Sono una lettrice “fortissima”, ovvero leggo circa un libro alla settimana fin da tempi remoti.
Alle elementari, letteralmente divoravo i libri della biblioteca, tanto che a gennaio avevo già finito tutti i testi a disposizione.
La mia maestra, devo dire un po’ antiquata, sosteneva che leggevo troppo e avrei avuto problemi di vista se non imparavo a regolarmi. Bisogna dire che sbagliava grandemente, dato che, a sessantadue anni, ho solo una modesta presbiopia dovuta all’età, ma i miei occhi sono ancora acuti e curiosi come un tempo.
Nella gran mole di testi che mi sono capitati tra le mani, ci sono classici, moderni, saggi e anche tanta robetta (o robaccia). In ogni caso, comunque, trovo il tempo speso per la lettura guadagnato alla vita, è come se le tante storie, considerazioni, personaggi con cui sono venuta in contatto avessero reso più ricca la mia esistenza.
Un problema reale, però, è dove mettere i libri e non è semplice. In vita mia ho cambiato casa più volte e ogni volta si è posto il problema di pesanti casse colme di volumi che facevano aumentare il costo delle ditte di traslochi e,
inoltre, ogni volta andavano ricollocati, catalogati in modo razionale e sistemati con un ordine accettabile.
Ormai ogni stanza di casa mia contiene libri, qualcuno lo regalo, lo do ai mercatini o, se proprio è sciupato, lo butto (non senza dispiacere), ma la situazione si è fatta sempre più complicata, cosicchè, nel 2015, ho preso una storica
decisione: comprare un e-reader.
Tendenzialmente sono progressista e aperta alle innovazioni, ma questo mi sembrava un salto nel buio. Dopo una vita di testi cartacei, come avrei fatto ad abituarmi al Kindle?
La risposta è: benissimo. Esperienza decisamente positiva.
Non che abbia smesso di leggere il cartaceo, ma ora ho un’opzione in più.
Intanto, con l’e-reader, è possibile visionare gratuitamente un estratto prima di acquistare (quante ciofeche di romanzi avrei evitato in passato!); si possono prendere fino a dieci libri in prestito; i libri hanno comunque un prezzo minore di quelli tradizionali (sensibilmente).
Oltre a ciò, l’e-reader è molto comodo da portare dietro. Ho sempre viaggiato con almeno un libro in borsa, magari tre o quattro se stavo via per un po’. Ora, col Kindle, mi porto dietro una biblioteca e non faccio fatica.
Concludendo: nella vita dei lettori forti, c’è un momento in cui usufruire della tecnologia diventa indispensabile, più che una rivoluzione, è un’evoluzione necessaria per non affogare nella carta. Come sempre, il giusto sta nel mezzo, almeno per la mia generazione. Però, se si vuole stare al passo coi tempi (e fare conto anche con case sempre più piccole), questa è un’esperienza da fare, senza tentennamenti e perplessità.
Evolution of a strong reader
I am a "very strong" reader, that is, I read about a book a week since ancient times.
In elementary school, I literally devoured the books of the library, so much so that in January I had already finished all the texts available.
My teacher, I must say a bit 'old-fashioned, claimed that I read too much and I would have problems with sight if I did not learn to regulate. It must be said that he was very wrong, given that, at the age of 62, I have only a modest presbyopia due to age, but my eyes are still as sharp and curious as before.
In the large amount of texts that have occurred in my hands, there are classic, modern, essays and even so much robetta (or robaccia). In any case, however, I find the time spent for the reading earned to life, it is as if the many stories, considerations, characters with whom I came in contact had made my existence richer.
A real problem, though, is where to put books and it's not easy. In my life, I have moved several times and every time the problem has been posed of heavy boxes full of volumes that increased the cost of moving companies and, moreover, each time they were to be relocated, cataloged in a rational way and arranged in an acceptable order.
Now every room in my house contains books, someone give it to me, I give it to the markets or, if it is wasted, I throw it (not without regret), but the situation has become more complicated, so, in 2015, I took a history
decision: buy an e-reader.
I tend to be progressive and open to innovations, but this seemed like a leap in the dark. After a lifetime of paper texts, how could I get used to the Kindle?
The answer is: very well. Definitely positive experience.
Not that I stopped reading the paper, but now I have an option.
Meanwhile, with the e-reader, you can view an extract for free before buying (how many novels I would have avoided in the past!); up to ten books can be borrowed; the books, however, have a lower price than traditional ones (sensibly).
Beyond that, the e-reader is very convenient to carry around. I've always traveled with at least one book in the bag, maybe three or four if I was away for a while. Now, with the Kindle, I carry a library and I do not struggle.
In conclusion: in the life of strong readers, there is a moment in which the use of technology becomes indispensable, more than a revolution, it is an evolution necessary to avoid drowning in paper. As always, the right is in the middle, at least for my generation. However, if you want to keep up with the times (and also take into account even smaller houses), this is an experience to be done, without hesitation and perplexity.
(foto di mia proprietà)
Non avrei potuto dirlo meglio. Direi che mi hai evitato di scrivere un post con il medesimo contenuto (a parte la vista, visto che alla “tenera” età di 30 anni un occhio l’ho già operato e probabilmente farò presto anche l’altro) 😜👍🏼
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