Marie Curie

Ciao a tutti,

oggi vorrei parlare di Marie Curie, che io trovo figa, per empatia professionale, cioè invece di odiarla perché io vorrei fare ricerca ma nessuno mi vuole, la amo perché lei ha fatto ricerca e che ricerca! Fondamentalmente è una famiglia di giganti la sua, quindi non posso che inchinarmi alla sua gnoccolaggine scientifica. Marie pare fosse mancina e io no, ma pare che la piccola Marie si scazzasse, se i fratelli maggiori non leggessero bene fin da piccoli. Comunque il padre era un fisico, cosa che pare fosse la disciplina di famiglia, amata per generazioni.

Marie si scontra a cornate con il bigottismo del tempo, cioè le donne non possono studiare. Lei fa un’università clandestina, nella Polonia dominata dai russi. Qui inizia il mio primo premio per essere anarchica, cioè alle regole idiote corrisponde una sfanculazione civile. :D Grande Maria!!! Bene, comunque questa era la prima mossa della nostra eroina. Comunque pure il padre ha problemi con le autorità russe, la madre muore di tisi, e per un periodo di tempo una depressissima Marie lavora nella casa di nobili rassettando la casa. Che spreco! Ma dopo un po’ riesce a trasferirsi in Francia per studiare con una trovata geniale: Maria ha pagato gli studi alla sorella e la sorella una volta arrivata in Francia studia e lavora per pagare gli studi a Maria.

Maria dopo la laurea fatica ad andare avanti e non sa cosa fare, tornare in Polonia oppure sposarsi, in una scena dei documentari visti, vediamo una Maria affranta. Comunque si sposano, sfornano due figlie in pochi anni e vicino un premio Nobel nel 1901. Tutto bene fin qui, Maria è moglie innamorata e madre, ma le cose sarebbero troppo noiose, quindi il fato interviene a metterci sulle spine.

Il marito, di ritorno dall’università, distratto da mille pensieri viene preso sotto da un carro, e muore. Maria è distrutta, ma deve continuare a lavorare per le figlie. Deve battersi per cercare di isolare il radio. Ora è vedova con meno di 40 anni e con due figlie, una situazione pesate, ma Maria è una che le cose le affronta, nel 1910 riesce a isolare il radio, dopo giorni di estenuanti lavori e di crisi emotive per lo stress.
Il problema è che Maria è donna inquieta, e la capisco, si innamora perdutamente di Paul che non è come il marito, un uomo dedito alla famiglia. Pierre è già sposato, ma è un fisico donnaiolo che avrà altre amanti in futuro.

La moglie reagisce denunciando lo scandalo, la gente reagisce ferocemente contro questa polacca ruba-mariti. Pare che sia arrivata a spedire le lettere d’amore dei due ad un giornale, per la serie che tutti lo sappiano.

Addirittura la Svezia non sa cosa fare, volevano darle il premio Nobel e ora con tutto lo scandalo, Marie non si piega e va a ritirare il premio Nobel guadagnato con fatiche immani. E qui brava Maria alza il medio a quei cretini, cosa importa con chi vai a letto, hai degli sforzi immani.
Più tardi dopo il primo premio nobel per la fisica, dopo lo prende per la chimica: gagliarda Maria, rock on!

Volevo complimentarmi con Albert Eistein che saputo che i bigottazzi la stavano facendo a fette, pare le abbia detto di non curarsi di quei rettili, dopo averli definiti più volte gentaglia.

Purtroppo le cose precipitano con il suo amante che non vuole lasciare la moglie e sposarla, lui si scusa ma lei no vuole fare l’amante tutta la vita. Le cose precipitano anche dal punto di vista politico e ben presto si arriva alla prima guerra mondiale. Maria usa la sua invenzione per curare decine e decine di soldati feriti, non si risparmi crea piccole macchine chiamate petite Curie per curare i soldati anche al fronte. Affronta esplosioni e paura pur di aiutare quelli di cui ha bisogno.

Scrive su un suo diario una frase mitica:

«La vita non è facile per nessuno di noi. Ma cosa possiamo farci? Dobbiamo perseverare e, soprattutto, credere in noi stessi. Dobbiamo credere che siamo nati per qualcosa e dobbiamo raggiungerla, questa cosa, a qualsiasi costo!».

Grazie Marie, ci dovrebbero essere più ribelli come te. Credo che ne farò un‘altra puntata, non mi stanco mai di parlare di persone come te.

Fonti:

http://www.opsonline.it/psicologia-9774-articolo-psicologia-mancini-triplicati.html
http://www.stpauls.it/gio/1129gi/scienzaetecnologia.html

http://italiaxlascienza.it/main/2017/02/marie-curie-einstein-lo-scandalo-mediatico/
http://www.huffingtonpost.com/2013/11/07/10-marie-curie-facts_n_4018373.html