Oltre al regalo materiale ricevuto ieri da Tati, ne ho ricevuto uno altrettanto bello, ma intangibile: l'organizzazione di una giornata presso il parco divertimenti di Xcaret (leggo da qualche parte che la pronuncia esatta sia qualcosa tipo isc-caret).
E' uno dei parchi divertimenti più famosi al mondo e sicuramente famosissimo nel continente americano, settentrionale e meridionale.

Foto con il nome del parco all'uscita di uno dei fiumi sotterranei

Il parco occupa una superficie davvero vasta, tant'è che avevamo già letto che il tempo per fare in un giorno tutto ciò che si potrebbe fare non è abbastanza. Noi lo sappiamo e quindi, con anima leggera, diamo il nostro meglio, facendo il fattibile e sperando di andare via senza rimpianti.

Foto della piantina del parco. Si notano in diversi colori le strade che percorrono diverse aree tematiche

Alla fine della giornata, riusciamo a visitare 4 aree su 6, un buon risultato considerando che il parco apre alle 8.30 e le attrazioni chiudono tra le 17 e le 18.

Andiamo con ordine e diamo uno sguardo a quello che siamo riusciti a vedere oggi.

Percorso nero: Ruta del rio

Appena entriamo siamo indirizzati subito al punto numero 7, l'ingresso del fiume "Xcaret Plus": si tratta di due diversi fiumi sotterranei che ogni tanto risalgono in superficie, poi vanno di nuovo giù muovendosi tra conche e canali fino a sbucare ad un paio di km di distanza, nella parte nord-orientale della piantina in alto.
Ne percorriamo a nuoto uno la mattina ed uno poco prima della chiusura, ma per incomprensioni linguistiche con gli addetti, riusciamo a portare la fotocamera solo lungo il secondo percorso. L'esperienza è stupenda: con solo il giubbotto di sicurezza obbligatorio si deve nuotare lungo il percorso del fiume, alternando momenti in cui si sbuca all'aperto a lunghi tunnel bui nel sottosuolo, con solo una piccola luce in fondo come riferimento.

Uno sguardo di terrore al contatto con l'acqua fredda del fiume

A nuoto verso la prossima tappa!

Pausa selfie

Piccola cascata tra un tunnel sotterraneo e l'altro

Intravediamo l'uscita dalla parte diametralmente opposta del parco

L'esperienza di nuotare così a lungo mi mancava e nonostante un buon supporto del giubbotto di salvataggio ho avuto spesso l'impressione che la corrente ci trasportasse in senso opposto a quello di nuotata, per cui arrivare fino in fondo non è stato affatto così agevole.

Aldilà di questo, la linea nera prosegue dall'entrata all'interno del parco, dove è possibile vedere tante attrazioni diverse: da alcune rovine maya autentiche (l'area dove sorge il parco faceva parte di un'importante città mercantile e portuale), ai fenicotteri, ai trichechi, compreso una caverna di pipistrelli, in cui era proibito fare foto e bisognava mantenere il silenzio.

Altare mia nella parte della città maya di Xcaret

Fenicotteri timidi

In acqua, intento a pranzare, c'è un grande e docile tricheco

Percorso blu: Ruta Acuario

Avendo lasciato delle cose utili nel box con il lucchetto all'ingresso, torniamo indietro a prendere quello che ci serve, perdendo un po' di tempo e dovendo rivoluzionare il giro che pensavamo di fare. Sul percorso troviamo la linea blu, dove facciamo un salto a vedere alcune delle creature marine che popolano le acque dello Yucatan, ma che sono nate e cresciute qui in cattività.

Delfini che prendono strade diverse. Una piccola anticipazione di quello che verrà dopo

Piccolo squaletto che nuota in una piscina per prepararsi allo show

Tartarughine dappertutto, in attesa di essere cresciute e/o essere messe in libertà

Dettaglio di una tartarughina molto aerodinamica

Alcune pastinache davvero grandi!

Percorso verde: Ruta Playa

Al termine della linea blu, incrociamo la linea verde che porta su una spiaggia, affacciata sul mare, dove è possibile fare del facile snorkeling e vedere qualche pesciolino colorato. Decidiamo di affacciarci, tirar fuori l'attrezzatura ed anche io riprovo dove ho fallito qualche giorno fa.

La piccola area riparata dal mare dove è possibile fare snorkeling

Pesciolini giallo-neri in un piccolo branco

Altre sfumature di pesciolino

Io che saluto durante la mia ricognizione

Rimaniamo un po' qui, la temperatura dell'acqua è piacevole ed una nuotatina ci vuole, la giornata finora e calda ed un po' di fresco ci fa bene. Ovviamente la scarsa profondità dell'acqua, la notevole presenza umana ed il luogo abbastanza riparato rispetto all'oceano aperto non ci davano grandi aspettative di vedere coralli inestimabili, tuttavia il fondale era affollato di pesciolini di diversi colori e grandezze come li vedete in foto.

Abbiamo già visto un po' di cose, abbiamo superato da un po' l'ora di pranzo e decidiamo quindi di fermarci a mangiare qualcosa in un ristorante internazionale nei paraggi, dopodiché ci rilassiamo un attimo in spiaggia per digerire prima di proseguire con le nostre attività acquatiche.

Ci fermiamo un po' al sole su questa spiaggia

Percorso rosso: Ruta Delfines

Usciti dal ristorante abbiamo davanti a noi la linea rossa, che non abbiamo ancora percorso. Ci addentriamo e vediamo che è la zona in cui ci si può immergere in acqua con i delfini ed interagire, naturalmente sotto la supervisione del personale specializzato.

L'area di immersione con i delfini

Diamo un'occhiata a quello che succede ed alla fine, spinti da un prezzo incredibile (sappiamo che poi le foto ci costeranno un occhio, più dell'attività, ma è difficile poi resistere a conservare un ricordo di questa esperienza), decidiamo entrambi di tuffarci in acqua con i delfini e vedere cosa succede. Per me era la prima volta, per Tati no. Ecco com'è andata:

Il delfino è un animale davvero soffice da accarezzare! L'animale in questione è una femmina incinta di 10 mesi dal nome impronunciabile (di origine Maya)

Un bacino sulla guancia

Ancora coccole con questo tenero delfino

Guerra di schizzi, ma come si fa a vincere contro un delfino?

Ma si, si scherzava, ridiamoci su!

E' arrivato il momento di salutarsi, in bocca al lupo per il tuo cucciolotto!

Si capisce che questa è l'attività che più mi è piaciuta? E' risaputo che i delfini siano animali estremamente docili ed intelligenti, ma constatarlo in prima persona con un contatto così ravvicinato mi ha davvero emozionato. Da una parte si può sindacare sull'opportunità di far crescere questi animali in cattività, quando il loro posto sarebbe altrove, ma d'altro canto bisogna dire che noi come razza umana tra inquinamento e barbare uccisioni per soddisfazioni personali/culturali non è contribuiamo tanto alla loro salvaguardia. Se c'è qualcuno che lo fa, con iniziative concrete per la salvaguardia della specie e dell'ambiente marittimo, ben venga.

#Xcaret Mexico Espectacular

La giornata volge quasi al termine, alle 19 inizierà il grande show quotidiano che si tiene in una grande arena, in cui vengono ripercorsi i punti salienti della storia messicana partendo dai Maya per poi arrivare ai tempi attuali con delle musiche tipiche di ogni regione.

Riesco a scattare alcune foto da lontano, ma il divieto di utilizzare il flash ed il buio che spesso avvolge l'atmosfera del palcoscenico non sono d'aiuto. In ogni caso, mio personale parere, trovo spettacolare la riproduzione di una partita di Pok ta Pok con costumi che richiamo quelli originali e quella di un altro sport di cui non so il nome, che è una sorta di hockey ma giocato con una palla infuocata (lo era davvero, nessun effetto speciale). Segue la riproduzione in musical dell'arrivo degli spagnoli sulle coste messicane per poi passare, come anticipato, ad alcuni canti, balli e musiche tradizionali di tutte le regioni messicane.

L'ingresso dell'arena dove si tiene lo spettacolo

L'arena illuminata a lume di candela poco prima dell'inizio

Danza rituale prima dell'inizio della partita di Pok ta Pok

La partita sta per avere inizio

Fase di gioco con la "palla infuocata". Lo scopo è far entrare la palla nei bracieri posti alle estremità del campo, uno per ogni squadra

Spagnoli e Maya gli uni di fronte agli altri

Danza popolare messicana

Carnevale di Xcaret

Gran finale dello spettacolo

Una piacevole sorpresa

La giornata volge quindi al termine, non ci resta che tornare in albergo a riposarci. Non abbiamo ancora deciso se fare un'ultima piccola gita fuori porta domani o goderci il sole sulla spiaggia dell'hotel prima di ripartire. Fatto sta che quando torniamo in camera trovo una bella sorpresa da parte dell'albergo, non so se abbiano letto la mia data di nascita sul documento o se abbiano visto il biglietto di auguri di Tati che avevo lasciato aperto sul comodino, fatto sta che la stanza è decorata a festa.

Davvero un bel modo di terminare questo compleanno per me davvero speciale. :)

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Puntate precedenti
► Day 1 - Arrivo a Playa del Carmen
► Day 2 - Un giorno di relax in spiaggia
► Day 3 - Visita ai siti archeologici di Tulum e Coba
► Day 4 - Un giorno di pioggia
► Day 5 - Chichen Itza
► Day 6 - Tour attraverso la movida di Playa del Carmen
► Day 7 - Cozumel
► Day 8 - Un po' di sport... o almeno ci provo!
► Day 9 - Solo nuvole all'orizzonte!
► Day 10 - Isla Mujeres e Isla Contoy
► Day 11 - Holbox e dintorni