Parliamo di Facebook
la piattaforma nella quale banalità, mediocrazia e fake news la fanno da padrone con l’unico scopo d’avere quella piccola sensazione di piacere grazie al piccolo rilascio di dopamina “post like”.
[Immagine CC0 creative commons](Designed by Freepik)
The Vision, in un recente articolo, scrive:
Sfottò, perculamenti, invidia sociale: le cose che funzionano di più su Facebook sono quelle che sfruttano meglio i luoghi comuni e gli stereotipi.
Il meccanismo stesso con cui il social network funziona fa sì che venga data maggior visibilità a ciò che ha già maggior visibilità.
Per avere successo su Facebook bisogna dire, in modo più forte e incisivo degli altri, semplicemente quello che molti già pensano.
Non bisogna innovare, destabilizzare.
La banalità espressa violentemente aggrega, rinforza il pregiudizio e fa schizzare i like alle stelle.
Manipola, rende dipendenti e che potrebbe essere sfruttata anche per vincolare le decisioni politiche dell’elettorato attraverso le fake news.
Secondo The New York Times, che riporta i risultati di un recente studio in merito al ruolo delle notizie false sulle elezioni presidenziali del 2016 negli USA, su 289 siti (che riportano almeno due fake news), circa l'80% degli articoli supportava Mr. Trump.
L’elettorato oltre i 60 anni è stato maggiormente colpito e la culla di diffusione di tali notizie è proprio Facebook.
Immagine CC0 creative commons
Una bomba per il nostro cervello che, durante l’utilizzo massivo dei social network, subisce profonde alterazioni anatomiche, che riguardano la riduzione del volume della sostanza grigia a più livelli (la fonte è PubMed 2017, non Lercio).
Insomma, un giocattolo che frutta miliardi che ha come fine ultimo non quello di aggregare, ma creare ghetti virtuali.
Per gli approfondimenti trovate gli articoli che ho letto qui:
http://thevision.com/innovazione/facebook-ci-cambia/
https://www.nytimes.com/2018/01/02/health/fake-news-conservative-liberal.html
Sempre peggio fb..un disastro sociale a mio parere.. può anche essere utile ma la maggior parte delle volte non lo è..
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C'è anche un lato non oscuro su fb?
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si i meme con le tette. ahahahahahah
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È proprio vero, Facebook è diventato un posto invivibile per questi motivi
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FB è la Vodka del 20° secolo. Perché la Vodka se fu inventata(forse) per scaldarsi, fu distribuita per rincoglionire il popolo.
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