Rubrica SALUTE&BENESSERE - #2: IL KILLER DA TAVOLA PER ECCELLENZA

in ita •  7 years ago  (edited)

Siamo al secondo appuntamento della rubrica settimanale incentrata su salute e benessere ed oggi il mio intento è quello di farvi sgranare gli occhi. Ormai è più che risaputo che il sale fa male... per quale motivo ci si ostina allora ad usarlo? Se pensate che basti non abusarne per rimanere in salute questo articolo fa davvero  per voi.  

Immagine CC0 creative commons via Pixabay

LA PRIMA FALLA 

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda un’assunzione di sale inferiore ai 5 gr, il che significa un introito giornaliero massimo di 2000 mg di sodio… peccato che questo valore sia il quadruplo del nostro fabbisogno! Il nostro corpo, in realtà, ne necessita ogni giorno 500 mg, quantità facilmente raggiungibile attraverso una dieta equilibrata poiché il sodio è contenuto in ogni alimento ad esclusione della frutta. Pensate a quanto si superi enormemente il fabbisogno giornaliero quando viene aggiunto quel pizzico di sale e facendo uso di cibi industriali: basta tenere a mente che in 1 grammo dello stesso vi sono circa 400 mg di sodio, ovvero la quantità necessaria per un’intera giornata.  

IL SALE INGRASSA

La liposintesi, che in sostanza è il processo attraverso il quale si crea adipe nel corpo, è innescata dalla secrezione di insulina prodotta nel pancreas a seguito di una maggiore presenza di glucosio nel sangue (superiore ai 120 milligrammi ogni 100 millilitri di sangue); bastano soli 5 grammi di glucosio per iniziarne il processo. Vi starete probabilmente chiedendo che c’entra il sale in tutto ciò e questo perché forse non sapete che il glucosio, per essere assorbito ed entrare in circolazione nel sangue, deve essere veicolato da un trasportatore proteico: il cloruro di sodio, ovvero il sale che si usa in cucina. Maggiore è la concentrazione di sodio e più facilitato sarà l’ingresso del glucosio nelle cellule. Il cloruro di sodio gioca un ruolo fondamentale in questo processo perché ne occorrono due ioni per poter veicolare una molecola di glucosio, pertanto per far iniziare il tutto bisogna attendere il suo ingresso nell’intestino: più s’attarda ad arrivare, minore sarà la velocità di assorbimento del glucosio. Viceversa, la velocità di assimilazione del glucosio sarà maggiore in proporzione alla disponibilità del sodio e pertanto verrà facilitato il processo di liposintesi.  

Donne, se volete cominciare ad eliminare la cellulite, che altro non è che un accumulo di grasso e non di liquidi stagnanti, partite col non usare più il sale da cucina nemmeno nell’acqua della pasta! Oltre a guadagnarci in salute, inizierete a riscoprire i sapori autentici dei cibi e a goderveli appieno. 

IL CLICHÉ

“Mangiare senza sale significa mangiare insipido”.

Certo, all’inizio vi sembrerà così semplicemente perché le vostre papille gustative si sono ormai adattate al gusto alterato dei cibi causato dalla quantità di quel conservante che aggiungete. Non è un esaltatore di sapidità bensì un vero e proprio modificatore. Provate ad usare le spezie combinandole tra di loro e ad usufruire del salutare olio extra vergine d’oliva delle nostre terre; provateci per almeno un mese, tempo che il vostro corpo si disintossichi dall’assuefazione di sale (sì, agisce come una droga: pensate che l’italiano medio fatica di più ad eliminare il salato rispetto al dolce) e poi mi saprete dire.

I DANNI

Come avrete capito il sale incide quindi sull’obesità, nonché costituisce un maggiore pericolo per ictus e malattie cardiache a causa dell’aumento della pressione arteriosa. 

Uno degli ultimi studi sul sale pubblicati su Nature Neuroscience ha addirittura evidenziato come l’eccesso di fabbisogno di sodio incida negativamente sull’attività cerebrale a causa di una risposta immunitaria scatenata nell’intestino che va poi a ridurre il flusso sanguigno nella corteccia e nell’ippocampo. Per esperienza diretta posso affermare che vi sorprenderete della maggiore concentrazione con la quale riuscirete a lavorare e a svolgere le vostre attività quotidiane eliminando il sale aggiunto dalla vostra dieta. 

Vi sono altri studi in corso, questa volta incentrati sulla correlazione sale-cancro, che ritengono il sale aggiunto, con molte probabilità, uno dei maggiori responsabili per la prolificazione delle cellule cancerose. Speriamo la comunità scientifica giunga a breve ad un risultato decisivo.

Attendendo i vostri riscontri (provare per credere!) vi svelo un indizio per il terzo articolo di questa rubrica: conoscete il secondo killer da tavola più pericoloso per la nostra salute?

Vi aspetto sempre più numerosi!


Love      



FONTI:

  • SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) - Tabelle LARN 
  • "La rivoluzione dimagrante" di A. Lemme - MONDADORI
  • Nature Neuroscience
  • "Introduzione alla biochimica di Lehninger" di David L. Nelson e Michael N. Cox - ZANICHELLI
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Complimenti, molto interessante,non immaginavo che il sale influisse anche sulla quantità di afflusso sanguinio che il cervello riceve.. Hai detto tutto e di più su un argomento di dominio pubblico riuscendo a coinvolgere lostesso il lettore alla lettura. Magari riuscissi a farlo pure io :-)

Ti ringrazio @intronitro! Fa piacere leggere che il tempo che ci ho impiegato nel scrivere questo articolo sia stato apprezzato 😉

This comment has received a 5.00 % upvote from @webdeals thanks @intronitro.

Brava bel post!

Grazie mille @tamon!

Ciao @clode, sapevo che del sale non bisognasse abusarne ma messa così dettagliatamente mi fa venire voglia di non assumerne più 😌

È pensa che sono così sbadato che più volte di quanto vorrei ammettere, ho messo il sale al posto dello zucchero nel caffè.. adesso mi dirai che anche lo zucchero fa male, lo so... Da oggi caffè amaro 🙄

Ahahah @miti, dico solo che tu ci vedi mooolto lungo! Purtroppo lo zucchero é l’altro grande veleno del nostro secolo e si nasconde anche nelle etichette con nomi meno “comuni” 😞

Vero @clode.. con una bimba di 2 anni ho cominciato a preoccuparmi molto di queste e altre cose rigurdanti l'alimentazione

Sul fatto che mangiare senza sale, sembrerà insipido, confermo che è solo un'abitudine.
E' come bere il latte senza aggiungere lo zucchero. La prima volta pare imbevibile, dopo si inizia a gradire il sapore dolce naturale del latte. Questione di percezione, come in tante cose.

Esattamente @dudithedoctor... bello il riferimento che fai sulla percezione... è proprio così

Confermo...anch'io mi sono abituato a mangiare senza o con pochissimo sale e adesso ho il problema opposto...se mangio dove cucinano "salato", soffro 😎
Stessa cosa con il caffè...senza zucchero

...questione di abitudine...questione di abitudine...

Ah concordo @marcolino76... stesso problema

Davvero un ottimo post, @clode, mi hai dato ulteriori informazioni su di un condimento di cui non sono un grosso fan, un parte delle cose che ho letto le conoscevo già, ma elaborando tutto il tuo valido trattato, calerò ulteriormente la quantità di sale presente nella mia dieta, grazie mille e complimenti!!

Grazie @mad-runner!

Sapevo che il sale facesse male ma non conoscevo tutti questi dettagli, bel post!! 😊

Grazie mille @francesca16!

Farò un po' il bastian contrario. È proprio l'abuso del sale da demonizzare, e non il sale in quanto tale. Cloro e sodio, i componenti del normale sale da cucina, sono infatti elementi essenziali per il corretto funzionamento dell'organismo, e loro squilibri possono tradursi in effetti anche gravi. Queste due sostanze, insieme al calcio e al potassio, sono probabilmente i più importanti regolatori delle attività cellulari.
Sostenere che "il sale fa male" equivale a sostenere che "le vitamine fanno male", perché anche quest'ultime, esattamente come il sale, se assunte in eccesso causano problemi gravi. Eppure hanno un nome più simpatico, e quindi ci facciamo abbindolare dai beveroni che promettono di riempirci di vitamine, anche se oggi sappiamo con certezza che alcune ipervitaminosi causano ossificazioni precoci e malformazioni.
Paracelso diceva che "è la dose a fare il veleno".

Oggi abbiamo un problema con il sale, questo è innegabile. Ma questo, più che al sale che utilizziamo in cucina, è riconducibile a tutti quei prodotti già pronti che consumiamo e che spesso sono riempiti di sale (ma anche di zucchero) per ovviare al problema della bassa qualità e degli scarsi sapori. I sacchetti di patatine, gli snack e i vari prodotti di questo genere sono i veri vettori delle eccessive quantità di sale nelle nostre diete. Se eliminassimo questi prodotti, le quantità di sale che normalmente usiamo in cucina sarebbero assolutamente legittime e necessarie.

L'assurdo è che molte persone sono disposte a rinunciare a salare l'acqua della pasta, pur di potersi scofanare un sacchetto di chipster a merenda...

  ·  7 years ago (edited)

@spaghettiscience, se hai letto bene l’articolo io parlo di sale aggiunto, comprendendo sia quello da cucina che quello dei cibi industriali, ed ho spiegato il perché. Per fare un altro esempio, il glucosio è fondamentale per il cervello, e secondo te per questo siamo autorizzati ad usare lo zucchero aggiunto quando con l’uso di tutti i cibi naturali riusciamo ad ottenerne dei livelli equilibrati? L’eccesso, come tu lo chiami, è esattamente anche quel briciolo in più proprio per questo motivo.
Concordo che è proprio un’assurdità non salare la pasta e mangiarsi delle chipster... infatti chi sceglie di voler stare in salute eliminando il sale aggiunto se dovesse trovarsi davanti delle patatine in sacchetto avrebbe la nausea solo a vederle...

Comunque sono anche io generalmente d’accordo sulla frase di Paracelso, ma la biochimica non guarda in faccia gli aforismi ;-)

Non sono d'accordo. Anche da un punto di vista puramente biochimico, se si considera unicamente l'NaCl contenuto negli alimenti, una dieta come la nostra non contiene affatto la quantità di sali necessaria.
Ripeto, non sto dicendo che non esista un problema. Ma demonizzare una sostanza che fa parte della nostra cultura da secoli è altrettanto sbagliato. Bisogna stare attenti al sale? Sì. Bisogna toglierlo dalla tavola? No.

Altrimenti il discorso non è troppo diverso da chi sostiene che la carne faccia male.

  ·  7 years ago (edited)

@spaghettiscience, io penso che la scienza sia uguale a progresso mentre gli atteggiamenti che si perpetuano perché “fanno parte della nostra cultura” sia involuzione. Per quanto riguarda la dieta, se si mangiasse in base a ciò che si necessita (=nutrirsi in chiave biochimica) e non in base a ciò che la golosità suggerisce, l’NaCl sarebbe più che sufficiente con i singoli alimenti. Questo lo afferma la biochimica e pure le mie analisi del sangue ;-)
La carne, come gli altri alimenti, possono nuocere sempre in base a come vengono combinati, a quando vengono mangiati, se non vengono variati ecc ecc... sarebbe una lista senza fine.
E comunque... parlando di dannosità... si discute molto dei conservanti... che cos’è il sale? Ecco un primo buon motivo per il quale non puoi paragonare il mio ragionamento a chi sostiene che la carne Faccia male

Siamo quello siamo anche grazie alla nostra cultura, e non solo grazie alla scienza. Quando a quest'ultima abbiamo permesso di progredire senza la prima abbia creato la bomba atomica.

Inoltre, mangiare in base a ciò che si necessita è reso possibile oggi grazie a tutta una serie di accorgimenti e adattamenti che causano al pianeta tutta un'altra sera di problemi. Che senso ha allora?
Sembra un discorso simile a quello che fa chi invoca un mondo vegano, senza aver nemmeno mai preso in considerazione l'ipotesi che sarebbe un mondo non sostenibile...

  ·  7 years ago (edited)

Non confondiamo la cultura con la sete di potere! Stai parlando di concetti completamente differenti. L’evoluzione esiste grazie alla scienza, infatti a riprova di ciò che hai scritto, é proprio quando l’emotività entra in gioco che si creano danni.

Come tutte le cose, soprattutto in tavola, è sempre bene non abusarne. In teoria dovremmo farci bastare quello che c'è negli alimenti in natura, come per esempio l'aggiunta di zuccheri nei succhi. Da quando ho letto le controindicazioni mi faccio i succhi da solo e senza aggiungere zuccheri.

Soprattutto nei succhi @leandro77! La frutta contiene di per sè molto zucchero (il fruttosio) quindi figuriamoci aggiungerne altro.

Per questo è necessaria una giusta informazione ;)

Hai scritto un post interessante, t'invito ad usare anche il tag scienze o itastem per una maggiore visibilita'

Grazie per il suggerimento @aboutcoolscience!

davvero un bel post, facile da comprendere e molto utile...davvero brava! un saluto @giornalista

Grazie @giornalista, la difficoltà sta proprio nel riportare concetti articolati nella maniera più semplice possibile... sono felice di essere riuscita nell’intento!

Si infatti concordo con te, per raggiungere più persone possibili bisogna rendere il post semplice e senza perdere la propria specificità! Sei stata bravissima dal mio punto di vista...

Grazie di cuore!

Il sale a casa lo abbiamo quasi eliminato...ma cosa sono le patatine fritte senza sale?!