Un sogno divenuto realtà...U.S.A (San Francisco cap2)

Il secondo e ultimo giorno a San Francisco inizia molto presto, le cose da fare sono davvero tante e il tempo è poco.
Appena usciti verso le 7:30 ci fermiamo in un caratteristico bar.

giusto un tantino vintage.

Dopo una colazione impegnativa,
passata tutto il tempo a spiegare a mia moglie la questione della mancia, che non ha gradito, per usare un eufemismo, il fatto che sia una consuetudine quasi obbligatoria,
abbiamo deciso di avviarci verso il molo Pier 39, per un escursione in bici, un tipico giro turistico, attraversando il Golden Gate e raggiungendo un piccolo e caratteristico paesino Sausalito.
Un bel percorso, molto divertente e piacevole, intervallato da pause regolare, un po' per rifiatare e un po' per ammirare il paesaggio.

Il Golden Gate Bridge è il simbolo della città, un ponte sospeso che collega l'Oceano Pacifico con la Baia di San Francisco, lungo poco più di 7 kilometri.
Raggiunta Sausalito ci si trova di fronte un paesino stupendo, molto caratteristico, dove la quiete e la tranquillità si contrappone al caos poco distante.

Due realtà così diverse ma così vicine, quasi incredibili.

Da qui, dopo una passeggiata tra i negozi e un gelato fugace prendiamo il traghetto per ritornare al punto di partenza, consegnare le bici e continuare il nostro tour, intervallato da una rapida sosta nei pressi dell'isola di Alcatraz.

E' primo pomeriggio, la giornata è ancora molto lunga e le cose da vedere sono tante, ma noi siamo fiduciosi e iniziamo a muoverci con disinvolutura.
Raggiungiamo Union Square la piazza della città, molto famosa per i suoi negozi e centro nevralgico dello shopping, da dove un autobus ci porta su una delle strade più caratteristiche Lombard Street, famosa per i suoi tornanti ornati di magnifici fiori.

Il tempo trascorre veloce, come sempre quando ti diverti, ma c'è ancora un luogo molto bello e storico da vedere...North Beach la Little Italy di San Francisco.
Cuore pulsante della città, centro della letteratura e dell'arte Beat degli anni 50', caratterizzata dai colori tipici nostrani, e dai migliori ristoranti di tutta San Francisco.
Un quartiere estremamente legato alle sue origini ma ben integrato e organizzato.
Per un attimo mi sembra di essere a casa, gli Italiani sono davvero tanti, ci fermiamo a chiedere qualche informazione, vaga e senza senso, più per creare una sorta di interazione, per farci riconoscere.

Molti si mostrano ben disposti e ci consigliano su come muoverci, su dove andare o cos'altro visitare.
Un ristoratore Romano ci invita a cena nel suo locale, ci racconta la sua storia, il fatto di essersi realizzato ma allo stesso tempo di essere lontano dalla famiglia.Nei suoi occhi scorgiamo un senso di nostalgia, di solitudine ma anche di soddisfazione.

e la vita...c'è sempre il rovescio della medaglia.

La giornata è stata intensa, il buoi cala inesorabile e anche noi provati dalla stanchezza ce ne torniamo verso il nostro Hotel; di luoghi e cose da vedere ce ne sarebbero tante, dal quartiere Chinatown uno dei più grandi di tutta l'America, al Financial District, dalla Market Street tra le vie più famose e storiche di San Francisco, al Millennium Tower che con i suoi 197 metri è il grattacielo più alto.
Forse ci sarebbe bastato un altro giorno, ma purtroppo non si può domani ripartiamo verso una nuova meta Las Vegas.
Con la consapevolezza di aver visto una città splendida che ci rimarrà per sempre nei nostri cuori, passeggiamo felici.

Tutte le immagini sono di mia proprietà.
Per chi volesse leggersi i precedentii racconti...

• Un sogno divenuto realtà...U.S.A ( San Francisco cap1 )