo i soldi, 200 mila tonde tonde e pago e qui, con mia paralizzante sorpresa, apprendo dell'esistenza di questo strano essere di nome IVA.
Ovviamente, il saggio genitore, che aveva letto meglio di me la pubblicità, si era premunito ed oltre al computer aveva ordinato anche il 1530 (non disponibile in quel momento) e un paio di giorchi su cartuccia.
Ritorna il sorriso e comincia la mia "carriera" nel mondo dell'informatica. Sono il felice proprietario di uno dei primi computer della provincia e primo del mio paese.
Non avendo disponibiltà del registratore (per i giovani...si era una registratore a cassette che incideva un segnale che veniva codificato e decodificato in lettura dal computer) ho passato 3 notti e 3 giorni, per la disperazione di mia mamma, davanti alla tastiera ed un Mivar da 14 pollici BN per scrivere, con un solo dito, un gioco di 8/10 pagine.
Il gioco era una sorta di space invaders con un quadratone (alieno invasore) che scorreva il monitor orizzontalmente e un rettangolino (cannone terrestre) che doveva colpirlo.
WOW! ed era solo l'inizio.
Ben presto imparo ad usare due dita, quindi due mani, per digitare e il codice scorre velocissimo (diciamo...) sullo schermo.
Il registratore comincia a "starmi stretto", troppo lento, compro il 1541, il floppy da 5 pollici e un pacco da 10 dischi.
E' ufficiale, sono fregato, sono diventato un mini nerd. a 10 anni non mi interessa altro se non i computer!
Nel 1984 compro, usato, un Commodore 64, ricevo in regalo da amici di famiglia lo ZX80 Spectrum e il suo gemello diverso Philips MSX.
Imparo il basic, passo ore davanti al pc, specialmente le ore notturne (per fortuna ho sempre dormito poco).
A questo punto c'è un periodo di stasi, dopo tanto impegno è quasi fisiologico. Mi serviva un cambio di passo, qualcosa nuovo che riaccendesse la passione
Decine di floppy dopo arriva "Lorraine", nome in codice del primo Amiga.
La serie 1000 era, però, troppo costosa per le mie inesistenti finanze e devo aspettare il 1988 per comprarmi l'Amiga 500.

Di Bill Bertram (Opera propria) [CC BY-SA 2.5], attraverso Wikimedia Commons

Per ora mi fermo qua.
Il resto ve lo racconto dopo Pasqua.
Auguri

[ENG]

I think I have, more or less, talked about all my passions.
There is one, which I have not yet mentioned, which is the one that gives me bread on the tables.
I was born in the winter of '973, a curious child, I disassembled (and not always able to reassemble) everything that I can touch and play with.
Towards the middle of 1981, accomplice the back cover of Topolino, I was literally struck by the Commodore Vic20.
What a machine, incredible performance, for the time, we are talking about something like 20KB (you have read well KiloByte) of Rom of which 9KB usable.
All this, at the modest price of 199 thousand lire (for comparison the petrol cost 750 lire (0.38 €) per liter)
Then the I started to put pressure to my parents, saved money, I'll be good, I swear! and for my birthday, in early December, we go to the store, not a computer store like today, but a paper shop that provided engineers and architects and only very recently entered the computer market.
After a couple of hours and about 30 cigarettes (at the time we were smoking ANYWHERE, incredible, isn't it?) smoked by my father, MY turn arrives!
I take the money, flat 200 thousand lire and, with a paralyzing surprise, I learn of the existence of this strange entity named IVA.
Obviously, the wise parent, who had read the advertisement better than me, and in addition to the computer he had also ordered the 1530 Datassette (not available at that time) and a couple of games on cartridge.
The smile returns and my "career" begins in the computer world. I am the happy owner of one of the first computers in the province and the first in my town.
Not having the availability of the recorder (for young people ... it was a tape recorder that recorded a signal that was encoded and decoded to read from the computer) I spent 3 nights and 3 days, for the despair of my mother, in front of the keyboard and a 14-inch BW Mivar to write, with just one finger, a game of 8/10 pages.
The game was a sort of space invaders with a big square (alien invader) that ran the monitor horizontally and a rectangle (terrestrial cannon) that had to hit it.
WOW! and it was just the beginning.
Soon I learnt to use two fingers, then two hands, to type and the code runs very fast (let's say ...) on the screen.
The recorder starts to "be tight", too slow, so I bought the 1541, the 5 inch floppy and a pack of 10 disks.
It's official, I'm screwed, I've become a mini-nerd. at 10 years I do not care about anything but computers!
In 1984 I bought a Commodore 64, used, I receive as a gift from family friends the ZX80 Spectrum and its different twin Philips MSX.
I learn the basic, I spend hours in front of the PC, especially at night (fortunately I have always slept a little).
At this point there is a period of stasis, after so much effort is almost physiological. I needed a change of pace, something new that would rekindle the passion
Dozens of floppies after, "Lorraine", codename of the first Amiga, arrives.
The 1000 series was, however, too expensive for my non-existent finances and I have to wait for 1988 to buy the Amiga 500.

For now I stop here.
I'll tell you the rest after holidays.
Happy Easter