La bellezza non è soggettiva - Altezza mezza bellezza

Fin dalla nascita siamo abituati a guardare in alto per trovare lo sguardo delle persone più
importanti e autorevoli della nostra vita : i nostri genitori, parenti,educatori, insegnanti.....

Guardare qualcuno dal basso verso l'alto ci porta , a livello psicologico, ad un senso di rispetto e di ammirazione verso quella persona.

Quanto influisce la nostra statura nella nostra vita sociale?

Anche quì c'entra la genetica e l'evoluzione.

Durante la crescita il nostro corpo subisce delle trasformazioni incredibili, non solo a livello di statura, ma anche nelle proporzioni: se nel primo anno di vita il rapporto testa-corpo è di 1:4, per la persona media adulta si arriva ad un corpo che ha una misura totale di circa 7,5 volte quella della propria testa; già oltre l'8 si ha una figura molto più slanciata e statuaria della norma.

Basta un piccolo difetto genetico, o anche delle disfunzioni endocrine, e si possono avere casi di Gigantismo o di Nanismo, ovvero una produzione eccesiva o deficitaria del somatotropo, definito anche ormone della crescita: questi casi nei paesi occidentali sono molto rari ormai, in quanto si può intervenire a livello ormonale proprio durante la fase di crescita del paziente.

Vari studi scientifici sembrano però evidenziare che le persone alte abbiano grandissimi vantaggi rispetto agli altri: addirittura uno studio condotto dalla University of Colorado Boulder ha trovato una correlazione tra statura e quoziente intellettivo, altri studi hanno dimostrato che ai colloqui di lavoro si tenda a scegliere con più facilità i candidati più alti.

Se per una donna essere bassa può essere poco simpatico, per un uomo può essere devastante a livello psicologico:
in quasi tutte le coppie l'uomo deve avere un'altezza maggiore della propria compagna altrimenti viene scartato (Ok, ci sono delle eccezioni, ma sto parlando della maggioranza dei casi); se controllate i vari siti di incontri e appuntamenti, molte utenti dichiarano subito i propri "limiti", per esempio "Solo uomini sopra il 1,80 metri" o " Astenersi sotto il 1,85".

In più c'e la grande finzione della scarpa con il tacco, che altro non è che un escamotage per apparire più alti e slanciare la propria figura(vedi: rapporto testa-corpo), e quindi ricevere più approvazione sociale dagli altri: se una donna alta 1,58 indossa un tacco 12 cm, può raggiungere una statura percepita di 1,70, che supera la media femminile in Italia; invece un uomo alto 1,62 che indossa scarpe con rialzo di 5-6 cm, non ottiene quasi alcun vantaggio.

Da quì viene quello che molti definiscono "sindrome dell'uomo basso" o "sindrome di Napoleone" (Tra l’altro Napoleone Bonaparte non era basso, era circa 1,70m, che per il periodo era nella media ), ovvero un comportamento spesso molto agressivo per controbilanciare la propria statura bassa:
anche quì, non c'è una correlazione diretta sempre presente.

Possiamo notare che le persone alte ricevono spesso i soliti commenti del tipo "Ma quanto sei alto/a" "Giochi a basket?" "Che sport fai?";
infatti è istintivo per noi associare l'altezza con l'atleticità favorita da leve articolari lunghe e una maggior forza fisica assoluta, ma.....

La Rivincita dei Diversamente Alti

Molti sport e discipline favoriscono i praticanti con leve articolari corte, baricentro basso, poco peso corporeo e poco attrito con l'aria.

Pensiamo per esempio alla ginnastica: volteggiare in aria essendo 1.60 m e pesando 60 kg è molto più facile ed efficiente che un atleta di 1,90 m per 85 kg; negli anelli quasi tutti gli atleti a livello olimpico sono sotto il 1,70 m.

Come non ricordare Nadia Comaneci, che nel 1976 alle Olimpiadi di Montreal, a 14 anni con un'altezza all'epoca di 153 cm per 39 kg di peso corporeo, sbaragliò tutte le avversarie più alte e pesanti di lei.

Nella scelta dei fantini e dei piloti quasi sempre si opta per persone di corporatura bassa e leggera, proprio per alleggerire il carico e l'attrito sul mezzo di locomozione in questione.

Nella pesistica, sopratutto nelle classi di peso minori dove viene messa in risalto la forza relativa (peso alzato/peso corporeo), i grandi campioni sono spesso di bassa statura: sollevare un peso di 200 kg per 1,80 m richiede un "lavoro" minore che spostare gli stessi 200 kg per 2,40m (in Fisica Lavoro = Forza x Spostamento )

L'obbiettivo di questa serie di post non è stabilire la superiorità di alcune categorie sugli altri, ma bensì analizzare i nostri comportamenti davanti a queste differenze, e anzi, a stimolare ciascuno di noi a lavorare sui nostri punti di forza rispetto al concentrarsi su aspetti in cui siamo più carenti.

Grazie per l'attenzione e alla prossima.