Nike di Samotracia

(foto dell'autore)

Oggi facendo una passeggiata a mare, mi sono imbattuto nella opera ellenica per eccellenza, al dire di tutti. E si, la vittoria alata, vittoria bellica e sportiva, sappiamo quanto i greci ci tenessero ad essere insuperabili negli sport e a curare in modo approfondito il proprio corpo. Queste caratteristiche associate al concetto di bellezza del corpo ne ha fatto interpreti e creatori di bellissime opere d'arte. Figlia di Stige e Pitocrito è acefala e con braccia mozzate ed è posta come se fosse sulla prua di una nave. Il vento ne scompone i panneggi della veste ed è come se facesse muoverne le ali ed è tenuta al louvre. Opera di incomparabile bellezza. Sono sceso da Taormina, perché data la bellissima e calda giornata odierna, mi andava di respirare aria iodata, insomma sentivo voglia e bisogno di mare. Tutto bellissimo, le barche, la scogliera e qualcuno che faceva il bagno. Ma quando mi sono imbattuto nella nike di Samotracia ho amato questa terra ancora di più, definendola magna grecia per eccellenza. Mi resta solo un dubbio: questa nike è presente anche in uno dei lidi di Naxos, questo è il nome del paese del mare diciamo di taormina, e mi sono chiesto come mai a distanza di poche centinaia di metri esiste un doppione di un'opera davvero importantissima. Ripetere più volte la presenza dello stesso capolavoro non vuol dire svalutare l'arte?.. dovremmo chiederlo a Sgarbi.

(foto dell'autore)