Nel post precedente ho parlato della prevenzione primaria, ovvero quella che si può fare prima che la malattia insorga, per evitarne la comparsa.
Il termine "prevenzione", nella accezione più comune, è usato invece per indicare la prevenzione SECONDARIA ovvero quella che si fa per intercettare precocemente una patologia oncologica.
In questo ambito hanno un grande peso gli screening di massa, in particolare la mammografia e il pap -test che spesso riescono a diagnosticare la malattia in fase molto precoce e a rendere quindi più probabile la guarigione.
Nel caso del pap-test (che serve per lo screening del cancro della cervice uterina), molto spesso le lesioni reperite sono addirittura in fase pre-cancerosa ed è quindi possibile evitare che il carcinoma invasivo insorga.
In effetti, da quando viene utilizzato il pap-test, e sono ormai diversi decenni, la mortalità per carcinoma della cervice uterina si è ridotta incredibilmente. Ma su questo fronte c'è ora anche un'altra arma di prevenzione primaria ovvero la vaccinazione contro l'HPV, papillomavirus, causa prima del tumore del collo dell'utero. Inoltre questo agente patogeno può provocare anche altre patologie oncologiche in altri distretti, per cui la vaccinazione nella preadolescenza è fortemente consigliata.
Esistono poi altri screening, quali la ricerca di sangue occulto nelle feci, utile per intercettare un tumore del colon in fase molto precoce o precancerosa (polipo). Bisogna però tener conto che sono relativamente frequenti falsi positivi e falsi negativi, per cui, se in famiglia c'è una storia di cancro del colon retto, è indispensabile effettuare la colonscopia, NON VIRTUALE, ma ENDOSCOPICA. Questo esame diagnostico, infatti, oltre a diagnosticare precocemente una patologia colica, può essere anche curativo qualora la massa sia di piccole dimensioni, ovvero si tratti di un piccolo adenoma. In questo caso, infatti, endoscopicamente si potrà asportare la lesione ed evitare la sua degenerazione e/o aumento di volume.
Ancora sul versante della diagnosi precoce, abbiamo il test del PSA, ovvero la ricerca dell'antigene prostatico nel sangue, che può essere, se alterato, indice di un tumore della prostata. Questo, però, è un argomento un po' più complesso dei precedenti, sia per la possibilità di falsi positivi e falsi negativi, sia per altre ragioni di tipo clinico. Quindi è un esame che va eseguito con una adeguata supervisione da parte del medico, magari anche sentendo il parere dell'urologo. Continuo questa carrellata, dicendo che , in caso di familiarità per neoplasie, la prevenzione dovrà essere ancora più attenta. Ancora : il pap-test non previene tutti i tumori dell'apparato genitale femminile per cui una visita ginecologica periodica è comunque indispensabile .
Parlare con il proprio medico per qualsiasi sintomo insolito (sanguinamento, comparsa di tumefazioni, tosse insistente) sarà poi sempre la prima cosa da fare. Sembra ovvio, ma non sempre lo si fa, e ci si consiglia con persone inadeguate.
Per chi desideri approfondire il discorso sulla prevenzione oncologica, le Linee guida della Regione Toscana potranno essere un ottimo riferimento.
Spero di esservi stata utile e non avervi annoiato troppo.
https://pixabay.com/it/tavolo-legno-bianco-nastro-simbolo-2723873/
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Brava! Post molto utile!
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Grazie, mi auguro di essere stata chiara
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Brava, è un ottimo seguito della prima parte e fornisce un quadro completo della situazione.
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