La lezione

in ita •  7 years ago 

Oggi il silenzio mi mette malinconia.

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Non sono mai stato uno di quelli che si deprime se resta senza compagnia... Anzi. Preferisco da sempre la compagnia di me stesso: un bel libro letto all'ombra di un albero circondato solo da prato verde, immergermi in mare con le orecchie piene del solo rumore dell'acqua... O stare da solo a casa a guardare il panorama da dietro la finestra del mio balcone.

Palazzi bassi, gente semplice che vive la sua vita. Poche macchine che percorrono la via Prenestina e le sue buche. Un parchetto, un angolo di verde soffocato dai mattoni e dal l'asfalto. Dove tra gli ulivi si rincorrono i gatti in piena stagione dell'amore, dove le prime rondini volteggiano eleganti tra i rami.

Oggi questo panorama mi mette nostalgia.

Penso agli anni passati qui, a dirmi che non volevo niente di più, niente di meno. A discutere dei massimi sistemi con alcuni tra i miei migliori amici, con una bottiglia di Peroni in una mano ed un pugno di mosche nell'altra. A fare i nostri piani per il futuro, che una volta vedevano protagonista la borgata dove abitavamo... ed ora non più.

È la malinconia del cambiamento?

Ho detto spesso che nella vita è importante uscire dal tepore della nostra zona di comfort. Per noi stessi, per il nostro futuro, per inseguire i nostri sogni. Ma il cambiamento per quelli come me porta anche tanta tristezza... La tristezza per quello che si è perso o si perderà. Per quello che è stato e non tornerà mai più. Per i ricordi trucidati sull'altare del cambiamento, alla costante ricerca di una vita migliore, ad un modo più sensato di passare il resto della nostra (troppo) corta esistenza, di spendere i soldi che abbiamo guadagnato col sudore della fronte... E quelli che dobbiamo ancora guadagnare.

Penso a quello che mi aspetta... Ed ho un po' paura. E so anche perché.

Perché non sono pronto.

Nonostante tutta la pianificazione che c'è stata, non sono ancora pronto. Ma è tardi per scappare, e comunque non sono tipo da fuggire con la coda tra le gambe.

Come un animale selvatico messo all'angolo, posso decidere se combattere fino all'ultimo, con le unghie e con i denti... O mostrare il ventre sconfitto, in segno di sottomissione.

Eh. Si combatterà.
Si combatte già da molto a dire il vero.

E nel frattempo si cerca un motivo alla propria tristezza. Si inventano scuse, forse. Si tira a campare, più probabilmente.

Ma col tempo ci si abitua a queste situazioni. Si impara ad accettare la tristezza, ad abbracciarla e farla tua. Perché da tutti i sentimenti negativi come la paura, l'odio o la malinconia è possibile tirar fuori una lezione... O usarle come trampolino da lancio verso ciò che potrebbe (dovrebbe?) renderci felici... un giorno in più da passare in spensieratezza, un giorno in meno da perdere nel compatimento.

Perché l'importante non è cercare di essere sempre felici, nascondendo la verità dietro un dito.

Bisogna sapersi leggere dentro.

E con il tempo si impara...
Si impara ad essere tristi.


Tutte le immagini sono di proprietà dell'autore

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Tutto vero, @gianluccio. Tutto sottoscrivibile.
E sai quale è la cosa buffa? Anche io la penso come te e ho vissuto in burrasca ogni cambiamento, ma conosco persone che si sono confinate nella loro isola felice da praticamente tutta la vita, ed hanno una sorta di tristezza che li accompagna anche loro.
Fatti non fummo per essere felici, semplicemente.

Surya ma sto pessimismo che ci circonda a Che lo dobbiamo ? Forza ragazzi che la vita è una sola! Godetevela

quando si è seri e negativi, bisogna essere serissimi e pessimisti, sennò non funziona!

Visto che io e Luca portiamo gioia tutti i giorni al bar, ogni tanto dobbiamo ricaricare le pile con del sano pessimismo ;)

Amen Cì.

che accade @gianluccio?
non ti si riconosce quasi in questo tuo scritto!
ci sono tante cose per cui non si è e non si sarà mai pronti ma le si affronta.
a testa alta
io non ero pronto a diventare padre...mai preso un bambino in braccio fino ai 40
però mi sono detto...se riescono gli altri riesco sicuramente anche io :)
le armi le hai...affila e parti per il combattimento!

Beh chissà... magari è proprio il contrario. Magari questo è il lato di me più autentico ed il resto solo una maschera? Scrissi un altro post in passato sull'argomento, mi auto-cito:

https://steemit.com/poesia/@gianluccio/il-sorriso-come-maschera-ita

Comunque si continua sempre a combattere ;)

Gian luccio non ti conoscono bene per darti un consiglio... ma non avere paura di quello che ti aspetta, ti assicuro che senti impegni sarà molto meglio di quello che credi... in bocca al lupo per tutto! Un saluto @giornalista
P.s : su via predestina non si vedono poche macchine neanche alle 3 del mattino, mentre sulle buche hai pienamente ragione!

Comunque vada, sarà un successo..?!?
(Beh su via Prenestina la tarda mattinata del primo Maggio... ti assicuro che l'atmosfera era abbastanza surreale!)