Avventure di una donna al politecnico.

Ciao,

questo blog non farà bene allo stomaco di chi è docente, quindi io vi ho avvertiti, non fatevi venire un’ulcera per colpa mia.

Oggi torno ad episodi di vita vissuta :) e questo non lo so perché ma mi ricorda:

Credo che non avessi neanche 20 anni quando questo capolavoro uscì fuori. Bei tempi, ma nello stesso tempo anche che periodi di merda.
Eh sì perché invece di fare una facoltà semplice non so cosa mi prese quel giorno, ma mi iscrissi ad ingegneria. Cazzata globale, per altro avevo dei capelli tinti ma e quando ha vinto la Ferrari pensando che lo spray rosso non durasse ho ripassato il rosso sul biondo tinto.

Se bravo Mirko dei Beehive, per i più giovani guardate qui e capirete.
https://www.vanityfair.it/show/tv/17/01/14/love-me-licia-kiss-me-cristina-davena-bee-hive-foto-oggi

Ho ancora la foto, dell‘immatricolazione, eccomi, una mia amica mi ha detto quacosa come Oddio!! Ma sembri una trentenne.

foto di mia proprietà

Comunque al politecnico venivano praticati pettegolezzi vari ed ogni ragazza aveva un nome normale ed un nomignolo sessuale, io siccome ho delle labbra non orribili, ispiravo vari divertimenti orali. Infatti un mio amico mi ha difeso quando avevo il fidanzato violento e stronzo, dicendo qualcosa come : Ale invece di darti della troia, della gente dovrebbe esserti grata, a ben guardare ogni tanto esci con dei cessi a tal punto che mi chiedo se la tua non sia opera caritatevole..

C‘era una coppia di fidanzati che si chiamavano con nomignoli fini quali: ciucciapiselli e leccapatate, scambiandosi incuriositi riviste porno.
Bene bene, poi c‘era la lezione di materiali per l‘ingegneria, dove c‘era gente che dormiva anche al primo banco, nel secondo banco c‘era un mio amico che dormiva o mangiava, poi c‘era il terzo banco per ascoltare musica, al quarto banco c‘era gente che limonava…. Uno spettacolo surreale capisco, ma quell‘uomo che spiegava era come me, quando parlava la gente lo ignorava totalmente.

In quel periodo non ero molto felice e scrivevo su tutti i banchi che vita di merda solo che dopo un po‘ ho dovuto smettere perché la gente mi rispondeva a chi lo dici oppure intanto che io gioco a fare l‘universitario la mia vita sta andando a puttane. Ho poi capito a cosa si riferisse quando ho iniziato il terzo anno e gli esami da difficili sono diventati quasi impossibili.

Grazie al cielo un giorno in una chat ho incontrato uno psicologo ed essendo esasperata da un esame che non riuscivo a passare gli ho chiesto scusa ma quanti prof. del poli hai in cura?. Lui mi ha risposto che non poteva dirmi chi e quanti, ma che molto probabilmente erano più di quanti pensassi ed avevano anche cose difficili da curare.
Devo dire che da lì in poi, almeno dal punto di vista psicologico sono stata meglio, infatti pensavo Ale ma vuoi mica prendertela sono malati stanno messi peggio di te.

Infatti una volta abbiamo reagito e quando i prof non c‘erano ho ballato sulla cattedra dell‘aula 1 ed abbiamo fatto ubriacare a scuola una mia amica che non beveva mai.
Faceva i giri attorno le aule non capendo e sbagliando a contare, le abbiamo fatto bere il caffé del bar perché si ripigliasse, tutta fatica sprecata.
Il barista vedendola non proprio in se ha osato chiedere: Ti piace il caffé?, lei sorridendo serafica ha risposto: Il caffé mi fa schifo.
Bene alcune persone si sono sentite morire, grazie.

Ne ho altre da raccontare, vediamo se vi piace. Fatemi sapere.

Ale