Nello scorso articolo ho parlato di come Singapore si stia posizionando come hub per i progetti relativi alla blockchain, ma di come questo in verità sia più uno specchietto per le allodole che una vera 'rivoluzione'.
Con l'articolo di oggi vorrei approfondire un altro importante aspetto del sistema finanziario di Singapore, e di come esso, non remi verso il settore blockchain, ma contro: le banche.
La lista delle banche a Singapore è gigantesca, praticamente ogni banca di una certa dimensione ha una filiale a Singapore; le più famose comunque sono:
DBS (quella nazionale)
OCBC
HSBC
Maybank
Standard Charter
UOB
Tutte queste banche hanno offerte specifiche per le nuove aziende o startups. La migliore, senza troppe sorprese è DBS: con appena SG$1,000 si può aprire un corporate account per la propria società, nessun capitale minimo richiesto e nessun balance mensile.
Con offerte di questo tipo e una competizione nel settore bancario tra le più alte in tutto il mondo, ed ovviamente, con una nazione PRO-Blockchain ci si aspetta che aprire un conto corrente sia una passeggiata. Invece non è così.
Al momento dell'apertura del conto corrente è richiesto il KYC, dove un dipendente della banca chiede semplici domande come: 'in quale settore opera la società?'.
Nel momento in cui la parola blockchain entra nel KYC, TUTTE le banche riportate nella lista sopra, negano l'apertura del conto.
La soluzione è semplice, basta rimanere generici e non menzionare la parola blockchain, quindi una società che si occupa di blockchain viene presentata come una software house o una tech company. Il trucco non funziona sempre ed è possibile che anche dopo l'apertura del conto, la banca faccia dei controlli e il conto venga congelato. CoinHako, l'equivalente di CoinBase in Malesia e Singapore non solo si è visto congelare il proprio conto ma anche revocare la propria licenza per operare nella nazione.
E per quanto riguarda i privati?
La situazione non è migliore. Come sapete su CoinBase si possono comprare crypto usando la propria carta di debito/credito. Bene, fino a fine 2017 questo era possibile e veloce, da gennaio le cose sono cambiate, ogni volta che si prova a fare un trasferimento su CoinBase per acquistare crypto, la transazione viene respinta dalla banca e non è possibile continuare.
E per chi volesse liquidare?
Anche qui ci sono problemi, usando servizi come CoinHako per ricevere il denaro direttamente nel proprio conto corrente è importantissimo non menzionare in alcun modo che i fondi arrivano da investimenti in crypto, perché se la banca lo vede, il conto della persona viene congelato per un periodo che varia dai 3 ai 6 mesi.
La blockchain non è illegale a Singapore, e non siamo minimamente ai livelli di USA o Cina, però un pochino deve sorprendere che una nazione che sparge news a supporto del crypto world stia, in verità, rendendo la vita un inferno per tutti quelli che fanno parte di questo mondo o per tutti i nuovi utilizzatori che si affacciano al mercato per la prima volta.
Anche in svizzera le banche hanno molto potere, ma qui sono molto aperti a questa nuova tecnologia. Si possono comprare bitcoin ad ogni distributore di biglietti delle ferrovie.
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Che bello! Però leggevo che molto ICOs Svizzere hanno base in Lussemburgo perché le guidelines Svizzere sono abbastanza 'serie'. Hai qualche info a riguardo visto che vivi li?
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